RAPIMENTI. ASTRATTI FURORI. IL RESTO
Curiosamente, sono stato alla manifestazione due volte, la prima nel 2016, e sempre per presentare qualcosa di mio, due anni fa L´estate del pollo per la raccolta L´animale umano di Urban Apnea (grazie ragazzi) e quest´anno per il mio romanzo Kaiser. Sono stato accolto in maniera incredibile. Io sostengo che lo scrittore, a meno che non si chiami Malvaldi o Giordano o D´Avenia, debba presentare dove è radicato (per me: Milano, Monaco) o dove è radicato l´editore. O, nel mio caso, a Palermo. Palermo fa eccezione. Mi vogliono bene, vengono, mi guardano mi leggono, mi gratificano. Ma non nutriamoci di retorica.
Gli eventi iniziano con una mezz´ora accademica, o a volte puntuali, ci si difende da zanzare e bacche che cadono dagli alberi, si spostano sedie da una serra all´esterno all´ultimo momento perché faceva troppo caldo. Non lo dico per una creazione di banale e malcelato folklore, ma per marcare una differenza: qui non troverete le guardie inflessibili degli stand del Salone del Libro, a vigilare sugli orari, qui tutto può essere negoziato, o forse no, e comunque, lo dico cercando nuovamente di tener fuori la retorica, respiri libri e amore per la letteratura tanto che un amico palermitano che forse non conosceva la manifestazione "in diretta" mi ha detto che non si aspettava fosse così bella, particolare, piena, frequentata. E per piena si intende, l´amico è bibliofilo, anche piena di bei libri.
I LIBRI CHE HO PRESO E LE BONUS TRACK
Raduan Nassar - Un bicchiere di rabbia (SUR)
In lista da tempo questo scrittore brasiliano emerito, poi ritiratosi a coltivare, libro breve, sul rapporto conflittuale uomo/donna, e adatto a essere comprato a Palermo, secondo me.
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi (Minimum Fax)
Credo che tutti i lettori forti riconoscano quella sensazione irrazionale e fondata "ora voglio nuovamente comprare un libro Minimum Fax". Ma potrebbe essere un altro editore. Come se perdessi il feeling, e volessi ritrovarlo. Ho scelto questo, perché - qualcuno mi dice - lo scrittore è ligure come me, e guardandoci dentro il libro sembra promettente.
Yorak Kaniuk - Adamo risorto (Giuntina)
Nel caldo e nella pace opprimente del quasi mezzogiorno raccontavo alle ragazze di Giuntina come l´editore stesso (insieme ad altri, tra cui Neri Pozza) presenti un panorama di israeliana che va oltre alla triade Oz-Grossman-Yehoshua, proponendo scrittori dello stesso (immenso) valore. Kaniuk è uno di questi, cercatelo sul Blog. Kenaz, anche, cercate pure lui, purtroppo non c´era Ripristinando antichi amori ma ho fiducia anche in La grande donna dei sogni, per dire un altro titolo invece presente e parimenti acquistato, e prontamente ceduto.
Giorgio Biferali - L´amore a vent´anni (Tunué)
Mi son trovato nel momento piú umido e caldo a volermi sedere, e incontrando volti conosciuti, mi son seduto a guardare la presentazione con Biferali e la brava Francesca Maccani.
Tunué è editore fico e attuale, eravamo in pochi, ma le letture e il linguaggio e i riferimenti (in primis cinematografici) mi hanno portato a premiare questo romanzo, di un ragazzo molto giovane ma che mi pare sapere il fatto suo.
Eugenio Cambaceres - Sin rumbo (Arkadia)
Latinoamericana d´annata dal mio editore, un libro che regalerei a chi-so-io, nella nuova collana Xaimaca, curata da Marino Magliani (che non ho subito collegato essere anche lui il mio glorioso conterraneo, forse perché sampdoriano), e specializzata su questo tipo di letteratura. Se ne parlerà (io di sicuro, seppur in conflitto di interessi).
Rivista Ammatula
Rivista curata e ruspante allo stesso tempo, di racconti, e illustrazioni, era allo stand di Arkadia, mi piace per forma e sostanza e chissà, potrei grazie all´editor Marco di Fiore, anche contribuire. Sarebbe un onore.
Ammatula, credo, per la cronaca, che significhi inutile.
Massimo Torre - La dora dei miei sogni (Giulio Perrone Editore)
Me lo ha regalato Antonio Vena, mi è piaciuta la copertina (bello il new fashion di Perrone) e mi ha intrigato la trama. Dora, credo, è una donna, non un fiume torinese.
Ringrazio inoltre l´amico Riccardo Sapia per questa chicca kaiseriana, le registrazioni di Rembó di Davide Enia.
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