LIBRI IN USCITA
Ocean Vuong – L’imperatore della gioia (Guanda, 2 settembre)Parto allora dalla fine, quindi da una recensione su La Lettura dove il libro è stato definito “un classico”, proseguendo quindi sulla scia di entusiasmo critico (e del pubblico) che lo ha accompagnato negli Stati Uniti.
Passando ai contenuti, sembra essere una storia di rinascita e amicizia. e parlando di stile, gli estratti mostrano una scrittura molto fiorita, che qualcuno potrebbe giudicare al limite dell'artificioso (d'altra parte, Vuong nasce poeta). Curioso di capirne di più.
Quoziente lista: 5 su 10. Normalmente sarebbe stato voto pieno, ma temo molto lo stile, la scrittura (il “Porridge” che compare sotto nell'incipit pare essere solo un esempio di tante similitudini…azzardate).
Incipit: La cosa più difficile al mondo è vivere una volta sola. Però qui è bellissimo, su questo concordano anche i fantasmi. La mattina, quando la luce tinge tutto di un color porridge, si alzano come nebbia sulla segale al di là dei binari e si trascinano verso le guglie nere in cerca dei propri nomi, nomi che non vivono più sulla bocca di alcun essere vivente.
Alejandro Zambra – Tema libero (Sellerio, 2 settembre)
Dal cileno, un “saggio poco convenzionale" (lo dice lui stesso) che consiste, da quanto ho capito, in un insieme di scritti, saggi, racconti e (accidenti) spunti autobiografici. È un po’ un prendere e lasciare da un autore che comunque “ci” ha abituato a sperimentazione e scrittura autobiografica.
Quoziente lista: 6 su 10 (ho comunque altro di suo da leggere)
Emanuele Trevi – Mia nonna e il conte (Solferino, 2 settembre)
Libro su cui ho anche un po’ scherzato, perché dopo il memoir delle madri, dei padri, ora arriva anche quello della nonna e bisnonna (credo la Terranova). Ciò non toglie che Trevi sia uno scrittore valido, in qualche modo importante, e che questo libro, definito “Romanzo” abbia i suoi aspetti interessanti.
Quoziente lista: n.d. (per il momento non voglio leggere altri memoir parentali, in futuro vederemo)
Incipit: Come certe ragazzine così timide e ritrose da sembrare anonime, che svelano il loro fascino al momento giusto, nel giro di un’estate, a sedici o a diciotto anni, iniziando a raggiare alla maniera di astri appena scoperti nella carta del cielo, mia nonna diventò bellissima dopo gli ottanta.
Percival Everett – Dottor No (La Nave di Teseo, 2 settembre)
Everett è prolifico, bene per i suoi fan, questo Dottor No è addirittura precedente a James, che editorialmente è stato “preferito” in Italia per la messe di premi raccolti.
Dottor No, del 2022, si presenta invece come una spy story che è allo stesso tempo parodia della stessa: già, il mimetismo di Everett.
Quoziente lista: non ho grande sintonia con Everett. Nel caso leggerei prima James.
Elizabeth Strout – Rccontami tutto (Einaudi, 2 settembre)
Il nuovo Strout è il quinto libro della serie di Lucy Barton, e come il romanzo in cui le due eroine della scrittrice statunitense fanno un crossover (l’altra è, ovviamente, Oliver Kitteridge), in parole povere: si incontrano.
Intrecci di vicende, di personaggi, di storie, questa mi pare essere la “Promessa” di un libro immagino molto atteso (ricordo di aver ricevuto gentili richieste di informazioni via chat).
Quoziente lista: n.d. (inizierei dal primo).
Mariana Enriquez – Un luogo soleggiato per gente ombrosa (Marsilio, 2 settembre)
Questa è la nuova collezione di racconti di Mariana Enriquez, scrittrice spagnola che si muove in atmosfere tra il soprannaturale, il “weird” e l’horror, con paragoni eccellenti che vengono spesi dall’editore già nel “lancio” (Borges, King, la Jackson).
Quoziente lista: 4 su 10 (ho altro di suo da leggere).
Incipit: Per prima cosa, credo di dover descrivere il quartiere. Perché nel quartiere c’è casa mia, e in casa mia c’è mia madre. Non si capisce una cosa senza l’altra. Non si capisce perché io non me ne vada. Posso andarmene. Posso andarmene domani.
Marija Stepanova – Sparizione (Bompiani, 3 settembre)
Scrittrice e poetessa russa invisa al regime, la Stepanova sembra descrivere in questo suo nuovo romanzo la sua parabola di esule, protagonista è infatti la scrittrice M., che lascia il proprio paese in guerra con uno stato confinante.
La premessa realistica lascia poi spazio a uno sviluppo maggiormente onirico-surreale. Qualcosa che potrebbe ricordare (alla lontana) Kristóf e Krasznahorkai.
Quoziente lista: 6 su 10.
Manca l uscita di ventanas!!!
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