PULP MOLTO PULP
Xerox di Riccardo S. D'Ercole è il secondo titolo della collana di "brevi" di Pidgin Edizioni, denominata Stormo e programmaticamente dedicata a libri dallo spirito punk, borderline ed eccentrico.
Per un lettore Generazione X come me, Xerox ricorda moltissimo nello stile e nel contenuto (disarticolato, come si conviene) certi esiti della narrativa cosiddetta “cannibale” e pulp nata negli anni ’90 con la raccolta di racconti curata da Daniele Brolli e che contribuì a lanciare scrittori come Ammaniti e Nove, anche se in effetti la scrittura a rotta di collo e in qualche momento (dalla parvenza) automatica evoca ancora di più quella grande capostipite del genere che è Isabella Santacroce.
Solo che nel frattempo sono passati circa 30 anni e forse quello di D’Ercole, pur volonteroso e con qualche momento di tensione, non sarebbe stato un vertice neppure ai tempi. Sicuramente lettori più giovani e più "into it", più dentro a dinamiche di rave, droghe, sballo, autolesionismo, godranno di un tasso di identificazione più elevato (detto questo, la letteratura non è solo identificazione). Comunque, come dicevo, un tentativo onesto e una scrittura che denota un certo talento accumulativo e distruttivo.
Voto: 6-
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