Passa ai contenuti principali

LIBRI E RECENSIONI. CHARLES YU - CHINATOWN INTERIORE

LA TERZA RAZZA


In qualche modo un po' naive mi aspetto sempre molto dai romanzi che arrivano in traduzione italiana come vincitori dei due grandi premi letterari statunitensi: il Pulitzer e il National Book Award, vinto nel 2020 da questo Chinatown Interiore di Charles Yu (un altro finalista era stato Il mondo dietro di te, che rientra pienamente nel discorso. In particolare mi aspetto il grande romanzo, o il romanzo grande (nel senso di voluminoso), ambizioso, ad ampio respiro, cosa che in effetti questo libro non è e non vuole essere, Si tratta invece di un romanzo breve, agile, veloce da leggere, divertente e senza dubbio valido, non il libro che identificheresti con il meglio della produzione americana del 2020, ma questo ha a che fare ovviamente anche con le aspettative del lettore e forse ancora con qualche elemento di esterofilia, come se i premi oltreoceano pesassero di più rispetto a quelli di casa.

Al di là delle mie considerazioni di contorno e sempre piuttosto personali, il libro è come dicevo valido, interessante, movimentato e divertente. Yu è figlio di genitori taiwanesi e Chinatown Interiore è di fatto una fantasia cinematografica sul tema della comunità asiatica negli Stati Uniti e degli stereotipi e pregiudizi razziali nei confronti della stessa. Se vogliamo quella del razzismo è la parte seria e impegnata del libro (a volte, a dire il vero, condotta in maniera un po' didascalica), mentre il piatto forte mi pare essere il tema conduttore, costruito prevalentemente con le forme della sceneggiatura, degli asiatici usati come comparse nelle produzioni cinematografiche di genere. Detto così non sembra materiale che regga la lunghezza di un romanzo, ma nella storia del protagonista "maschio asiatico non identificato" e della sua famiglia - tutti uniti da quel destino di caratteristi o a volte anche meno - c'è anche molta verità, o almeno questo si percepisce, e una descrizione di ambienti e costumi davvero vivida. Il meglio lo troviamo comunque nei dialoghi/sceneggiatura, dove Yu mostra una buona mano parodistica/comica ed è anche molto abile a confondere i piani di realtà e finzione, cosa che poi gli consentirà di risolvere brillantemente un finale abbastanza complicato.

Chinatown Interiore può insomma spiazzare inizialmente, per poi - come detto - divertire e fare moderatamente riflettere; forse il premio ha voluto anche andare a colpire là dove si riportava un'esperienza di razzismo al di fuori della dinamica bianco vs. nero (cosa che infatti nel libro c'è). Ma a noi non importa, il libro é bellino, moderno, spregiudicato quanto basta e consigliabile per un paio d'ore di lettura soddisfacente e non troppo impegnativa, nel senso migliore del termine.

---------------------------------------------------

Informazioni sul libro
Charles Yu - Chinatown Interiore
Traduzione di Claudia Durastanti
Ed. La Nave di Teseo 2021
288 pag.
Attualmente in commercio 

----------------------------------------------------- 


Commenti