VERIFICA IL COLLEGAMENTO
Il mondo dietro di te di Rumaan Alam è stato finalista all'ultimo National Book Award ma non lo dimostra, o meglio non rientra in quell'idea talvolta esterofila per cui al lettore italiano tutto quello che arriva dai grandi premi letterari americani appare "ammantato" da un aura di capolavoro o grande libro.
Ecco, questo non è un capolavoro ma un buon libro, piuttosto solido, teso e non banale, efficace nel trattare in modo differente lo stesso tema (la stessa situazione) che DeLillo aveva messo al centro del suo ultimo, breve, Il silenzio.
Nel romanzo una tipica famiglia americana bianca, lievemente nevrotica come le famiglie americane bianche devono essere, si sposta da New York verso una casa-vacanza presa in affitto a qualche ora di macchina, nella natura e nei paraggi del mare. A parte alcune schermaglie coi figli in età puberale tutto sembra filare liscio nella lussuosa villetta con piscina, fino a quello che pare essere un black-out tecnologico: tv e cellulari smettono di funzionare, cade qualsiasi collegamento Internet. Poco dopo si presenta alla porta la coppia proprietaria della casa (due neri) in cerca di rifugio, in fuga da New York. Rifugio da cosa e fuga perché? Sta proprio qui il bello, e la cosa migliore del libro è come Alam passa da uno stato di fin troppo placida normalità all'accelerazione impressa alla seconda parte del libro, dove inesorabilmente si accumulano gli indizi sulla vera (possibile) natura della situazione e del black-out che ha isolato le due famiglie.
In effetti non c'è da stupirsi se si fa un po' fatica fino a metà libro per poi terminarlo in un paio d'ore passata la sezione centrale (l'arrivo dei proprietari della casa). Credo che sia addirittura un effetto voluto da Alam, increspare la normalità in maniera prima impercettibile e poi sempre più disturbante, senza effettacci o colpi di scena disonesti ma con notevole senso del ritmo e una tensione quasi cinematografica (e in effetti il libro diventerà un film e sembra sia stato scritto con un occhio di riguardo per questo approdo).
L'altro merito è trattare in maniera rigorosa e senza esagerazioni il tema della dipendenza tecnologica dell'uomo e della fragilità di fronte ai Cigni Neri (ai disastri, alle catastrofi, all'imprevisto seppur prevedibile) possibili; uso il termine "possibili" perché - anche se alcuni lettori di questi romanzi tendono a dimenticarsene - per fortuna non è ancora successo nulla di simile a un black-out tecnologico di questo tipo. Ciò non toglie che esista questo tipo di paura, quando facciamo una passeggiata in un posto isolato e il cellulare perde il collegamento con la rete mobile, quando in una normale situazione di lavoro il browser ci segnala che manca il collegamento e allora corriamo su Twitter a vedere se riguarda solo noi o tutti gli utenti di una determinata zona geografica, e così via. Su queste paure, su questo timore, sulla necessità dell'uomo di essere "in controllo" o di avere come minimo "l'informazione" insiste molto abilmente Alam, e se è vero che questo libro non è un capolavoro, si tratta comunque di un romanzo-scheggia ben fatto e direi anche sincero, che soprattutto nella seconda parte fa l'effetto che i buoni romanzi di tensione fanno.
---------------------------------------------------
Informazioni sul libro
Rumaan Alam - Il mondo dietro di te
Traduzione di Tiziana Lo Porto
Ed. La Nave di Teseo 2021
304 pag.
Attualmente in commercio
-----------------------------------------------------
Commenti
Posta un commento