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RECENSIREPOESIA. MARCO GIOVENALE - PRIMA DELL' OGGETTO

LE PARTI E IL CRONISTA

Marco Giovenale


Di Valentina Murrocu

Prima dell’oggetto è un libro di Marco Giovenale, uscito nel 2025 per déclic: si tratta di brevi prose, microstorie non convenzionali collocabili a margine della narrazione comunemente intesa. A una prima lettura, non è chiaro quale sia l’oggetto né il soggetto di alcune delle prose, dal momento che contorni, circostanze e chiuse sbordano, risultano fuori fuoco.

Una chiave di lettura utile a chi si avvicini a questo testo, specialmente perché emerge una chiara rottura con la poesia, anche quella dello stesso autore (penso in primo luogo a Shelter e Cose chiuse fuori), ci è fornita dall’esergo a p.9 «[…] cogliere a distanza di migliaia di chilometri le cose nascoste, chiuse dentro i muri, pericolose»: il punto di vista è quello del cronista, del fotografo, del narratore esterno alle vicende; a dire il vero, obiettivo fotografico, storia, narrazione sono di volta in volta mescolati.

È come se l’oggetto del discorso si rompesse, le parti in cui può essere scomposto prima che diventi univoco saltano, di modo che non si dia univocità, ma continua slogatura nella postura, come nella voce. Gli oggetti entrano nel testo di sbieco, la stessa Roma in cui gran parte delle prose è ambientata è ridotta a oggetto: indagata, scomposta nei dettagli e mai presentata per intero. Il registro e la postura oscillano allora fra tragico e ironico (il testo ‘fare un volo’ è esemplificativo di quest’ultimo aspetto), mentre il lessico accoglie termini che vanno da tricologia a criogenizzazione, da numa pompilio a lietezza, passando per ciarrapico e gotham city.

In ultimo, mi pare che la costruzione di cui si legge a p.53 («in modo che la pioggia per prima non sappia bagnare la costruzione perché o le gocce mancano le pareti o ne vengono irrimediabilmente scisse – tagliate – si annullano») possa essere applicata alle leggi del linguaggio-mondo interno al libro: scisso, tagliato, converge di rado, al punto che «perfino i sassi, solo potessero, si rovescerebbero in altro» (p
.38). Per tutte queste ragioni insieme, Prima dell’oggetto risulta essere un ottimo libro.

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Marco Giovenale - Prima dell'oggetto
Déclic edizioni 2025
128 pag.
Attualmente in commercio 

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seguono due testi.

*

2. la metropoli e la vita dello spirito

(daccapo @ Navona)

la metropoli e la vita dello spirito è un titolo che con-

tiene almeno due errori, forse tre.

in effetti nel pomeriggio si verifica alla fine la pura

oscillazione, la prua nuota fra nouveau petit rien e sen-

so di questo stesso. con grandine che tenta a tratti, ta-

sta, porta tentazione, dice, di sé negare

(p.35)

*

fare un volo

gonfiano l’aerostato per farlo volare.

fanno volare il loro fiato.

secondo loro tutti dovrebbero alzare il capo

meravigliati a vedere questa cosa.

vedi quello lì che vola è il mio fiato

(p.115)

*

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