BAUSTELLE E INVIDIA
E´ un po' quello che scrivevo tempo fa su Piperno (qui il Link al Fattore P P ) - sembriamo quasi un paese che in certi campi (vedi Corona & Belen vari) il successo lo sa perdonare fin troppo bene e in altri (quello artistico) invece no. Ma sto diventando qualunquista...Sentendo e vedendo in Rete alcuni pareri abbastanza acidi sul nuovo dei Baustelle (peraltro recensito molto bene dalla stampa specializzata es. Mucchio Selvaggio, Onda Rock, Sentireascoltare) mi chiedo da dove derivi tanta acrimonia
vedo alcune tendenze
1) un po' é naturale (e questo non solo in Italia) che i fan della prima ora siano delusi da gruppi che poi hanno successo di solito accusandoli di essersi imbastarditi e commercializzati etc...
Secondo me i Baustelle sono "cantabili" e "commercializzabili" fin dal Sussidiario e anzi l´ultimo disco é - se non particolarmente complesso (certo non così complesso come alcuni lo hanno descritto) - lungo e quindi in qualche modo "anti-commerciale". Infatti (faccina) é entrato altissimo in tutte le classifiche
2) appunto ciò che dicevo. The opposite di quello che fa la stampa inglese. Oltremanica in ambito es. brit-pop e comunque di tutte le latest craze, stampa e pubblico pompano moltissimo il gruppo del momento, da noi appunto pare a volte emergere una tendenza uguale e contraria. La distruzione degli idoli (o degli idoli di una volta, simbolicamente appesi a testa in giù / nella piazza internettiana)
3) poi di sicuro ci sono persone che NON sono in sintonia con la musica dei Baustelle (a me ad esempio hanno sempre annoiato a morte e demotivato gli U2) e ne scrivono lo stesso. Quindi opinioni rispettabili ma forse di parte
oh, non é che debbano per forza piacere a tutti, intendiamoci. Detto questo ogni volta che li ascolto alle prese con un nuovo lavoro, spazzano via qualsiasi cosa pur decente e meritoria (vedi Amor Fou, vedi pur bravi Numero 6, vedi Perturbazione, vedi Non Voglio che Clara) che appartenga (direttamente o in senso più lato) allo stesso genere ovvero a un rock/pop italico solidamente radicato nella nostra tradizione cantutorale (anche qui - in senso lato, da Battisti a Battiato passando per De André) e aperto a tutta una serie di influenze non solo tricolori.
mi sono dilungato troppo: volevo semplicemente dire, a me i Baustelle piacciono alla faccia di voi branco di invidiosi, tié (si scherza:..)
Commenti
Posta un commento