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LIBRI IN USCITA. COSA CI ASPETTA NEL 2025

UN ANNO IN NOVITÀ Parlando di novità, come indicato nel sottotitolo, questo 2025 appena iniziato non si annuncia finora con libri di quelli che personalmente attendo con una certa trepidazione (per l'anno appena passato mi vengono in mente Ford e Markley, per esempio) ma questo non è necessariamente un male, significa che saremo forse ancora più pronti per nuove e inattese scoperte, contando però su una buona base di uscite interessanti (e che per alcuni lettori certamente produrranno quell'effetto che descrivevo sopra). Peraltro e come sempre resta in questo momento dell'anno un'area di non conoscenza, di uscite prevedibili ma non certe: per esempio il nuovo Lethem (Brooklyn Crime Novel, del 2023, dovrebbe uscire tra aprile e maggio per La Nave di Teseo), il Gaddis edito (J.R.) e inedito (A Frolic of His Own) per Il Saggiatore. Qualcuno addirittura aspetta il secondo capitolo della trilogia di Franzen aperta con Crossroads, ma in questo caso si è ancora in alto mare pe...
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LIBRI E RECENSIONI. LAVINIA MANNELLI - STORIA DEI MIEI PELI

IL PELO NELL'UOM* Storia dei miei peli  di  Lavinia Mannelli  (giovane, toscana, esordio nel 2023 con L’amore è un atto senza importanza) è un libro che parte in modo fulminante, ti fa credere di svilupparsi in una certa direzione (il „lamento“ – in senso quasi portnoyano – di una femminista precaria e piuttosto radicale) e poi diventa un’altra cosa, una sorta di satira travolgente di tutto ciò che credevi il romanzo sarebbe diventato, per cui ti trovi davanti alla satira, virata spesso in grottesco, di quel femminismo precario e piuttosto radicale che la protagonista (Nome: Lavinia Mannelli) esprime, teorizza e  vive  nelle prime pagine. In questa storia di formazione e  deformazione ,   gli elementi maggiormente distintivi non li cercheremo in trama e struttura, ma sono rappresentati da una lingua accesa, composita, multiforme nel suo includere citazioni alte (tutto sommato la protagonista sta provando a intraprendere una carriera universitaria) e ge...

LIBRI IN USCITA. UNA BREVE RASSEGNA DELLA SETTIMANA

LIBRI IN USCITA Kamel Daoud  rischia di far parlare di sé, in questo momento, più per motivi politici che per il suo valore di scrittore. Urì  è il suo ultimo romanzo, premiato con il Goncourt 2024 e uscito in italiano il 17 giugno per La Nave di Teseo. Daoud ci tiene a dire di non aver voluto scrivere un romanzo politico: ovviamente i temi ci sono, la guerra civile algerina, la resistenza, i sopravvissuti. Stile lirico-poetico, forse non proprio quello che apprezzo maggiormente, ma si tratta della mia comfort zone, non della vostra. Austral  è la prova più recente di Carlos Fonseca , autore portoricano pubblicato da Sellerio: un romanzo polifonico (quattro storie che si intersecano) e il lancio ci informa che il tentativo è quello di "scavare nelle radici della polifonia". Anche qui un tema politico, quindi, ma alla fine è un romanzo e sembra molto interessante col suo stile scandito e il tono, mi pare, sostanzialmente realistico. Questo lo teniamo in lista. Morte per sc...

LIBRI E RECENSIONI. YASMINA REZA - LA VITA NORMALE

TRIBUNALI E MAGGIORDOMI Mi sono avvicinato con sano interesse a La vita normale , ultimo lavoro di Yasmina Reza , autrice ormai molto apprezzata (e molto presente a festival, eccetera) anche in Italia. Credo che la sua affermazione sia avvenuta con il felicissimo, gradevolissimo, Felici i felici. Questo è un libro altrettanto snello ma molto diverso, dove la Reza si concede (e le concediamo) qualcosa che appunto è appannaggio di autori affermati, ovvero fare con la struttura del libro ciò che si vuole, e non tanto (anzi, niente affatto) in termini di libertà creativa e sperimentazione, quanto di mettere insieme e pubblicare  quello che si ha a disposizione, contando sulla propria scrittura (di ottimo livello, intendiamoci) e di quella buona (disposizione) dei fan. La parte preponderante di La vita normale è costituita da cronache giudiziarie: la Reza frequenta da anni le sale dei tribunali (mi risulta sia per proprio interesse, non con scopi specifici di reporter) e forse il succes...

