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RECENSIREPOESIA. MARIA BORIO - L' ALTRO LIMITE CON INEDITI

UN'IDEA PRIMARIA


Di Valentina Murrocu

Questo libro di poesie non è una semplice riedizione de L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle 2017) corredata da inediti, ma è a tutti gli effetti una riscrittura, cioè una scrittura: l’idea primaria che tiene insieme i testi è la tensione tra detto e non detto, tra corpo e voce, tra vita e morte, tra questo mondo e l’altro. Nello scarto tra queste dimensioni o, se vogliamo, nel nesso che permette la comunicazione tra esse ha luogo la poesia.

Quest’ultima non appare come la volpe sull’Isola Polvese, non si rivela, ma è fatta di linguaggi inaccessibili, è a tutti gli effetti un cortocircuito di storie e dialoghi con un tu o un noi, refrattario o distante. Non poco spazio è dedicato inoltre al dialogo con sé stessi, a quella dimensione di intima riflessione fatta di mascheramento e adesione profonda alla realtà interna, come un mondo ulteriore dietro le apparenze sensibili, ordinarie che pure l’autrice prende in considerazione.

Dal punto di vista stilistico, il lessico accoglie termini quotidiani e insieme termini alti che si riferiscono ad altrettanti concetti, se vogliamo filosofici. Nel testo si alternano ipotassi e paratassi, il dettato e la postura sono alto-tragiche, l’io non è frantumato o slogato, nonostante dubiti continuamente e si ponga domande sul fine ultimo dell’esistenza, approfondendo le ragioni e i modi d’essere dei già nominati corpo, voce, vita, morte, mondi, linguaggi, immagini.

L’attenzione agli oggetti quotidiani e al paesaggio naturale e urbano, insieme alla dimensione dialogica sopra menzionata, quel ritorno al tu zanzottiano, permette di rientrare in noi, come si legge nella chiusa della poesia con cui si conclude il libro: il soggetto esce da sé e si sdoppia o moltiplica negli incontri, per tornare a sé, arricchito in virtù del dubbio che lo accompagna. Aggiungo che il libro non sarebbe lo stesso se il flusso di coscienza reiterato e le interrogative non riguardassero anche l’aspetto filosofico della natura umana. Per la connessione tra biografia e ricerca dell’universale e per tutti gli elementi sopra menzionati, l’altro limite con inediti è un bel libro.

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Maria Borio - l'altro limite con inediti
Ed. Pellegrini 2024
64 pag.
Attualmente in commercio 

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Seguono due testi dalla raccolta:

*

VII.

Del nostro bene avrai un’eredità

come raccogliere la filigrana dei cristalli di neve

e aspettare che si sciolgano sopra un’immagine.

 

C’è una precisione fra le molecole, non si può dire:

intricate e salde quando iniziavamo a capirci,

poi aperte, parlanti, inesistenti.


Allora incido l’eredità della tua voce

attraverso i microfoni, la lascio sedimentare.

Con distanza l’immagine dei nostri piedi si forma,

è polvere, tutte le cose intorno diventano opache.

 

La zip che unisce la giacca al petto sembra

la strada di una città con molte archeologie,

la polvere ci copre come la voce:

 

nevica sui tetti di paglia, su teste di paglia,

i cristalli sono ognuno diverso e inumano.

 

Consapevoli fingiamo che il bene costruito

possa sciogliersi definitivo

 

insieme a tutto leggero tutto è

definitivo. 

(p.26)

*

VI. USCIRE DALLE PAROLE, ENTRARE NELLE PAROLE…

 

Uscire dalle parole, entrare nelle parole:

la luce si rifrange e dà i colori –

 

essere sempre dentro – la mano vicina

sembrava bianca, stesa diventa cosa?

 

Allora, essere sempre fuori –

tutte le parole posate sopra di noi.

 

Ma il tuo respiro è incolore e insapore,

mi apro per capirlo. Il respiro non si finge.

 

La luce confonde. Il respiro è autentico.

Regolo il mio con il tuo –

 

uscire dalla luce, rientrare in noi.

 

(p. 60)

 

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