MINACCE DELL'IPERMODERNO
Questo è un saggio di grande valore anche nozionistico-divulgativo, che parte dal tema della casa (come abitazione, luogo, rifugio), declinato in differenti modi, e consente all'autore di allargarsi e scrivere del nostro presente ipermoderno e eerie (o weird, si fa riferimento alle categorie utilizzate in un saggio di Mark Fisher), e di sfiorare (o toccare) altri temi cone l'antropocene, la digitalizzazione, l'esposizione a violenze e terrorismo. È, come dicevo, un libro colto e ricco di riferimenti, quasi a scatole cinesi (in senso elogiativo), dove si rimanda di continuo (o sovente) a fonti letterarie, cinematografiche, artistiche, dove insomma il lettore - per proseguire nella metafora della casa - è chiamato ad aprire botole e infilarsi in anfratti nascosti prima di tornare, se ci riesce, nei luoghi principali della narrazione. Al di là di questo, le pagine più felici mi sono sembrate paradossalmente quelle dove si vede o intravede un po' della autobiografia dell'autore, ma questa potrebbe essere una mia preferenza personale.
Consigliato, e non prendetevi paura, è scorrevole e non è obbligatorio approfondire subito.
(Rielaborazione del parere di lettura già apparso su Recensireilmondo)
---------------------------------------------------
-----------------------------------------------------
Saggio splendido splendente! Mi ha entusiasmato: Didino è il nostro Mark Fisher.
RispondiElimina