LE ANTICIPAZIONI DAL 25 AL 29 OTTOBRE. KEI MILLER. RICHARD POWERS. LASZLO KRASZNAHORKAI. MARINA VUJCIC. STEPHEN CRANE
LIBRI IN USCITA 25-29 OTTOBRE
Come di consueto raccolgo qui alcuni dei libri interessanti in uscita questa settimana.Kei Miller - Augusttown (Funambolo, 25 Ottobre)
Quello che La Nave fa con Powers, Bompiani lo fa con Krasznahorkai, scrittore ungherese davvero notevole. Questo è un libro del 2008 ma ancora inedito in italiano, si tratta di una raccolta di racconti (o "quadri") a tema, una sorta di giro del mondo in tradizioni, credenze, arte e divinità, dove il titolo si riferisce a uno dei quadri/capitoli/racconti (Seiobo è una dea giapponese). Il catalogo italiano di Krasznahorkai si sta rinfoltendo e penso si possa ad esempio iniziare - se non da questo - dai romanzi Melancolia della resistenza o Satantango.
Libro o anticipazione che mi sarei perso se non avessi visto un "lancio" sui Social, si tratta di una scoperta di Nicola Manuppelli (per scoperta si intende l'idea di proporlo a editori italiani), è un romanzo di quello che sarebbe essenzialmente un poeta giamaicano, una storia - come ci si potrebbe aspettare - intrisa di "tradizione" (intesa in senso stretto e anche come tradizione storica) e realismo magico. Comunque sia, la casa editrice - relativamente nuova - è interessante, per cui questo libro ha se non altro il merito di avermela fatta vedere (o scoprire).
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Richard Powers - Galatea 2.2 (La Nave di Teseo, 28 Ottobre)Di Richard Powers è appena uscito il nuovo/nuovissimo Smarrimento e subito arriva anche il nuovo tassello dell'opera di ripubblicazione - da parte de La Nave di Teseo - dei suoi romanzi precedenti, sia inediti che, come in questo caso, già usciti in italiano. Galatea 2.2 è infatti del 1995, edito da Fanucci nel 2003 (la traduzione, di Luca Briasco, è rimasta la stessa) ed è un libro in qualche modo profetico, per la maniera in cui Powers si occupa del tema dell'Intelligenza Artificiale. Per me non il Powers più riuscito (mi era parso un po' legnoso, un po' colmo di aspetti teorici), ma potrei e forse dovrei rileggerlo. Nota di stupore per la copertina realmente kitsch, ma va bene, sono dettagli estetici.
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László Krasznahorkai - Seiobo è discesa quaggiù (Bompiani, 27 Ottobre)Quello che La Nave fa con Powers, Bompiani lo fa con Krasznahorkai, scrittore ungherese davvero notevole. Questo è un libro del 2008 ma ancora inedito in italiano, si tratta di una raccolta di racconti (o "quadri") a tema, una sorta di giro del mondo in tradizioni, credenze, arte e divinità, dove il titolo si riferisce a uno dei quadri/capitoli/racconti (Seiobo è una dea giapponese). Il catalogo italiano di Krasznahorkai si sta rinfoltendo e penso si possa ad esempio iniziare - se non da questo - dai romanzi Melancolia della resistenza o Satantango.
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Marina Vujcic - Una questione di pelle (Bottega Errante, 20 Ottobre)Una scrittrice balcanica (croata) come da "linea" di Bottega Errante (davvero un editore valido, che segnalerò ancora più spesso), con una storia suggestiva di relazioni umane, di amore, di solitudine e (in qualche modo) "straniamento". Dico solo lo spunto o il motore del romanzo per esplicitare meglio la mia interpretazione: si parte con un uomo (un ingegnere) che trova tramite un annuncio su un giornale una donna che le accarezzi la schiena.
Il libro è uscito in realtà il 20 Ottobre, anticipazione quindi "ritardata".
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Stephen Crane - Il segno rosso del coraggio (Einaudi, 26 Ottobre)
Stephen Crane - Il segno rosso del coraggio (Einaudi, 26 Ottobre)
Qui parliamo di un vero e proprio classico (seppur non conosciutissimo) che sta vivendo una curiosa riscoperta (è in arrivo nel 2022 anche un'edizione Sellerio, con traduzione di Alessandro Barbero). Qui abbiamo il grande plus della traduzione di Michele Mari. Il libro è considerato uno dei migliori esemplari americani sul genere guerresco e in particolare sul tema della guerra di secessione ed è di gran lunga il più conosciuto di Crane, che morì molto giovane senza probabilmente poter "esaurire" (o dimostrare oltre) il proprio talento.
Grazie per la segnalazione della traduzione di Michele Mari (io ho un Oscar Mondadori): Il segno rosso del coraggio di Crane è un classico da avere - anche in più traduzioni, ma direi che quella di Mari mi pare la più intrigante.
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