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LIBRI IN USCITA DAL 22 SETTEMBRE. BRAVI, VERGA, BRUSSIG E ALTRI

LIBRI IN USCITA

Adrián N.Bravi – La nuotatrice notturna (Nutrimenti, 26 settembre)

Nuovo romanzo di Bravi, stavolta tutto di invenzione dopo i tratti da memoir/reportage di Adelaida (peraltro molto bello).
Una storia tra presente e passato, tra Italia e Portogallo, con, mi pare, una propria precisa poetica della memoria e della quest nel passato familiare.
Quoziente lista: 8 su 10.
Incipit: Quando Jacopo Bordignola quella mattina sentì squillare il telefono e dall’altri capo una donna che non conosceva, ma che diceva di chiamarsi Ingrid, gli comunicò che la notte prima suo padre era morto annegato in un fiume, in un punto, specificò con voce accorata, in cui le acque ristagnano e diventano impraticabili, la prima cosa che pensò di fare fu di andare a prendere l’armonica che proprio suo padre gli aveva regalato in un tempo ormai lontano.

Giovanni Verga – Carteggio con De Roberto (Interlinea, 26 settembre)
Un libro molto succoso per chi apprezza gli epistolari, e quelli tra scrittori sanno di solito fornire importanti insight nella vita, nel pensiero, nella “cucina” letteraria degli stessi.
Qui quello tra due grandissimi siciliani, probabilmente i più grandi della loro epoca, da affiancare a quello tra Verga e Capuana (se ne trova una versione per Carabba).
Quoziente lista: 9 su 10.
 
Thomas Brussig – Sonnenallee (Einaudi, 23 settembre)
Brussig è uno scrittore tedesco, cantore delle vicende della ex-DDR, qui con uno dei romanzi che lo hanno “rivelato” e imposto (anche commercialmente) in Germania.
Come altri scrittori tedeschi, il feeling col pubblico italiano non sembra essere stato enorme, nonostante alcuni tentativi con diversi editori.
Ora ci prova Einaudi. Lo stile di Brussig è qui fresco, semplice, in una struttura breve e tipicamente polifonica. Franzen firma la postfazione, ma i due mi pare abbiano poco a che fare l’uno con l’altro, letterariamente parlando.
Quoziente lista: 7 su 10 (in tedesco).
Incipit: Nella vita sono infinite le occasioni in cui capita di rivelare il proprio indirizzo, e Michael Kuppisch, che viveva a Berlino in Sonnenallee, aveva sperimentato più volte che il nome della sua via, letteralmente “viale del sole”, riusciva sempre a suscitare nella gente reazioni bonarie, e persino un certo sentimentalismo.
P.s: giustamente la traduttrice aggiunge un “letteralmente viale del sole”, per aiutare il lettore italiano. Così si fa.
 
Riccardo Gasperini Geroni – Ricominciare. Classici della letteratura italiana 1939-1962 (Einaudi, 23 settembre)
Quante volte l’ho già scritto: ho i miei testi sacri, libri di critica, da leggere e/ma soprattutto da consultare. Questo sembra poterne far parte, è l’analisi di 30 classici italiani tra cui Landolfi, Gadda, Vittorini, Fenoglio, eccetera eccetera eccetera.
Quoziente lista: 8 su 10 (per i testi sacri).
 
Dinaw Mengestu – L’atlante dei posti sbagliati (NN, 26 settembre)
Mengestu, autore etiope-statunitense ha una curiosa storia editoriale italiana, che ti porta a pensare come NN sia il primo editore che ci prova “sul serio” dopo il tentativo di Piemme con copertine che evocano immediatamente un sentimento di kitsch-esotico. Ma Mengestu è probabilmente uno scrittore statunitense di origine etiope più che viceversa, e questa storia sembra confermarlo, coi suoi riflessi on-the-road, anche se, naturalmente, il tema delle radici africane rimane ben presente. Interessante la scelta del titolo: l’originale è un secco “Someone like us”. Il passo e lo stile mi paiono molto classici.
Quoziente lista: 6 su 10
 
Tony Tulathimutte – Rifiuto (E/O, 24 settembre)
Tulhatimutte è uno scrittore statunitense di famiglia thailandese, abbastanza parco di uscite, nel 2016 il romanzo Cittadini privati (in Italia per XY.IT) e ora questa raccolta di racconti, semifinalista del National Book Award. L'editore lo presenta come un romanzo, e in effetti ho visto anche la critica interrogarsi sul reale status di questo libro, vista una certa unità tematica e i collegamenti tra le singole storie. Tentativo, in questo caso, accettato.
Quoziente lista: 9 su 10.
Incipit (del primo racconto): Quando gli chiedono dove è andato a scuola ci tiene a dire che, sai, era un liceo femminile.
Il che è quasi vero – era una scuola privata di sinistra che aveva aperto ai maschi subito prima che ci si iscrivesse, con lui erano solo in cinque. 
Tutti replicano: Ooooh, che fortuna! Come la volpe nel pollaio, proprio.

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