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LIBRI E RECENSIONI. I MIEI LIBRI TOP 2022. ANNIENTARE

IL MEGLIO DEL 2022



La liturgia vuole o vorrebbe che i (libri) top dell'anno vengano resi pubblici dai vari giornali, blog, lettori a dicembre, in alcuni casi a inizio mese. Io preferisco andare sul sicuro e arrivo con un po' di ritardo ma sfruttando tutto il tempo a disposizione.

Come lo scorso anno, la mia classifica consiste in una Top 3 e in qualche menzione speciale, alla fine un singolo blogger legge 60-70-80 o anche 100 libri, probabilmente non tutti usciti nell'anno, per cui mi sembrerebbe, almeno per me, esagerato fare classifiche più ampie, che lascerei a chi ha una corrispondente giuria.

Per quanto riguarda i libri usciti nel 2022 assegno il titolo ad Annientare di Michel Houellebecq (La Nave di Teseo). Non è il suo miglior romanzo e ha almeno un difetto strutturale di rilievo, ma come "presa" sui tempi che stiamo vivendo, sublime ironia, chiarezza di pensiero e tutto quello che possiamo definire personalità (del libro e dell'autore) é per me superiore a tutti gli altri in lizza.

Al secondo posto un libro italiano, Peninsulario di Marino Magliani (Italo Svevo), racconti di livello altissimo, anche qui una personalità (stilistica e direi di "visione" soprattutto sui luoghi, la Liguria dell'ovest) preponderante e almeno uno dei racconti degno davvero di stare nelle antologie assolute del genere.

Al terzo posto una lettura di dicembre (vedete? se avessi chiuso prima ce lo saremmo persi), Trilogia della guerra di Augustin Fernández Mallo (Utopia), un romanzo composito e digressivo, pieno di scienza, filosofia, ma anche (ovviamente) gusto del racconto, umano e postmoderno allo stesso tempo, dirò di più in sede di recensione, e direi che non è un caso come questo libro sia finito primo nella classifica 2022 de L'Indiscreto.

La mia menzione speciale va a un saggio, Tutto era cenere di Simone Sauza (Nottetempo), appassionante e notevole nel suo ibridato di puro saggio filosofico e reportage.

Parlando del libro migliore letto nell'anno indipendentemente da quello di uscita, chiara vittoria per Berta Isla di Javier Marias (Einaudi), romanzo di grande raffinatezza e tensione e profondità di pensiero e capacità di ritratto dei personaggi, anche un grande discorso su destino e caso, ovviamente il lavoro di un grandissimo scrittore, purtroppo scomparso nel corso dell'anno.

È giusto o se non altro divertente lasciare spazio a una menzione negativa che va a Spatriati di Mario Desiati (Einaudi), non perché il libro sia realmente orribile (direi bruttino) ma per il notevole divario tra realtà del lettore (mia!) e realtà editoriale, in parole povere per la domanda sul come abbia potuto vincere lo Strega, ma soprattutto accumulare su di sé una critica sostanzialmente positiva se non a tratti entusiasta.

É stato un anno editoriale interessante anche se non eccezionale, ci aspetta un 2023 con alcune grandi uscite, ma di questo parlerò in uno spazio apposito. Buon Anno Nuovo.

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