LIBRI IN USCITA
Thomas Korsgaard – Nessun altro posto dove andare (Sellerio, 20 maggio)
La Scandinavia sta diventando (o forse lo era già prima, vedi Tove Ditlevsen) terra di “saghe” (o serie) autofictionali.
Korsgaard è un enfant prodige danese che a 21 anni ha pubblicato questo libro, primo di una trilogia (già completata in lingua originale).
Qui siamo ancora nell'epoca dell’infanzia/pre-adolescenza, debitamente complicata e avventurosa.
Quoziente lista: 7 su 10 (libro interessante, senza dubbio, la scrittura paratattica non so se mi convince appieno).
Incipit: Era come se la morte fosse dentro di me, nonostante non fossi proprio vecchio. Eppure era sempre con me, in un certo senso. Non avevo mai visto una persona morire, ma un ragazzino sa allo stesso tempo tutto e quasi niente della morte. Pensavo a cosa sarebbe successo se mio padre fosse morto l’indomani. Come se la morte fosse l’unica cosa in grado di cambiare tutto. Se mio padre morisse domani..., pensavo, ma poi venivo colpito da una tristezza colossale che mi si piazzava nello stomaco e bruciava come la fame. Non si dovrebbero mai pensare certe cose. Eppure, il pensiero tornava sempre.
Gerrikt Kouwenaar – Cadi, bomba (Bompiani, 14 maggio)
Una “scoperta” o proposta dall’Olanda, con uno scrittore (1923-2014) che, a quanto ho visto, viene tradotto per la prima volta nel nostro paese.
Il romanzo è autobiografico e ritrae un adolescente al momento dello scoppio della seconda guerra mondiale, con gli annessi traumi e “scoperte”.
Quoziente lista: 7 su 10 (paradossalmente lo stile è abbastanza simile a quello del romanzo danese citato sopra).
Incipit: Il ragazzo guardava fuori dalla finestra della sala. Mangiava sovrappensiero una mela. La giovane domestica della casa di fronte aveva appena finito di pulire le finestre e, trasportando a fatica il secchio giù per la scala a libretto, tornò sul marciapiede, e la gonna le si sollevò appena. Per un istante lui ne vide con chiarezza le cosce turbate, poi la porta le si chiuse alle spalle. Lentamente il ragazzo ricominciò a masticare. Erano circa le cinque del pomeriggio e in strada non c’era anima viva. La luce primaverile era di un giallo rosato che faceva sì che la strada priva di alberi (c’erano esattamente dodici case identiche nel suo campo visivo) ricordasse ancora di più una messinscena.
Henri Mahé – La Brinquebale. Memorie e lettere di Louis-Ferdinande Céline (Medehlan, 16 maggio)
Immagino che questo libro possa essere uno “strumento” indispensabile per tutti i celiniani e forse anche per gli altri: è l’epistolario dello scrittore all’amico Mahé, arricchito da un ulteriore testo inedito.
Quoziente lista: 5 su 10.
Mohammad Tolouei - L’enciclopedia dei sogni (Bompiani, 21 maggio)
Qui gioca la mia attrazione per qualsiasi libro che contiene nel titolo “enciclopedia” (anche dizionario e atlante a dire il vero).
Lo scrittore è iraniano, e questa sembra soprattutto una storia d’amore con risvolti (a modo loro) picareschi e magici.
Stile interessante e piuttosto “giovanile” (l’autore è invece 46enne).
Quoziente lista: 6 su 10.
Korsgaard è un enfant prodige danese che a 21 anni ha pubblicato questo libro, primo di una trilogia (già completata in lingua originale).
Qui siamo ancora nell'epoca dell’infanzia/pre-adolescenza, debitamente complicata e avventurosa.
Quoziente lista: 7 su 10 (libro interessante, senza dubbio, la scrittura paratattica non so se mi convince appieno).
Incipit: Era come se la morte fosse dentro di me, nonostante non fossi proprio vecchio. Eppure era sempre con me, in un certo senso. Non avevo mai visto una persona morire, ma un ragazzino sa allo stesso tempo tutto e quasi niente della morte. Pensavo a cosa sarebbe successo se mio padre fosse morto l’indomani. Come se la morte fosse l’unica cosa in grado di cambiare tutto. Se mio padre morisse domani..., pensavo, ma poi venivo colpito da una tristezza colossale che mi si piazzava nello stomaco e bruciava come la fame. Non si dovrebbero mai pensare certe cose. Eppure, il pensiero tornava sempre.
Gerrikt Kouwenaar – Cadi, bomba (Bompiani, 14 maggio)
Una “scoperta” o proposta dall’Olanda, con uno scrittore (1923-2014) che, a quanto ho visto, viene tradotto per la prima volta nel nostro paese.
Il romanzo è autobiografico e ritrae un adolescente al momento dello scoppio della seconda guerra mondiale, con gli annessi traumi e “scoperte”.
Quoziente lista: 7 su 10 (paradossalmente lo stile è abbastanza simile a quello del romanzo danese citato sopra).
Incipit: Il ragazzo guardava fuori dalla finestra della sala. Mangiava sovrappensiero una mela. La giovane domestica della casa di fronte aveva appena finito di pulire le finestre e, trasportando a fatica il secchio giù per la scala a libretto, tornò sul marciapiede, e la gonna le si sollevò appena. Per un istante lui ne vide con chiarezza le cosce turbate, poi la porta le si chiuse alle spalle. Lentamente il ragazzo ricominciò a masticare. Erano circa le cinque del pomeriggio e in strada non c’era anima viva. La luce primaverile era di un giallo rosato che faceva sì che la strada priva di alberi (c’erano esattamente dodici case identiche nel suo campo visivo) ricordasse ancora di più una messinscena.
Henri Mahé – La Brinquebale. Memorie e lettere di Louis-Ferdinande Céline (Medehlan, 16 maggio)
Immagino che questo libro possa essere uno “strumento” indispensabile per tutti i celiniani e forse anche per gli altri: è l’epistolario dello scrittore all’amico Mahé, arricchito da un ulteriore testo inedito.
Quoziente lista: 5 su 10.
Mohammad Tolouei - L’enciclopedia dei sogni (Bompiani, 21 maggio)
Qui gioca la mia attrazione per qualsiasi libro che contiene nel titolo “enciclopedia” (anche dizionario e atlante a dire il vero).
Lo scrittore è iraniano, e questa sembra soprattutto una storia d’amore con risvolti (a modo loro) picareschi e magici.
Stile interessante e piuttosto “giovanile” (l’autore è invece 46enne).
Quoziente lista: 6 su 10.
Ales Steger - In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi (Bottega Errante, 8 maggio)
Da Steger (es. La finestre di Berlino, sempre per Bottega Errante) un reportage-viaggio nel suo paese, con un'ottica spesso ironica e lo sguardo "per i particolari" dello scrittore.
Quoziente lista: 5 su 10.
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