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LIBRI E RECENSIONI. LÁSZLÓ KRASZNAHORKAI - MELANCOLIA DELLA RESISTENZA

CUPE VAMPE Ogni libro ha una sua storia, una oggettiva (quella del libro e del suo autore) e una soggettiva (quella del lettore che lo prende e lo legge). Ero al Salone di Torino qualche anno fa ed ero passato dallo stand di Zandonai per chiedere informazioni su un altro testo. Sono stato accolto con grande gentilezza e un paio di consigli, da me accettati a scatola chiusa. Uno era questo, Melancolia della resistenza dello scrittore ungherese László Krasznahorkai : e meno male che la scatola è rimasta chiusa, perché se avessi capito magari sfogliando, facendomi un´idea di quanto questo romanzo sia simbolico, allegorico, se vogliamo anche politico, probabilmente avrei pensato - no, no, non fa per me. Romanzo a tesi. Romanzo-metafora. Non voglio. Nel frattempo io sono piú saggio, Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2025, Zandonai ahinoi ha lasciato il mercato editoriale e Bompiani ha opportunamente preso a pubblicare l'ungherese. E sono ...
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LIBRI IN USCITA A INIZIO NOVEMBRE. MCEWAN, MALLO, WRIGHT, HAN KANG E ALTRI

LIBRI IN USCITA  Ian McEwan – Quello che possiamo sapere (Einaudi, 4 novembre) Come sempre una sorta di evento il nuovo romanzo di McEwan, uscito in Italia poco dopo la pubblicazione in inglese, un McEwan qui vagamente distopico e che in parte vuol dare la sua “take” sul climate change (il romanzo è per gran parte settato in un ventiduesimo secolo post-catastrofe climatica), anche se emergono molti altri aspetti, e d’altra parte McEwan non è certo scrittore ideologico o manicheo. Recensioni in patria – nel complesso – solo “mixed”, senza unanime entusiasmo (che invece avevo riscontrato per il precedente Lezioni). Quoziente lista: 10 su 10 Incipit: Il 20 maggio 2119 presi il traghetto della notte da Port Marlborough e nel tardo pomeriggio arrivai al piccolo attracco nei pressi di Maentwrog-under-Sea che serve la biblioteca Bodleiana nella Snowdonia. Era una giornata primaverile, tiepida e senza vento e il viaggio era stato tranquillo, anche se, come è facile immaginare, dormire sed...

LIBRI IN USCITA A FINE OTTOBRE. GADDIS, MCMURTRY, RASH, HANDKE E ALTRO

LIBRI IN USCITA William Gaddis – JR (Il Saggiatore, 28 ottobre) Dopo Le perizie, Il Saggiatore sta continuando a riportare il libreria il Gaddis “già edito” (in particolare da Alet, dove si era “fermato” il catalogo del grande scrittore statunitense), qui con JR, con la traduzione già conosciuta di Vincenzo Mantovani. Il romanzo, di quasi 1000 pagine, è un grande affresco postmoderno dove i temi principali sembrano essere il capitalismo e l’Infinita potenzialità di moltiplicazione del denaro. Peraltro sembra che l’editore stia anche lavorando alla prima edizione italiana di A frolic of his own, unico romanzo di Gaddis a non essere ancora stato tradotto. Quoziente lista: ce l’ho già in Alet Incipit: “Moneta…?” con una voce che era un fruscio. “Carta, sì.” “E non l’avevamo mai vista. Cartamoneta.” “Non avevamo mai visto cartamoneta prima di venire qui sulla costa orientale.” Ron Rash – Serena (La Nuova Frontiera, 28 ottobre) Rash è, mi pare, un “campione” di quella narrativa rurale/USA p...

