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LE ANTICIPAZIONI. LIBRI IMPORTANTI PER LA FINE 2019

AUTUNNO-INVERNO



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Non solo è qualche tempo che non scrivo per il Blog, ma sto facendo mancare una di quelle che vengono comunemente ritenute le mie specialità, ovvero anticipazioni e liste.

In questo caso vorrei quindi recuperare e parlare di alcuni libri "Pesanti" in uscita in questo finale di 2019.

Iniziamo con il vincitore del Man Booker Prize 2018 ovvero Milkman di Anna Burns.. Con qualche sensazionalismo la stampa ha ripreso alcune parole della giuria sulla natura sperimentale del testo, con protagonisti senza nome, stile e modi in odore di Joyce e Beckett (almeno così si legge in alcuni estratti stampa e nel sito dell´editore) per titolare "è illeggibile ma merita di vincere". Si tratta credo semplicemente di un testo fortemente sperimentale (stiamo aspettando Solenoid di Cartarescu, non dimentichiamo) che incrocia le vicende private di una diciottenne molestata dal "lattaio" del titolo con quelle del conflitto nord-irlandese. Guardandoci dentro mi è sembrato meno illeggibile di quanto si voglia far credere, d´altra parte il testo andrebbe giudicato nel suo complesso per cui sospendo il giudizio, mantenendo la curiosità.
I grandi editori si sono tenuti lontani, da noi lo pubblica Keller il 20 Settembre.

Una novità da Nutrimenti, a Settembre, è Sole verde di Kent Anderson, scrittore che ha un passato da veterano del Vietnam e ufficiale di polizia. Sole verde è stato il suo ritorno alla fiction dopo vent´anni ed è una storia hard-boiled ambientata in California, con un personaggio "coerente" con la biografia dello scrittore, un veterano del Vietnam diventato poliziotto e che stringe una pericolosa amicizia con un locale boss della droga. Da notare che questo è il primo Anderson a essere pubblicato in Italia, ma il terzo capitolo della "Hanson trilogy" (dal nome del protagonista) i cui due precedenti - inediti da noi - sono Sympathy for the devil e Night dogs. Conoscendo Nutrimenti come editore serio, immagino si possa leggere anche solo.
Un p.s. importante: Hanson assomiglia molto (almeno da lontano) a un certo Harry Hole.

Resto negli Stati Uniti con il grande Denis Johnson di cui avevo recensito la grandissima raccolta Jesus´son. Esce ora per Einaudi, il 24 Settembre, La generosità della sirena, ultima raccolta postuma di Johnson, che comprende cinque racconti di media lunghezza (il libro consiste di 168 pagine) che immagino coerenti con la poetica della distruzione tenera che contraddistingue lo scrittore americano.

Passo ora a due europei di quelli che potrebbero essere definiti tra i più grandi, ma quei più grandi che magari molti non conoscono, offuscati dagli Amis, Cartarescu, Houellebecq, Cercas e altri ancora.

Uno è il norvegese Dag Solstad da me plurirecensito ad esempio con Tentativo di descrivere l´impenetrabile. Solstad è scrittore davvero particolare, cerebrale, molto inserito nella realtà norvegese e in particolare nella critica del sistema socialdemocratico, eppure - come si suol dire - attraverso i suoi simil-thriller (nelle sue storie esiste sempre uno spunto, un deus ex machina di questo tipo) capace di parlare anche a lettori di altri paesi (o almeno a me).
Iperborea lo sta pubblicando andando avanti da Tentativo di descrivere l´impenetrabile (1984), quindi Romanzo 11,Libro 18 (1992), Timidezza e dignitá (1994), La notte del professor Andersen (1996) e ora questo T Singer (1999) in uscita a Novembre. Continuando così, lentamente, verrà forse coperta tutta la produzione di Solstad.
T Singer viene definito il romanzo "esistenzialista" del norvegese, protagonista è un aspirante scrittore diventato bibliotecario, e poi chiusosi in un triste matrimonio, ma credetemi, con Solstad la trama non conta molto, o meglio conta, ma per quei piccoli, stridenti scarti che si percepiscono solo leggendolo. E voi leggetelo.

Destino non molto diverso per l´ungherese László Krasznahorkai che avevo scoperto con il mirabile Melancolia della resistenza da me letto nell´edizione della rimpianta Zandonai. Romanzo surreale e dostoevskijano, simbolico ma allo stesso tempo terreno e malignamente realistico nel disegno di personaggi e opportunismi, risale al 1989 ed è apparso da noi nel 2013. Dopo qualche anno di silenzio, ci sta pensando ora Bompiani a riportare in Italia quello che è considerato uno dei più grandi autori ungheresi.
Nel 2016 è stato infatti pubblicato Satantango (il suo esordio) ed esce ora, il 23 Ottobre, Il ritorno del barone Wenckheim, penultimo romanzo di "Krasno", che ha quindi il merito di dirci "lo stato delle cose" attuale dello scrittore. Si tratta di un romanzone di 640 pagine, nel quale, attraverso la figura del barone, di ritorno in Ungheria da Buenos Aires, lo scrittore crea un ritratto satirico della società ungherese odierna, ma io non mi aspetterei una narrazione realistica e lineare ma screziata nuovamente dai registri del surreale, del comico, dell´assurdo. In ogni modo voi leggete Melancolia della resistenza, poi mi saprete dire.

