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LE ANTICIPAZIONI. SCRITTORI ITALIANI. SANTONI. TEDOLDI. PECORARO. SCIBONA

THE ACTUAL

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Come annunciato ecco ora una lista di anticipazioni italiane. Su una, la prima, ammetto di essere poco sulla notizia, per cui si potrebbe parlare di segnalazione forse addirittura tardiva, parlo della cosa grossa di Vanni Santoni, ovvero de I fratelli Michelangelo, di recente uscito per Mondadori e già molto letto, discusso (ad esempio sui Social), chiacchierato e recensito.
Santoni sta avendo un percorso da scrittore ed editore/scout molto interessante, il suo Muro di casse era una non-fiction specifica (sulla scena rave) che riusciva ad appassionare anche chi magari, come me, non era tanto interessato alla tematica in sé.
I fratelli Michelangelo si presenta come una saga narrativa di ampio respiro, con ambizioni mi pare sociologico-storiche, ovvero la ben nota, se vogliamo, ricognizione di un "trancio di vita" italiana attraverso la visuale e le esistenze di diversi personaggi e differenti generazioni - appunto i componenti della famiglia Michelangelo.
Chi ha scritto la quarta di copertina in Mondadori deve essere lo stesso che le fa per Piperno e Colombati, ma io da Santoni mi aspetto molto di più (di Colombati e dell´ultimo Piperno).

Proprio Santoni come curatore della narrativa per Tunué aveva fatto uscire Tabù di Giordano Tedoldi, che torna ora in libreria, da Aprile, con Necropolis, stavolta per Chiarelettere (curatore: il bravo Michele Vaccari). I cenni di trama e la copertina mi fanno pensare a qualcosa di molto Bolaniano, tra negromanti, personaggi enigmatici, suggestioni dantesche, e l´aggettivo "sulfureo" che fa già capolino nella descrizione istituzionale. Non so quindi se faccia per me, di sicuro Tedoldi è uno scrittore di scrittori (stimato dai suoi pari e sodali), per quanto mi concerne Tabù era un suggestivo romanzo imperfetto, tra indubbie e forti visioni e qualche lentezza; per come vedo le cose letterarie italiane in questo momento, credo comunque se ne parlerà.

Uno scrittore del nostro panorama che vale secondo me come pochi altri è Francesco Pecoraro: con La vita in tempo di pace ci aveva a mio modo di vedere consegnato uno dei romanzi emblematici di questo tempo, tra cenni di possibile auto-fiction, analisi cruda dell´uomo occidentale e del suo rapporto con il potere, convincenti scenari urbani e lingua plastica, cangiante, movimentata,
all´altezza dei tempi.
Ora, sei anni dopo, il ritorno con Sullo stradone (confesso: avevo avvistato dei post su Facebook sul soggetto), sempre per Ponte alle Grazie, ad Aprile. Le non troppe informazioni in nostro possesso fanno balenare nuovamente scenari urbani, il protagonismo di una Roma decadente, in degrado, le isterie di questi anni dove alcune cose sembrano (sembrano) voler andare al contrario, o a scatafascio (fascio). Tutto questo sarebbe troppo generico per un altro scrittore, per interessarsi, ma di Pecoraro mi fido e ritengo Sullo stradone uno dei miei libri "attesi" del 2019.

Finisco con un autore che pure torna dopo un certo periodo di silenzio, e sul quale mi prendo una licenza notevolissima, mettendolo tra gli italiani un po´arbitrariamente. Parliamo di Salvatore Scibona, di origine italo-americana, ma di fatto scrittore statunitense
La fine, uscito nel 2011 per 66th and 2nd aveva fatto parlare di sé, una sorta di mosaico storico-postmoderno ambientato nella comunità italiana di Cleveland, peraltro finalista del National Book Award (qui si avvalora la licenza che mi sono preso, anche poi spulciando sul percorso e i viaggi attraverso i quali è nato il romanzo).
Come per Pecoraro, lo scrittore torna ora dopo una ragionevole pausa con Il volontario, sempre per l´editore romano, e con un afflato che pare simile a quello della prima opera, un percorso in quarant´anni di storia statunitense, a partire dalla guerra del Vietnam e che fin dalla copertina americana richiama suggestioni postmoderne, e in effetti la critica i loco ha apprezzato tirando in ballo, tra gli altri, DeLillo (a me la storia fa venire in mente anche Powers, in maniera magari vaga e imprecisa) ed ha avuto l´endorsement di una che ha l´occhio giusto per queste cose, Rachel Kushner. Dovrebbe uscire nella seconda parte dell´anno.

Finisco qui, ricomparirò con qualche lista più libera e slegata dall´anno in corso. Stay tuned, tutti voi.

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