FINESTRE SULLA PERCEZIONE
Già il titolo, al plurale, mostra una scelta chiara da parte dell’autore, quello di aprirsi a più prospettive nella vista, come nell’indagine. Mediante ogni punto di apertura, sia esso una finestra vera e propria o un taglio/feritoia sulle leggi che sembrano regolare la registrazione del particolare, l’autore prova a ricondurre a una visione d’insieme i dettagli.
A colpire il lettore sono soprattutto l’uso del lessico specialistico, in particolare quello medico, l’alternarsi di testi e fotografie, la giustapposizione di momenti epifanici di stampo filosofico e dettagli dalla cartella clinica di una persona cara all’autore. Il tono e la postura nel testo, che oscilla costantemente tra cronaca dettagliata e interpretazione della stessa, sono decisamente alto-tragici, l’indagine epistemologica scaturisce da avvenimenti quotidiani e offre spunti di riflessione inediti.
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Industria & Letteratura 2025
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Segue un testo dal libro:
18 maggio 2021
Due finestre non particolarmente degne di nota.
Distanti, a occhio, un paio di metri l’una dall’ altra,
con, in mezzo, un pilastro in vista. Ciascuna, sempre
a occhio di un metro in larghezza per due in altezza
Non troppo sporche ma neanche splendenti, con una
pianta di pothos e i davanzali in granito.
Offrono un panorama urbano ordinario ma non privo
di interesse. Molte condotte
d’areazione. Una strada
interna. Di fronte, un edificio esteso ma non molto
alto, con lunghe terrazze un po’ ovunque, e qualcuno
che vi si affaccia, ogni tanto, per una sigaretta o per
prendere un po’ d’aria.
Sono al secondo
piano del padiglione B dell’Ospedale
Civile di Pordenone,
il capoluogo della provincia nella
quale sono
cresciuto. Potrei sbagliarmi, ed è possibile
che anche da piccolo
ci sia già passato, per un esame,
o per trovare un
parente, ma quasi di sicuro è la prima
volta che entro in
questa struttura. Sono qui per
accompagnare mia
madre a una visita neurologica,
dopo un episodio un
po’ strano ma apparentemente
non troppo
preoccupante: una breve forma di assenza,
di rallentamento,
neanche un minuto, sono passati
una decina di giorni,
quando si è come fermata,
sospendendo ogni
movimento e risposta, mente stava
terminando di
preparare il pranzo.
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