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LIBRI IN USCITA A INIZIO MAGGIO. ANTHONY. BIBLE. COLE. ALTRI

LIBRI IN USCITA

Jessica Anthony - Il colpo segreto (Sur, 8 maggio)

Jessica Anthony

Libro semifinalista del National Book Award del 2024, in questo romanzo breve, potremmo forse dire una novella, troviamo la storia di un matrimonio borghese negli anni '50 statunitensi, come, all'apparenza, potrebbe produrla un Cheever (piscina compresa) o uno Yates. Incipit nel tono che ci si aspetta viste le premesse, e molto fascinoso.
Quoziente lista: 8 su 10.
Incipit: Kathleen Beckett si svegliò sentendosi poco bene. Era domenica. Novembre. Faceva un caldo fuori stagione. Kathleen si scrollò di dosso le coperte e si girò a pancia in su e si slacciò la camicia da notte. Non sarebbe venuta in chiesa, disse a suo marito Virgil, ma non c’era niente di cui preoccuparsi. Loro potevano andare tranquillamente senza di lei. 
Virgil esitò un istante. Erano sei mesi ormai che andavano in chiesa, e finora sua moglie non aveva mai saltato una funzione. «Sicura che stai bene, tesoro?», le chiese, facendosi il nodo alla cravatta. 

Michael Bible - Goodbye Hotel (Adelphi, 6 maggio)
Dopo il buon lancio di L'ultima cosa bella sulla faccia della terra, di cui si era parlato abbastanza due anni fa, torna in Italia Bible (anche in senso stretto, al Salone di Torino) con questo nuovo breve romanzo, ambientato ad Harmony come il precedente, e col contorno di una tartaruga speciale e chiaroveggente (Lazarus, da cui il titolo originale Little Lazarus). 
Quoziente lista: 3 su 10. Difficilmente le tartarughe chiaroveggenti fanno per me, ma potrei recuperare il precedente (seppure ai tempi non fossi molto convinto).

Teju Cole - Carta nera. Scrivere in tempi bui (Einaudi, 6 maggio)
Una raccolta di saggi di Cole attorno al concetto di "nero", come colore nell'arte (materia di cui Cole è un raffinato storico) ma anche nel senso, se ho ben compreso, di lato oscuro della vita e delle vicende umane. Per portare un esempio, il primo dei ventisei saggi ha come protagonista il Caravaggio.
Quoziente lista. 7 su 10. La scrittura di Cole è spesso saggistica anche nei romanzi, e allo stesso tempo mi aspetto che in questi saggi sia "narrativa". E questa frizione mi interessa.

Colin Walsh - Kala (Fazi, 6 maggio)
L'esordio molto acclamato e best-seller in patria di uno scrittore irlandese; viene definito "thriller letterario" e lanciato dall'editore con un paragone con Dio di illusioni.C'è un classico "innesco" dell'intreccio con una scomparsa e un confronto presente/passato (tre amici si ritrovano quindici anni dopo il fatto).
Quoziente lista: 6 su 10. 
Incipit: Ce ne stiamo appollaiati sulle bici in cima alla collina. Sopra di noi si sta sciogliendo il cielo. Di sotto, la città scintilla. Abbiamo quindici anni ed è l’estate più bella della nostra vita, quindi anche Kinlough partecipa al momento – tutta la città reagisce perfettamente alla nostra energia. Corre con noi al ritmo dell’imbrunire, ronza sui campi lontani lungo il flusso tortuoso del fiume Purr, si scalda sui tetti e sui cornicioni di ardesia, si arrampica su per il ticchettio dei raggi delle ruote, mentre corriamo con le bici in cima alla collina, freniamo sulla ghiaia con le sneakers e ci voltiamo a guardare in fondo al pozzo della sera, girando lentamente le ruote, con prudenza, verso il bordo.

Suzuki Izumi - Hit parade di lacrime (ADD, 9 maggio)
Titolo affascinante e bella/colorata copertina per una scrittrice giapponese (suicida a soli 37 anni, nel 1986) tra pop/underground/surreale e fantascienza.
Come Noia terminale, apparso lo scorso anno per il medesimo editore e primo libro dell'autrice a essere tradotto in italiano, si tratta di racconti, con ganci fantascientifici ma non solo (potrebbe ricordare alcune cose di Saunders, ma più spinte verso il grotteso/assurdo).
Quoziente lista: 7 su 10.

Richard Powell - Vacanze matte (Bibliotheka, 9 maggio)
Powell è stato uno scrittore di un certo successo negli anni '60 e '70, con diverse riduzioni cinematografiche di suoi romanzi (uno su tutti: L'uomo di Filadelfia). L'operazione rilancio e riproposta è partita da Marcos y Marcos e ora passa da Bibliotheka con questo romanzo on-the-road e picaresco, che promette (a prima vista) divertimento e un po' di critica sociale (il sogno americano).
Non so se tutti ve lo diranno, ma la traduzione è la stessa dell'edizione Garzanti del 1960, poi già ripresa da Einaudi nel 2011.
Quoziente lista: n.d. Prima o poi vorrei leggere qualcosa o farmi un'idea. Mi aspetto libri gradevoli e (ma) non troppo ricercati.
Incipit: Se papà stava attento a quel che diceva il cartello tutta questa storia non succedeva. Il cartello era sulla sbarra che chiudeva una traversa della strada dove stavamo marciando, e diceva: ASSOLUTAMENTE VIETATO IL TRANSITO AL PUBBLICO. Ma, dopo tanti anni che prendeva l’indennità di disoccupazione e l’assistenza per i figli a carico e tutta quell’altra roba, papà mica si considerava Il Pubblico. La sua idea era d’essere più o meno una parte del governo, per via che ci lavorava insieme da tanto. Il governo gli dava una mano e lui faceva del suo meglio per dar da fare al governo e così renderlo felice





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