Passa ai contenuti principali

LE ANTICIPAZIONI. LIBRI IN USCITA INIZIO FEBBRAIO. MARIAS. ERNAUX. MAGINI. RAUCH. LEWIS. TUMLER. PRECHT

LIBRI IN USCITA A INIZIO FEBBRAIO

Ecco le uscite interessanti a inizio Febbraio, tendenzialmente la settimana dal primo al quarto, ma con qualche ulteriore inclusione. 

Diamo intanto conto di due uscite che avevo già anticipato nei Big dell'anno ovvero Tomás Nevinson di Javier Marias, seguito di Berta Isla, uscito l'1 Febbraio, e Guarda le luci, amore mio di Annie Ernaux, inizialmente previsto per Marzo e ora anticipato il 7 Febbraio, un libro in originale del 2014 e che si situa nel filone autobiografico tipico dell'autrice, qui "variato" reportage.


Marco Magini - Gli ospiti (Solferino, 3 Febbraio)


Di Marco Magini ricorderete forse Come fossi solo, un libro (notevole) di ormai otto anni fa, esordio dell'autore e allora finalista al premio Strega. Lo scrittore si è preso tempo e torna con un romanzo ambientato in Turchia e che sembra possedere una forte presa su temi moderni come globalizzazione e incontro di culture, vista l'ambientazione non manca poi una forte presenza del contesto politico della Turchia di questi tempi. E lui, visto l'esordio (ambientato nella ex-Jugoslavia delle guerre civili), mi sembra lo scrittore giusto per temi come questi e per questa storia.

Constance Weil Rauch - La terra promessa di Clara Farber (Calabuig, 3 Febbraio)


Un'uscita molto particolare, che peraltro ci dice come Calabuig, costola "narrativa" e internazionale di Jaca Book, esista ancora e sia ancora attiva. L' autrice - americana di padre tedesco/ebreo - ha al suo attivo un thriller di discreto successo di quasi cinquant'anni fa (The Landlady, da noi L'inquietante signora del piano di sopra, da non confondere peraltro con l'omonimo romanzo di Roald Dahl) e poi, per quanto concerne le traduzioni in italiano, più niente. Questo nuovo libro ha un afflato autobiografico/memoriale, con le vicende dell'autrice bambina in fuga dalla Germania ai tempi della Seconda guerra mondiale.

Janet Lewis - La moglie di Martin Guerre (Racconti, 3 Febbraio)


Per la collana Scarafaggi dell'editore Racconti una novella di una scrittrice americana da noi - mi sento di dire - sconosciuta, ma che in patria ha respiro da "classico nascosto" in particolare con questo libro del 1941 che parte da un retroterra storico, con l'ambientazione nella Francia del sedicesimo secolo, per arrivare in territori che potrebbero sembrare Hawthorniani/Melvilliani (ma anche con un certo "feeling" che potrebbe richiamare la tematica toccata da L' Avversario di Carrère). 

Franz Tumler - Memoria di un addio (Alpha & Beta, 17 Dicembre)


Tumler è uno scrittore sudtirolese (Gries, vicino a Bolzano) di lingua tedesca, che credo abbia pagato a livello di "carriera" la sua iniziale adesione al Nazismo, prima della riabilitazione ideologica e letteraria nel dopoguerra. Prescindendo dalle vicende storiche e politiche, questo libro del 1961 ambientato in una Berlino ancora scossa dalle vicende guerresche, con un protagonista quasi "uomo della folla", sembra avere tocchi esistenzialisti che potrebbero ricordare la grande letteratura tedesca (o Dostoevskij, come dice la presentazione dell'editore).
Nota: il libro è di Dicembre ma non risultava disponibile fino a questa settimana, da cui la sua inclusione.

Raoul Precht - Stefan Zweig. L' anno in cui tutto cambiò (Bottega Errante, 25 Gennaio)


Nonostante il cognome e l'editore (di solito specializzato nelle letterature balcaniche e mitteleuropee) l'autore è italiano, e nonostante il titolo il libro è un romanzo e non un saggio, in particolare - ovviamente - un romanzo biografico su Stefan Zweig e sull'anno chiave (o uno degli anni chiave), della sua esistenza, il 1935, ovviamente tanto più interessante quanto più si sia appassionati (e siamo in molti) del grande scrittore austriaco.


Commenti