LIBRI IN USCITA
George Saunders - Giorno della liberazione (Feltrinelli, 4 marzo)
Non ho sentito grandi fanfare per questa nuova raccolta di racconti di George Saunders, che è secondo me e globalmente tra i migliori nel genere breve (mentre non mi aveva convinto Lincoln nel bardo, suo primo romanzo). Il nostro cura un genere di storia che ha secondo me un'origine abbastanza chiara nel lavoro di Barthelme e Vonnegut, nell'assurdo e nel surreale, ma raccontato portandolo in una dimensione quasi realista che rende il risultato in qualche modo conturbante. Secondo me da prendere.
Quoziente lista: 10 su 10
Incipit (del racconto da cui prende il titolo il libro):
È il terzo giorno di Interim.
Un Interim piuttosto lungo, per noi.
Continuiamo a domandarci: Quando tornerà il signor U.? Alla Console? Sono contenti gli Untermeyer (il signor U., la signora U., Mike il figlio adulto)? Se sì, perché? Se no, perché? Quando sarà la prossima volta che ci chiederanno di Parlare? Di cosa, e in quale forma?
Un Interim piuttosto lungo, per noi.
Continuiamo a domandarci: Quando tornerà il signor U.? Alla Console? Sono contenti gli Untermeyer (il signor U., la signora U., Mike il figlio adulto)? Se sì, perché? Se no, perché? Quando sarà la prossima volta che ci chiederanno di Parlare? Di cosa, e in quale forma?
Edoardo Albinati - I figli dell'istante (Rizzoli, 4 marzo)
Dopo la vittoria dello Strega, qualche anno fa, con il "poderoso" La scuola cattolica, Albinati torna a un formato lungo (quasi 700 pagine), con un'altra storia (diciamo) tradizionale terzo capitolo di una saga (con alcuni personaggi in comune), polifonica e mi pare con qualche ambizione di ritratto di un'epoca, iniziata con Cuori fanatici e proseguita con Desideri deviati.
Quoziente lista: 6 su 10 (mi piacciono abbastanza i romanzoni) ma dovrei recuperare forse i precedenti.
Philip Larkin - Una ragazza d'inverno (Mondadori, 4 marzo)
Larkin è soprattutto conosciuto come poeta (e fu grande amico dei due Amis), questo è però un suo romanzo, il secondo, che torna per gli Oscar di Mondadori con la medesima traduzione degli anni '50. La storia pare semplice e con temi come passato, memoria, spaesamento. Nel lancio vengono fatti i nomi di Beckett e Wolf.
Quoziente lista: 5 su 10 (se non altro lo sfoglio).
Fabrizio Patriarca - William Shatner baciava da dio (66th and 2nd, 7 marzo)
Quando un titolo fa la differenza: non stavo cercando questo libro, né ho mai letto qualcosa di Patriarca (so chi è e cosa fa, intendiamoci), la storia mi pare avere interessanti riflessi surreali, comici, potrebbe ricordare alla lontana la trama di La vita riflessa di Aloia (è probabile che questo paragone sia campato in aria). L'incipit, sotto, dà credo un'idea.
Quoziente lista: 6 su 10.
Incipit: Sia lode al ketoprofene all’ibuprofene al naprossene sodico alla trometamina soprattutto sia lode al ketorolac al potere della Rimozione e agli algoritmi doloranti che ti hanno portata da me – sia lode a Bianca Belpasso, mormorò Dario.
Suzan Lori-Parks - La fortuna dei Beede (Sur, 26 febbraio)
Era un po' che non segnalavo un libro di Sur, e infatti qui sono in ritardo. Questo è quasi positivo perché sottolinea l'ottimo lavoro di ricerca dell'editore, per cui a volte devo soffermarmi su titoli e scrittori che (personalmente) non conosco, non so identificare.
Suzan Lori-Parks è drammaturga, scrittrice, sceneggiatrice. Non la conoscevo lo stesso e mi consola che questa sia il suo primo lavoro tradotto in italiano: una storia/saga familiare di (mi sembra) grande respiro e dove lo stile veloce e i dialoghi potrebbero essere il punto di forza.
Quoziente lista: 8 su 10.
I.B. Singer - A che cosa serve la letteratura? (Adelphi, 4 marzo)
Che dire? Una raccolta "ex-post" (quindi materiale vario raccolto dal curatore David Stromberg) s
di saggi e articoli del grande scrittore jiddish sul tema del titolo. Credo molto prezioso nell'ambito di quei testi che sanno accompagnarci nella nostra strada di lettori.
Quoziente lista: 6 su 10.
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