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LE ANTICIPAZIONI. 5-9 LUGLIO. TAWFIK. PELECANOS. KNAUSGARD. ALI SMITH. MIDDLETON. POWELL.

LIBRI IN USCITA DAL 5 AL 9 LUGLIO

Raccolgo nel consueto post riassuntivo alcune delle uscite interessanti di questa settimana, dopo una pausa dovuta fondamentalmente ad alcuni spostamenti nelle uscite, a loro volta conseguenza dello sciopero nel magazzino dei libri di Stradella (la cosiddetta Cittá dei libri).

Younis Tawfik - La straniera (Bompiani, 7 Luglio)


Un romanzo dai contorni e dalle ambientazioni multietniche (si svolge comunque a Torino) per l'esordio di questo scrittore italiano di origine irachena. Il libro è in effetti del 2000 ma viene ora ristampato probabilmente per l'attualità dei temi.

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George P. Pelecanos - Martini Shot e altri racconti (SEM, 8 Luglio)


Pelecanos è uno scrittore americano conosciuto soprattutto per i suoi romanzi gialli e come sceneggiatore di alcune serie di successo.
Martini Shot è la sua prima e finora unica serie di racconti, di cui ho letto ottime cose in alcune recensioni e che se ho capito bene, pur mutuandone alcune atmosfere, non si limitano al genere giallo.

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Karl O. Knausgard - In Estate (Feltrinelli, 8 Luglio)


Già la fine, il termine, della nuova tetralogia delle stagioni dello scrittore norvegese. Avendone letto (non ancora recensito) il primo capitolo, in Autunno, direi che Knausgard voleva soprattutto riposarsi dalle fatiche del suo opus autobiografico. Ma per noi appassionati va bene.

(Nel frattempo è uscito in Norvegia e in inglese l'ultimo romanzo (ed è un romanzo!) di Karl-Ove Knausgard, The Morningstar, ma non ho ancora notizie sulla pubblicazione italiana.)

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Ali Smith - Estate (Sur, 7 Luglio)


Simpatica coincidenza, con un'altra tetralogia delle stagioni - di livello ben diverso - che si conclude con quella estiva. Ali Smith ha scritto quattro romanzi sullo "stato dell'Unione", sull'Inghilterra di oggi, il primo Autunno era notevole, proseguirò di sicuro con gli altri fino ad arrivare a questo.

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Recuperi

Due libri usciti in realtà a fine Giugno e da me smarriti per la pausa e la situazione che dicevo all'inizio, ma che non volevo mancare di segnalare.

Il primo è Holiday di Stanley Middleton (SEM), vincitore del Booker Prize nel 1974 e baciato anche da successo commerciale ai tempi, ma presentato ora come una sorta di "nuovo Stoner" (inglese, come l'autore) sia per il fatto di essere stato ampiamente dimenticato, sia perché non succede niente (o detta meglio, è un romanzo dove la trama conta meno delle atmosfere e del ritratto dei personaggi.

Il secondo è L'uomo di Philadelphia di Richard Powell (Marcos Y Marcos) , che fu decisamente un best-seller negli Stati Uniti degli anni '50. Dal libro fu tratto poi un film con Paul Newman, il romanzo sembra molto sui toni "feuilleton", ambientato nella Philadelphia dell'800, e potrebbe essere un buon suggerimento estivo.

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