I BIG IN ARRIVO NEL 2021
Dopo una pausa salutare, credo che i tempi siano relativamente maturi per i primi Libri in arrivo del 2021. Secondo il principio "cosa fatta capo ha" (frase brutta ma usabile) inizio con alcuni big - non tutti - e proseguirò poi nei prossimi giorni coi libri di Gennaio/Febbraio e con qualche italiano.
Il 2021 sarà finalmente l'anno dell'attesissimo libro-mondo Solenoide di Mircea Cartarescu, che Il Saggiatore aveva rimandato un paio di volte sia per l'impervio lavoro di traduzione che per motivi pandemici. Il mese di uscita non è ancora specificato, Vanni Santoni, che conosce bene l'autore, consiglia di prepararsi leggendo prima la trilogia di Abbacinante, e credo che mi conformerò al suo suggerimento.
Un altro libro, più piccolo ma se possibile anche più atteso, è Il silenzio di Don DeLillo, a Febbraio per Einaudi, con la traduzione di Federica Aceto. È un DeLillo davvero breve ma davvero in forma, come ho cercato di illustrare in questa recensione (The Silence).
Per rimanere negli Stati Uniti, per La Nave di Teseo uscirà L'Arresto, ultimo romanzo di Jonathan Lethem, che viene descritto come romanzo post-apocalittico/distopico, popolato dai soliti personaggi un po' "off" alla Lethem, che continua quindi - come dice l'amico Paolo Latini - a esplorare i generi abbandonando le velleità da grande romanzo americano. A me interessa.
Restiamo sugli anglofoni ma ora di marca UK. Torna a Marzo Jonathan Coe con Io e Mr Wilder, come sempre per Feltrinelli, come sappiamo Coe è un grande cinefilo e qui riesce finalmente a imbastire un romanzo, ambientato negli anni 70 e ricco di nostalgia, su uno dei suoi registi feticcio, il grandissimo Billy Wilder. Ultimamente il nostro era tornato in forma e speriamo rimanga così.
Dopo il successo della trilogia dei transiti, torna a essere pubblicata a Febbraio in Italia (sempre per Einaudi) Rachel Cusk con Il lavoro di una vita, in originale pubblicato nel 2001, un memoir molto diretto, a modo suo crudo, sulla maternità. Va detto che la produzione della scrittrice inglese è piuttosto vasta (quindici lavori tra fiction e non-fiction) quindi aspettiamoci altre novità nei prossimi mesi e anni.
Parlando di memoir, certamente molto atteso è anche Yoga di Emanuel Carrère, sui temi della depressione, in questo si annuncia forse come il lavoro più personale dello scrittore francese. Adelphi si è presa i suoi tempi per lavorarci con la consueta accuratezza, il libro - su cui ho sentito opinioni diciamo controverse - esce a Maggio.
E sempre memoir, continua la saga delle stagioni di Karl-Ove Knausgard, dopo il primo volume di In autunno esce a Genanaio per Feltrinelli In inverno (i volumi vengono pubblicati in corrispondenza delle stagioni di cui si tratta, che danno il titolo), si tratta di opere che continuano e confermano la vena autobiografica di Knausgard ma in formato più breve e con l'idea/contenuto di frammenti, riflessioni e spigolature, sotto forma di lettere (ideali) inviate ai figli e con tanto di illustrazioni.
Mi sono tenuto breve e sintetico e avverto che questo sarà il formato anche per le prossime anticipazioni - qui già nei prossimi giorni. Stay tuned.
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Mio quoziente di interesse da 1 a 10
DeLillo: già letto
DeLillo, Lethem e Carrère - sicuri. E ovviamente Knausgård: letto "In autunno", quindi attendo le altre stagioni. Grazie per la dritta su Coe i cui ultimi due lavori mi sono piaciuti.
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