RECENSIREPOESIA. FRANCESCO DEOTTO - FINESTRE

FINESTRE SULLA PERCEZIONE Di Valentina Murrocu “Finestre” di Francesco Deotto è un libro uscito nel 2025 per Industria&Letteratura, all'interno della collana ‘Poetica’: esso si compone di brevi prose che alternano autobiografia e discorso sul mondo, con particolare attenzione al momento percettivo. Già il titolo, al plurale, mostra una scelta chiara da parte dell’autore, quello di aprirsi a più prospettive nella vista, come nell’indagine. Mediante ogni punto di apertura, sia esso una finestra vera e propria o un taglio/feritoia sulle leggi che sembrano regolare la registrazione del particolare, l’autore prova a ricondurre a una visione d’insieme i dettagli. A colpire il lettore sono soprattutto l’uso del lessico specialistico, in particolare quello medico, l’alternarsi di testi e fotografie, la giustapposizione di momenti epifanici di stampo filosofico e dettagli dalla cartella clinica di una persona cara all’autore. Il tono e la postura nel testo, che oscilla costantemente t...

LIBRI E RECENSIONI. DEBORAH LEVY - COSE CHE NON VOGLIO SAPERE

L'ASCOLTO RIBALTATO Quella di Rachel Cusk è la Trilogia dell'ascolto, e Deborah Levy fa invece l'Autobiografia in movimento, della quale Cose che non voglio sapere  è il primo capitolo. Le accostiamo per la forma (tre libri, ragionevolmente brevi), l'area di provenienza letteraria  e il contenuto autobiografico-sperimentale delle rispettive opere. E certamente per l'impatto sulla critica e sul pubblico. Di solito a questo punto si dice: ma   qui si fermano le analogie , cosa anche abbastanza ragionevole da affermare, visto che l'opera della Levy è volutamente e direi dichiaratamente autobiografica (molto meno e in questo senso più ambigua la Cusk), ma arriveremo presto a considerare anche qualche aspetto similare delle due scrittrici (che poi questa mania comparativa da dove viene? Forse è una malattia). Quella ritratta all'inizio del libro è una donna in un momento di stasi e difficoltà, forse di depressione, di inerzia invalidante, che si traduce in un ten...

LIBRI E RECENSIONI. ADRIÁN N.BRAVI - LA NUOTATRICE NOTTURNA

I CANDIDI Ho sempre pensato ad Adrián N.Bravi come scrittore di architetture e fantasie lussureggianti, accostabili al  realismo magico alla sudamericana (come sudamericane sono le origini dell'autore), ma il suo primo libro che mi è capitato di leggere è stato Adelaida , di caratteristiche spiccatamente realistiche, come si conviene al genere biografico. In questo nuovo  La nuotatrice notturna trovo Bravi come invece lo immaginavo, in un'ideale punto di congiunzione tra le carinerie e stramberie dei  lunatici  alla Cavazzoni e atmosfere appunto sudamericane che troviamo specialmente nella parte centrale del libro, quella ambientata in Portogallo (le altre due sono marchigiane, seppure anche le Marche in Bravi sembrano abbastanza vicine all'America Latina). I protagonisti sono due operatori cimiteriali (Jacopo e Quinto), come da programma bizzarri (candidi e bizzarri, direi) e il deus ex machina è la morte del padre del primo, in Portogallo, dove Jacopo si reca con...

LIBRI IN USCITA DAL 20 OTTOBRE. FOSSE, CANOSA, TOKARCZUK E ALTRI

LIBRI IN USCITA  Jon Fosse – Vaim (La Nave di Teseo, 21 ottobre) Con Vaim, Fosse apre una nuova trilogia romanzesca, tenendosi stavolta, almeno con questo primo capitolo, vicino alle dimensioni di una novella (circa 130 pagine). Vaim è villaggio norvegese “remoto” come remoti e arcani appaiono i contorni di questa storia, che consiste(rebbe) di un’unica lunghissima frase, ma tutto sommato non è così, visto che ci sono lacerti di dialogo, punti interrogativi e di sospensione eccetera, detto questo, certamente rimane un romanzo non certo “paratattico”. Lo stile di Fosse qui ricorda secondo me molto da vicino quello di Krasznahorkay (e non solo qui). Quoziente lista: 7 su 10. Incipit: E così, ho detto, eccoci qua, ho detto accarezzandomi la barba, questa barba ormai ingrigita, giovane non lo ero più da un pezzo ma neppure anziano, in là con gli anni si sarebbe potuto dire, sì, un uomo in là con gli anni, né più né meno,   Flor Canosa – Tette. Una plastica storia d’amore (Tempesta...