LIBRI IN USCITA
Peter Orner – La figlia del cronista mondano (Gallucci, 7 novembre)
Senza una recensione di Paolo Simonetti su Alias, discretamente entusiasta, mi sarei perso questo nuovo romanzo di Orner, uno di quegli scrittori americani che arrivano da noi tra tanti altri e senza riuscire a imporsi, rimanendo poi sostanzialmente nell'area affascinante e affollata dei “reminder” (si vedano due titoli per Minimum Fax, nella prima decade del nuovo millennio).
Questo nuovo e interessante parte da un rivolo collaterale di quella congerie di crimini, teorie del complotto, danni collaterali che ruotano attorno all'assassinio Kennedy – il “misterioso” omicidio di una giovanissima attrice (in altri tempi si sarebbe detto "attricetta"); questi elementi di fascino sinistro consentono allo scrittore di mettere assieme una storia che, secondo Simonetti, è più dinamica riflessione su relazioni e famiglia che puro noir. E probabilmente molte altre cose.
Quoziente lista: 10 su 10
Incipit: Tre uomini piombano a Los Angeles da una Chicago novembrina. Fuori dal terminal, mentre aspettano sul marciapiedi, per quanto provino a opporre resistenza, i tre non possono fare a meno di godersi il calore del sole mattutino in faccia. Avvolti come sono nei pesanti completi color antracite e nei soprabiti, hanno cominciato a sudare.
Ernst Wiechert – Novella pastorale (La Nave di Teseo, 14 novembre)
Fascino un po’ vintage per questa novella di uno scrittore tedesco dalla carriera letteraria interessante e movimentata, rinchiuso a Buchenwald ma dopo la fine della guerra criticato “bipartisan” per la sua visione del nazismo e della Germania.
Va bene, andiamo al libro: una piccola storia di formazione, con un ruolo importante di natura e animali (temi ricorrenti nella narrativa di Wiechert), e, a mia sensazione, uno spiccato simbolismo. Incipit molto bello, che vi lascio scoprire da soli. Traduzione d'epoca del grande Massimo Mila, tra le altre cose esegeta mozartiano.
Quoziente lista: 7 su 10.
Charles Yu – Come sopravvivere a un universo di fantascienza (La Nave di Teseo, 14 novembre)
Yu è il vincitore del National Book Award per il 2020, con Chinatown interiore, che, pur divertente e arguto, rimane per me un “romanzetto”. Questo è il suo romanzo d’esordio, del 2010, e come si evincerebbe dal titolo ascrivibile al genere fantascientifico, seppure non mi sembri una fantascienza tradizionale, ma più in una direzione speculativo-filosofica e probabilmente meta-narrativa, se pensiamo che il protagonista, riparatore di macchine del tempo, si chiama Charles Yu…
Quoziente lista: 5 su 10.
Artur Weigandt – I traditori (Bottega Errante, 12 novembre)
Weigandt è un giovane e brillante giornalista in tedesco, originario del Kazakistan, qui al suo primo libro, tra reportage e biografia, dove l’attacco della Russia all’Ucraina fa da “Innesco” a una riflessione, appunto autobiografica, sul destino delle persone nate o cresciute nell’ex-Unione Sovietica dopo la sua dissoluzione. Stile molto essenziale e, appunto, da reportage.
Quoziente lista: 7 su 10.
Incipit: Il 24 febbraio 2022 è come una linea zero. È il fronte più avanzato di una battaglia. Separa amici e nemici, traccia un solco: da quel giorno infuria una guerra spietata. Legami personali e parentele si spezzano.
Colum McCann – Twist (Feltrinelli, 11 novembre)
Il nuovo romanzo di McCann si presenta con una storia fascinosa, di navigazione e di cavi (i cavi sottomarini che trasportano dati e informazioni, così importanti nella nostra era digitale) e con elementi di quest giallo-filosofica. Devo dire che l’unico McCann letto finora, Apeirogon, non mi aveva particolarmente convinto, anzi, mi aveva stancato la struttura peculiare “a frammenti” e scene, ma può essere non avessi la giusta disposizione d’animo (eravamo sotto lockdown). Qui stile e “respiro” sembrano essere diversi, da romanzo (diciamo) tradizionale. Potrei riprovare.
Quoziente lista: 7 su 10.
Jonathan Swift – I viaggi di Gulliver (Einaudi, 11 novembre)
Nuova edizione, nuova possibilità di riscoprire un classico; la traduzione è di Anna Nadotti e sono presenti illustrazioni di Lorenzo Mattotti (speriamo non si inflazioni).
Lascio parlare l’incipit (in comparazione con un’altra traduzione) sotto.
Quoziente lista: l’ho letto tanti anni fa, vedremo se mi procurerò questa nuova edizione.
Incipit nuova edizione: Mio padre aveva una piccola proprietà nel Nottinghamshire; io ero il terzo di cinque figli. Quando ebbi quattordici anni, mi mandò all’Emanuel College di Cambridge, dove trascorsi tre anni, dedicandomi indefessamente agli studi. Ma poiché l’onore di mantenermi (sebbene conducessi una vita assai frugale) era troppo gravoso per le nostre modeste sostanze, fui mandato quale apprendista presso il dottor James Bates, illustre chirurgo londinese, con il quale rimasi per quattro anni; (continua)
Incipit edizione Mondadori, traduzione di Fabio Pedone: Mio padre aveva una piccola proprietà nel Nottinghamshire; io ero il terzo di cinque figli. Mi mandò all' Emmanuel College di Cambridge, a quattordici anni, e là sono rimasto tre anni, concentrandomi sugli studi con dedizione; ma la responsabilità di mantenermi (malgrado il minuscolo assegno che avevo) era troppo grande per il mio esiguo patrimonio, quindi mi impiegai come apprendista presso Mr. James Bates, illustre medico di Londra, con cui rimasi per quattro anni; (continua)
Da notare: Pedone interpreta “allowance” come assegno, Nadotti come vita (nel senso di tenore di vita). Nel “presentare” il medico di Londra, Nadotti sintetizza in “dottor James Bates” mentre Pedone si attiene al testo con l’appellativo “mister”. In un caso una vera e propria differenza di interpretazione (che cambia il senso del testo), nel secondo una scelta più moderna nella nuova traduzione.
Lu Siang – Città impossibili (Carbonio, 14 novembre)
Lu Siang è scrittore australiano nato in Malesia: questo libro si presenta come un bel ritrovato postmoderno, con le sue due storie che vanno in parallelo, una settata ai nostri giorni e vagamente meta-letteraria (protagonista un traduttore/impostore di nome Lu Xiang) e l’altra ambientata in un passato mitico, in una megalopoli cinese. Molto suggestivo, molto affascinante, compresi i due registri stilistici con i quali le due differenti storie (destinate a congiungersi) vengono affrontate.
Quoziente lista: 9 su 10.
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