LIBRI E RECENSIONI. ANDREA BAJANI - L' ANNIVERSARIO

UNA SVENTURA DI FAMIGLIA Avevo letto a ridosso dell'uscita  Il libro delle case  di Andrea Bajani, un buon libro che col senno di ora può essere vissuto come una sorta di preparazione o addirittura un'allusione (forse involontaria) a L'anniversario , dove quei temi autobiografici esplorati con maggiore cautela vengono esplosi  in tutta la loro raggelante evidenza, come se lo scrittore avesse nel frattempo abbandonato la prudenza e scelto di parlarci della sua famiglia andando a toccare il nucleo malato e drammatico della sua sventura (l'aggettivo "sventurata" è di Bajani stesso, non mio). Questo è un altro memoir sul padre e sulla madre, e forse non arriva a essere un memoir altro , è insomma un libro riuscito, a tratti molto, ma non apporta elementi di originalità o innovazioni al genere, né d'altra parte mi pare superare per resa (estetica, emozionale, complessiva) i tanti modelli nazionali e internazionali prima di lui. Però funziona, sta funzionando co...

LIBRI IN USCITA A INIZIO MAGGIO. GRIFFI, NABOKOV, O'BRIEN, MURGIA E ALTRI

LIBRI IN USCITA Gian Marco Griffi - Digressione (Einaudi, 3 giugno) Che dire ancora? Dopo il successo di Ferrovie del Messico, Griffi rilancia, con Einaudi, con ancora più pagine e con un titolo che funge da programma-conferma-dichiarazione della sua poetica. Forse uno di quei casi nei quali potrebbe essere adeguato parlare di romanzo-mondo. Per chi già ha gradito e si è appassionato, tornano alcuni personaggi (importanti) e vengono snodate alcune storie di Ferrovie del Messico. Incipit:   Avevamo deciso di testare i riflessi di Tommi un martedí dopo la scuola. Il martedí era un buon giorno per crepare o per testare i riflessi a piccoli insignificanti ciccioni gonzi, anche se dopotutto per noi un giorno valeva l’altro, e per spassarcela avremmo potuto trovarci di lunedí, o di mercoledí. Ma il lunedí è logoro e abusato, frainteso come la morte nei tarocchi, e il mercoledí è peloso e verdognolo come il roquefort andato a male, mentre il martedí è un giorno senza qualità, di que...

LIBRI E RECENSIONI. MICHELE RUOL - INVENTARIO DI QUEL CHE RESTA DOPO CHE LA FORESTA BRUCIA

ALTRI LUTTI Nel parlare oggi di Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia , di Michele Ruol, si intersecano diversi temi, uno diciamo esterno e gli altri "interni": quello esterno e più attuale è la presenza nella cinquina dello Strega, senza dubbio un riconoscimento importante sia per lo scrittore che per il lavoro dell'editore (TerraRossa), i due più personali sono invece il nucleo di aspettative che hanno premesso la lettura vedendo quando questo romanzo sia apprezzato nella mia canonica "bolla" e di conseguenza la parziale sensazione di ridimensionamento delle stesse durante e dopo. Ovviamente, le aspettative del lettore non devono essere aggravanti   per l'autore, si dovrà quindi parlare di Inventario non per quello che potevo aspettarmi che fosse, ma per quello che è: un romanzo piuttosto breve sul lutto e sulla sua elaborazione, piuttosto convenzionale nello svolgimento, con quella suddivisione in capitoletti brevi e a volte brevissimi c...