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THE FLOW. GIANLUCA DIDINO. LA CINQUINA DELLO STREGA

PARERI E CINQUINE 

Un The Flow per sbarazzarmi (gradevolmente) di un paio di temi e pensieri.


Ho da poco letto, ma non lo recensisco se non in queste poche righe, il saggio Essere senza casa di Gianluca Didino (Minimum Fax). È un libro di grande valore anche nozionistico-divulgativo, per cui la mancata recensione "completa" dipende da altri fattori che forse spiegherò in futuro. Partendo dal tema della casa (come abitazione, luogo, rifugio), declinato in differenti modi, Didino parla del nostro presente ipermoderno e eerie (o weird, si fa riferimento alle categorie utilizzate in un saggio di Mark Fischer), per sfiorare (o toccare) altri temi cone l'antropocene, la digitalizzazione, l'esposizione a violenze e terrorismo. È, come dicevo, un libro colto e ricco di riferimenti, quasi a scatole cinesi (in senso elogiativo), dove si rimanda di continuo (o sovente) a fonti letterarie, cinematografiche, artistiche, dove insomma il lettore - per proseguire nella metafora della casa - è chiamato ad aprire botole e infilarsi in anfratti nascosti prima di tornare, se ci riesce, nei luoghi principali della narrazione. Al di là di questo, le pagine più felici mi sono sembrate paradossalmente quelle dove si vede o intravede un po' della autobiografia dell'autore, ma questa potrebbe essere una mia preferenza personale. Ne riparleremo.


Come ogni anno sono in periodo di scoperta di alcuni dei finalisti (o possibili tali) del Premio Strega 2022 (verranno determinati e annunciati l' 8 giugno), partendo quindi dalla dozzina. Ho già letto Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani (molto bello, degno di cinquina), Storia aperta di Davide Orecchio (Ok, mi manca qualche pagina), libro ambizioso, affascinante e imperfetto e Mordi e fuggi di Alessandro Bertante (a beve la recensione), sinceramente piuttosto deludente e goffo.
Provo comunque una previsione di cinquina: Desiati, Raimo, Orecchio, Bacà, Ranieri. Questa la mia idea. Essendoci Bacà (Adelphi), rimarrebbe quindi cinquina in quanto libro di una non-major. Se invece, come mi hanno segnalato, Adelphi fosse considerata major, potrebbe magari entrare Veronica Galletta, per Minimum Fax.

Tutto qui? Tutto qui, per il momento. Il 9 riparleremo dello Strega, e a tempo debito tornerò anche sul libro di Didino.








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