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LE ANTICIPAZIONI DAL 4 ALL' 8 OTTOBRE. PETER CAMERON. JONATHAN LEE. PÉTER NÁDAS. JOHN O'HARA. UGO CORNIA

LIBRI IN USCITA 4-10 OTTOBRE

Come di consueto raccolgo qui alcuni dei libri interessanti in uscita questa settimana. Manca - tra gli altri - Jonathan Franzen perché avevo parlato già la settimana scorsa dell'uscita di Crossroads


Peter Cameron - Anno bisestile (Adelphi, 7 Ottobre)


Questo, attenzione, non è il nuovo romanzo di Peter Cameron, ma uno dei suoi primi, del 1990, situato tra la raccolta di racconti In un modo o nell'altro (Rizzoli, ora fuori commercio) e il Weekend (Adelphi). Questo romanzo era curiosamente nato come "a puntate" su una rivista e pare ne sia venuta fuori una commedia umana newyorkese che potrebbe essere interessante, e anche da confrontare con gli sviluppi successivi e più recenti di Cameron che mi pare tendano maggiormente al romanzo sentimentale o "di maniera" (ad esempio l'ultimo Cose che succedono la notte strizzava un po' l'occhio al romanzo di tensione psicologica/metafisica, quasi thriller).

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Jonathan Lee - Il grande errore (Big Sur, 6 Ottobre)


Lee è uno scrittore inglese che - se proprio ci facciamo prendere dalla mania dei paragoni - potremmo posizionare in territorio Jonathan Coe. Il tuffo, suo primo romanzo pubblicato in italia, era molto gradevole pur senza essere un libro indimenticabile. Questo suo ultimo lavoro arriva con qualche ambizione in piú, si occupa di storia americana (newyorkese) recente e in particolare della vita (e morte) dell'urbanista Andrew Haswell Green, uno a cui New York deve molto del suo "lavout" attuale.
Negli "strilli" promozionali viene citato il Guardian che considera questo libro "il miglior romanzo americano dell'anno", il che per uno scrittore britannico non mi pare poco. Ma, va detto, vive da anni a New York.

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Péter Nádas - Storie parallele vol. 2. Nel profondo della notte (Bompiani, 6 Ottobre)


In un'indifferenza abbastanza generale, continuano a uscire i poderosi capitoli di questa saga di tre volumi che intreccia le vicende di due famiglie per ricostruire la storia ungherese recente, con tutti gli strumenti del mestiere (affollamento di personaggi, movimento nello spazio e nel tempo, mistura di storie individuali e collettive). L' opera è peraltro del 2005, il suo progetto più recente è una sorta di memoir di 1300 pagine circa, ancora non pubblicato in italiano.
Peraltro Nádas è in qualche modo tra gli eterni e possibili vincitori a sorpresa del Premio Nobel per la Letteratura.

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John O'Hara - Un pugno di polvere (Bompiani, 6 Ottobre)


Tra i "grandi autori da riscoprire" della letteratura americana O' Hara - qualche volta paragonato a Yates e Cheever (grandi romanzieri sociali e del crollo della piccola/media borghesia) - ha o potrebbe avere un ruolo importante. Aveva in effetti iniziato Racconti con la novella La ragazza nel portabagagli, prima del ciclo di "Prediche e acqua minerale". Questo romanzo invece é - in originale - Ten North Frederick, vincitore del National Book Award nel 1955 e che pare effettivamente muoversi in territori di "distruzione" (o smentita) del sogno americano come accennavo sopra.

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Ugo Cornia - La vita in ordine alfabetico (La Nave di Teseo, 7 Ottobre)


Unico autore italiano della rassegna, "oggetto" insieme ad altri della notevole campagna acquisti effettuata da La Nave di Teseo in questo settore. Il libro è organizzato come il titolo promette, tante microstorie (genere di moda, va detto) che vanno (o dovrebbero andare) a costruire una sorta di romanzo/autobiografia minima di una vita di provincia. Bisognerà guardarci dentro. 

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