(IN)FINITE JEST
Mi sono avvicinato con curiosità ma avendone letto alcune recensioni anche con un po' di timore a questo Giorni di collera e di annientamento di Francesco Permunian. La curiosità è stata saziata e il timore è scomparso appena - dopo poche pagine - ho fatto un favore a me stesso, a Permunian e al libro ristabilendo quella che credo sia la verità: questo è un divertimento d'autore, rapido, vivace, un po' instant (ci sono molte pagine sulla pandemia, per esempio) e in quanto tale dovrebbe essere letto, certamente non attribuendo allo scrittore chissà quali intenti di sfogo o di amaro bilancio esistenziale.
In effetti il protagonista/narratore è pure lui uno scrittore, arrivato al successo per strade non lineari, che disprezza l'ambiente letterario, gli aspiranti scrittori, il suo stesso successo (premiato con lo Strega) e per non farsi mancare niente anche la maggior parte dei suoi concittadini di un paese situato sul Lago di Garda (proprio come Desenzano, la città del Permunian vero). Queste premesse autorizzano un tono da invettiva sovreccitato e talvolta un po'greve, diverse puntate nello scatologico e un buon ammontare di anatemi e - anche qui per non farsi mancare niente - sesso. Sembra di leggere una sorta di Busi più semplice, meno affollato di digressioni e personaggi e certamente un po' più rasoterra (anche se ovviamente a Permunian non mancano le capacità letterarie e il gusto di costellare riferimenti alti per tutto il pur breve libro, alcuni spiegati in nota) o il ricalco di un'opera da autore maledetto, se non vogliamo dire Céline, almeno il tremendo e osceno Dante Virgili, almeno come l'ho conosciuto io di riflesso dalla biografia/ricostruzione fattane da Antonio Franchini. In questo senso prima di prendermi come visionario chiedo di considerare alcuni tratti biografici del protagonista del libro e sicuramente la sua frequentazione di ambienti di estrema destra (e tutte le provocazioni - alcune spassose - a essi collegate).
Il libro è per fortuna e per abilità di Permunian abbastanza breve. Per romanzi come questi, nati probabilmente e come ipotizzavo per divertimento o anche per reazione (lo scrittore quello vero non deve aver vissuto bene il periodo di lockdown), immagino che un bel gioco duri poco e questo si interrompe appena in tempo, prima che finisca per divertirsi solo l'autore. Il giudizio finale dipenderà di sicuro dalla disposizione d'animo e appunto, se posso dare un consiglio, dall'evitare di prendere troppo sul serio le intenzioni di Permunian (mi pare che qualche recensore lo abbia fatto parlando addirittura di grida di aiuto o di messaggi di sconfinata solitudine). In questo senso il libro, che nasce credo consapevolmente come operazione di breve durata (e in quanto tale è appunto divertente e/ma facilmente dimenticabile), può essere apprezzato oltre che dare un buon saggio delle abilità mimetiche dello scrittore.
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Informazioni sul libro
Francesco Permunian - Giorni di collera e di annientamento
Ed. Ponte alle Grazie 2021
176 pagine
Attualmente in commercio
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