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LIBRI IN USCITA A INIZIO APRILE. IN PRIMO PIANO: MARINO MAGLIANI

LIBRI IN USCITA

LIBRO IN PRIMO PIANO

Marino Magliani – Il bambino e le isole (un sogno di Calvino) / (66th and 2nd, 7 aprile)


Marino Magliani

Nuovo lavoro per uno dei nostri più validi scrittori contemporanei, “erede” di una tradizione ligure

(in senso magari ampio), quindi dei Biamonti e se vogliamo degli Orengo. Vi ricorderete ad esempio il mio entusiasmo per il precedente Pensinsulario.

Nel libro, intriso di poesia, Liguria e letteratura, viene evocato un incontro (immaginario) tra Benjamin e Calvino a Sanremo. Al di là dello spunto immaginifico, credo molto nelle capacità affabulatorie e nella lingua di Magliani, scrittore poi altamente versatile (ma sempre riconoscibile).

In lista: assolutamente


Dani Shapiro – Segnali di fuoco (Neri Pozza, 4 aprile)
Un romanzo americano che profuma di “classico” (intendo in stile e tematica), da un’autrice da noi
ancora poco conosciuta e pubblicata.
Una storia di famiglie, destini, momenti chiave della vita, amicizia, che appunto pare muoversi
in una dimensione da romanzo tradizionale.
In lista: devo “assaggiare” qualche pagina, ma anche se fosse un no, io la narrativa americana la segnalo sempre volentieri.

 

Alberto Casadei – La suprema inchiesta (Il Saggiatore, 7 aprile)

Casadei, critico letterario “di vaglia”, si mette in gioco come romanziere e prova a “sfidare” i terreni

della modernità e contemporaneità, con un romanzo sperimentale e composito che nella forma

del giallo prova a “dialogare” con la nostra epoca e i suoi strumenti.

In lista: sì, accetto la sfida di questa sfida.

 

Marisha Pessl – Teoria e pratica di ogni cosa (Bompiani, 5 aprile)

Riedizione per un romanzo di una scrittrice davvero molto interessante, e credo passata molto inosservata.

Questo è stato il suo esordio, il titolo italiano addirittura “calmiera” l’originale Special Topics in Calamity Physics.

Il libro starebbe da qualche parte tra romanzo di formazione esistenziale e simil-thriller, ma Pessl lo svolge intitolando programmaticamente ogni capitolo con il titolo di un’opera letteraria tra citazioni, sfoggi di erudizione, e meta-letteratura.

Credo destinato a essere adorato o detestato.

In lista: sì

 

Tove Ditlevsen – Dipendenza (Fazi, 4 aprile)

Dopo Infanzia e Gioventù, questo Dipendenza completa la trilogia autobiografica della poetessa e scrittrice danese, un caso letterario in tutta Europa, una riscoperta a quarant’anni dalla prima pubblicazione.

Il titolo originale – Gift – contiene un gioco di parole, in quanto in danese significa sia veleno che “sposato” e di questo, proprio di questa fase della vita (mariti, alcol, medicinali), parla il libro.

In lista: assolutamente, il primo Infanzia, che devo recensire, è davvero molto bello.

 

Bibbia (Einaudi, 4 aprile)

Lo so che sembra una segnalazione strana, ma le influenze della Bibbia sulla letteratura sono state

ampiamente studiate e comprovate, e si tratta di fatto di un libro ricchissimo di generi, voci,

storie.

Questa è la versione tascabile della nuova edizione Einaudi diretta da Enzo Bianchi e tradotta “in equipe” con l’obiettivo di portare al lettore una traduzione non confessionale, vicina a un sentire moderno, ma senza essere arbitraria.

In lista: ho letto la Bibbia anni fa, nell’edizione CEI, però potrei farmi regalare questa nuova.

 


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