LIBRI IN USCITA
Antoine Volodine – Le ragazze Monroe (66th and 2nd, 24 febbraio)
Ho inserito Le ragazze Monroe nella mia Lista di libri da aspettare quest’anno e forse è uno di quelli che qualche tempo fa sarebbe stato molto atteso in generale, o almeno in alcune nicchie (Volodine era la star dei critici letterari alternativi).
Lo aspettavo perché lo scrittore mi piace e perché spero che prima o poi ci sfoderi il libro “veramente grande” o grandissimo (va bene, finora ho letto solo Angeli minori, molto buono, non una rivoluzione o un capolavoro).
Le ragazze Monroe si presenta volodiniano, con distopia, sciamani, aspetti da giallo non convenzionale e altri "post-esotismi" (la definizione, sospetto anche un po' ironica, é dello scrittore stesso, relativa alla sua poetica). Ci spero, ecco.
In lista: sì.
Józef Czapski – La terra inumana (Adelphi, 24 febbraio)
Czapski è stato uno scrittore polacco (poi considerabile francese), un grande testimone del novecento, un uomo e intellettuale passato attraverso l’esperienza del Gulag,
autore di un mirabile testo Proustiano come Proust a Grjazovec
La terra inumana è il “memoir” del dopo-Gulag, del viaggio e della missione di Czapski, ai tempi soldato, dopo la liberazione (una missione militare,
quindi non il tradizionale racconto del prigioniero liberato e “profugo”).
In lista: probabilmente, ma non subito.
Alice Birch – Anatomia di un suicidio (Saggiatore, 24 febbraio)
Alice Birch è una scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice inglese, autrice tra l’altro della riduzione televisiva di Normal People, della Rooney.
Questo, seppur presentato come un romanzo (o almeno lasciando il dubbio) è un testo teatrale, protagoniste tre donne (una famiglia, tre generazioni) a confronto, all’ombra di una tragedia.
In lista: no, di norma non leggo testi teatrali.
Ayhan Geçgin – Lungo cammino (Utopia, 24 febbraio)
Scrittore turco, per la prima volta tradotto da noi, viene accostato dall’editore stesso a nomi come Modiano e Haenel, effettivamente la trama (o meglio, la sinossi) di questo romanzo, con
il suo carico di identità smarrite, misteri, “pedinamenti” (di se stesso?) potrebbe ricordare il primo dei due nomi fatti sopra (Haenel lo conosco poco). Utopia tradurrà altre opere dell’autore.
In lista: sì
Adam Mars-Jones – Box Hill (Orville Press, 21 febbraio)
A Mars-Jones è legato un mio schock da lettore, avevo cominciato il suo Vita e opinioni di John Cromer (titolo poi piuttosto furbo e ingannevole) per poi venire a sapere che ve ne era un seguito che Einaudi non avrebbe pubblicato. Fedele ai miei principi, avevo interrotto la lettura, pur gradevole.
Questo se non altro è un libro unico, che racconta un amore omosessuale, forse un amore da sogno - o forse una relazione squilibrata. La casa editrice è nuova, diretta da Matteo Codignola (Adelphi).
In lista: rileggerei volentieri lo scrittore, ma prima darò un’occhiata dentro al libro.
Tommaso Giartosio – Tutto quello che non abbiamo (Einaudi, 21 febbraio)
Giartosio è uno dei fautori della trasmissione radiofonica Fahrenheit, qui in veste di scrittore con un reportage di viaggio (esteriore, interiore) in Eritrea, l’interiore corrisponde all’aspetto autobiografico/memoir, l’esteriore al "luogo" e al suo spirito e a quello che evoca, quindi l’Eritrea attuale ma anche il suo passato coloniale e tutto quello che esso si porta dietro per l'Italia paese di "brava gente".
In lista: sì
Francesco Piccolo – La bella confusione (Einaudi, 21 febbraio)
Ho riflettuto prima di inserire qui il nuovo di Piccolo; in sostanza mi son reso conto che i suoi libri da me letti erano sostanzialmente innocui ma non deteriori, leggibili, addirittura gradevoli.
Quello che (mi) urta è forse l’immagine del Piccolo tuttologo, opinionista, columnist.
Da qui l'ecumenica decisione di segnalare questo “saggio narrativo” dal tema cinematografico, Otto e mezzo e il Gattopardo, due film, i personaggi, un’epoca.
Se non altro qualcosa di diverso dal “solito” Piccolo.
In lista: nonostante tutto, no.
Carl Theodor Dryer – Gesù. Il film di una vita (Iperborea, 22 febbraio)
Ancora cinema: Dryer è, ovviamente, il grande regista danese: questo viene definito dall’editore il testamento spirituale del regista/autore, ed è il “making of” di un film su Gesù mai realizzato.
Un making of lungo ed impegnativo, parliamo di 400 pagine che comprendono la sceneggiatura del film (come dicevo, mai diventato tale) e gli appunti a margine dell’autore.
In lista: no, affascinante ma forse per appassionati di Dryer e/o di cinema.
Stanley Middleton – Una sera d’estate (SEM, 24 febbraio)
Middleton, un altro di quegli scrittori – in questo caso inglese – che a un certo punto vengono rilanciati o lanciati come da riscoprire (o scoprire).
Nel 2021 SEM aveva pubblicato Holiday cercando un po’ l’effetto-Stoner, e segue ora Una sera d’estate, le ambientazioni sono simili, coerenti, la borghesia, gli intrecci familiari, la tragedia imminente. L’editore sembra crederci, bene.
In lista: sì, seppure io debba ancora leggere Holiday.
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