VINCITORI E VINTI
Ecco ora una "novità" per quel che conta, ovvero l´elezione dei libri migliori del 2017 indipendentemente dall´anno di uscita e quella del libro peggiore (più insulso, più brutto, come volete voi) dell´anno.
Sono due i libri che metto sul podio, il primo è La cittá invincibile di Joseph O´Neill, un grandissimo romanzo su New York, sull´identità e l´integrazione, una scrittura di qualità assoluta e che non ha paura a confrontarsi con i grandissimi e ahimè un libro fuori catalogo o reperibile in qualche sezione reminder. Recuperatelo.
Il secondo è La luce smeraldo nell´aria di Donald Antrim, racconti di uno splendore e un nitore invincibili, moderni e attuali senza però porgere il fianco a quella post-modernità un poco manierista che a volte fa cadere in tentazione gli scrittori americani desiderosi di rifare Barthelme o altri.
Il libro peggiore letto nell´anno è decisamente Le cento vite di Nemesio di Marco Rossari, a dire il vero una grande occasione perduta visto che lo spunto (descrivere la storia recente italiana attraverso le vicissitudini di un personaggio) non era male, ma lo svolgimento è insulso e vagamente offensivo nei confronti del lettore.
Finisce qui il 2017 letterario, ma a tutti un grande ad maiora per un nuovo anno romanzescamente ricco.
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