Passa ai contenuti principali

LIBRI E RECENSIONI. MARINO MAGLIANI - PENINSULARIO

IL MONDO TRA MARE E VALLE


Non voglio dire che sia in generale più semplice parlare di un libro non piaciuto o di una delle tante letture medie, libri non brutti ma che finiscono per non lasciare nulla in particolare, rispetto allo scrivere di uno notevole, ma certamente questo Peninsulario, raccolta di (cinque) racconti di Marino Magliani mi mette in qualche difficoltà, perché si potrebbe risparmiare tempo e risolvere tutto col grado zero della recensione: "sono racconti bellissimi, liguri e senza tempo, compratelo, leggetelo" ma so per esperienza che chi cerca qualche orientamento in rete vuole qualche indicazione in più, e allora mio malgrado ci provo.

L'ambientazione dei racconti è la terra di origine dello scrittore, il mare e le valli attorno o dietro a Imperia, dove per motivi morfologici e probabilmente anche come forma mentis ognuna delle valli si configura come una possibile, ideale, penisola, quelle a cui si riferisce il titolo. Le vicende si svolgono ai nostri tempi, eppure sia la lingua allusiva e allo stesso tempo precisa di Magliani (specie nel descrivere paesaggi e tipi umani) e una certa qualità arcana e terragna delle storie rende questi racconti, come scrivevo prima, senza tempo, come se si svolgessero in una dimensione mitica, ma di miti terreni, rurali o marinai, miti di borgo, boschi, sentieri e vigne. 
Ma ecco, non si tema alcuna virata verso un pittoresco italiano/provinciale o tocchi di realismo magico, la dimensione dei racconti è concreta, reale, non esclude una diffusa e rinfrescante ironia, e sono appunto lingua e "visione" (modo di vedere) dello scrittore a evocare quelle qualità che ho elencato, un po' come in Biamonti, un riferimento credo valido per capire il mondo di Magliani e senza nulla voler togliere alla personalità "unica" dello stesso, che d'altronde finora ha spaziato con mano sempre sicura tra diversi generi (si pensi all'ultimo storico Il cannocchiale del tenente Dumont) e registri.

Se tutti i racconti sono eccellenti, ritengo l'ultimo - Il cuculo - un capolavoro, degno di stare tra i classici della forma breve, non solo italiana, perché in un numero limitato di pagine e senza trasgredire lo spirito e i modi di questo libro vengono sbozzati due personaggi indimenticabili e rappresentato un orizzonte di vita (disperato ma comico) che in qualche modo raggiunge o tocca corde universali, un po' come certi classici russi o mitteleuropei versati nell'arte della novella.

In conclusione, risolte le difficoltà che trattavo all'inizio, un libro di grande valore, e spero di avere dato qualche buon motivo per procurarselo quanto prima.

Voto: *****/ dal 7 all'8

--------------------------------

Informazioni sul libro
Marino Magliani - Peninsulario
Ed. Italo Svevo 2022 (generalmente venduto insieme a tagliacarte, in quanto libro intonso)
176 pag.
Attualmente in commercio

----------------------------------------------------- 

Commenti