È d´uopo una tappa italiana, con Davide Orecchio di cui avevo adorato Cittá distrutte. Sei biografie infedeli, esordio dello scrittore per Gaffi poi riedito dal Saggiatore.
Esce ora (credo a Ottobre) sempre per Il Saggiatore Il regno dei fossili, che rispetto alla struttura composita (racconto-biografia immaginaria) di Città distrutte pare maggiormente romanzo, seppur non certo tradizionale, tra richiami alla storia recente del paese (il complottismo, Aldo Moro), la storia d´amore enigmatica tra due ragazzi e la rivincita dei fossili di cui del titolo. Fosse un altro scrittore sarei altamente diffidente. Ma è Orecchio e per la qualità di quanto riportato e recensito sopra, tenderei a fidarmi.

Finisco con due carichi da 100 israeliani.

Carico numero uno: a Novembre esce per Mondadori La vita gioca con me di David Grossman. Si tratta della storia di tre donne, tre generazioni, laddove il ruolo centrale lo gioca la "capostipite", la nonna Vera e il suo rifiuto di tradire il marito come nemico del popolo sotto il regime di Tito. Da lontano, con cenni di trama, si intersecano storie private, ricerca del passato, tradimento agito o immaginato, e un viaggio riparatore nella colonia penale dell´Isola Cava, in Croazia. Ovviamente, conterà la scrittura di Grossman, il suo registro tra il poetico e il realistico, le sue intuizioni diciamo laterali, a volte aeree.

Ultimo super-carico Eshkol Nevo e il suo ultimo romanzo L´ultima intervista che esce per Neri Pozza penso ad Ottobre.
Cosa penso di Nevo lo sapete, uno degli scrittori maggiori, più talentuosi, di quella che chiamerei generazione di mezzo della narrativa europea. E dico volutamente europea perché Nevo, pur con modi ben radicati nella tradizione israeliana moderna (tra tutti direi Oz), prescinde, va oltre, e si confronta ad esempio con modelli inglesi (il montaggio parallelo alla Coe) e altro ancora.
La trama assomiglia curiosamente a quella di Igiene dell´assassino della Nothomb, ma immagino che lo svolgimento sia molto diverso.
A uno scrittore viene somministrata un´intervista via web: abituato agli infingimenti, ma in uno snodo critico della sua vita, decide invece questa volta di dire solo la verità, e ogni sua risposta apre tuttavia lo spazio a reticenze e menzogne passate o attuali, come se la verità stessa fosse impossibile da attingere.
Trama molto poco nevi-iana, per cui sono altamente (ma davvero altamente) curioso.

Bonus-Track

La Bonus-Track del giorno è John O´Hara con Ten North Frederick, in uscita da Bompiani a Ottobre 2019.
O´Hara é lo scrittore di Venere in visone, con questo libro, del 1955, aveva vinto il National Book Award.
Il libro narra la storia di Joe Chapin, uomo ambizioso di buona famiglia che desidera diventare presidente degli Stati Uniti, e promette però di essere un dramma familiare, una ricognizione dell´ipocrisia delle "buone famiglie borghesi"all´altezza (dicono) di Yates e Cheever.

Come vedete ci ho messo un poco a tornare, ma credo di essere tornato bene. Un´avvertenza: specie per i titoli israeliani è difficilissimo trovare cenni di trama senza dominare la lingua stessa, per cui quello che ho scritto valga appunto come canovaccio e anticipazione delle possibili atmosfere generali. Stay tuned.






Commenti

  1. I tipi della Keller sono coraggiosi ma non kamikaze. Vedremo quanto sarà illeggibile questo Milkman.

    Ho scoperto Eshkol Nevo da poco e la prossima uscita non può che rendermi felice.

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  2. Grazie per segnalazione di O'Hara, che tu sappia il libro verrà ritradotto? ho una vecchissima copia di questo romanzo ma la traduzione è vecchia e con termini desueti , poco scorrevole. Grazie.

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  3. Ciao Luigi, esatto, si tratta di nuova traduzione

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  4. ma quando esce l'ultimo di Karl Ove Knausgard? non arriva più...

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  5. Ciao Marco, ancora Luigi. un po' fuori tema, ma attinente alle novità autunnali, spero sia la sezione giusta. E' uscito in USA il nuovo romanzo di Richard Russo , Ti risulta venga pubblicato anche in Italia? Grazie mille

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    1. ciao, grazie per il tuo commento. No, per il momento non ho notizie un questo senso. Un saluto. Marco

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    2. Grazie mille, peccato.

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  6. Ciao Marco. Hai notizie diciamo "certe" sull'uscita di J. O'Hare? perché al di là di Feltrinelli molto lacunoso, non ho trovato tracce, neanche sul sito Bompiani: non risulta affatto, grazie per la gentilezza.

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