LIBRI IN USCITA
Samantha Harvey – Orbital (NN, 11 febbraio)
Insieme a Il giorno dell‘ape, un po’ il libro “da avere” di questi primi mesi dell’anno: arriva con il peso specifico del Booker Prize 2024, una buona critica dall'estero e lodi preventive da noi.
È un romanzo che si svolge in una stazione spaziale e in cui fondamentalmente non succede nulla. Forse proprio per questo incuriosisce tanto (alla fine il romanzo non è solo questione di trama).
Quoziente lista: ce l’ho già
Incipit: Roman si sveglia presto. Si libera del sacco a pelo e nuota nel buio fino alla finestra del laboratorio. Dove siamo, dove? È notte e c’è la terraferma. Una gigantesca città nebulosa si staglia in mezzo al nulla rosso-ruggine; anzi no, due città, Johannesburg e Pretoria, unite come una stella binaria. Appena oltre il cerchio dell’atmosfera c’è il Sole, che nel prossimo minuto cancellerà l’orizzonte e inonderà la Terra, e l’alba arriverà e se ne andrà in pochi secondi, prima che il giorno sia in un attimo ovunque. L’Africa centrale e quella orientale si illuminano all'improvviso di luce calda.
Adania Shibli – Sensi (La Nave di Teseo, 11 febbraio)
Adania Shibli è una scrittrice palestinese (forse) nota per essere stata coinvolta in una polemica legata alla sua mancata premiazione durante la Buchmesse del 2023 (a sua volta legata ovviamente a questioni politiche dovute al conflitto palestinese-israeliano). Il libro in questione era Un dettaglio minore (pubblicato da La Nave nel 2021). Questo è invece l’esordio del 2003, già tradotto in italiano per Argo e ora ripreso dall'editore milanese con altra potenza di mezzi. È fondamentalmente una storia di crescita e formazione in un contesto palestinese, raccontata con una lingua allo stesso tempo semplice ed evocativa (forse in direzione favolistica?).
Quoziente lista: la scrittrice mi interessa, devo capire se questo o Un dettaglio minore.
Mia Couto – Terra sonnambula (Sellerio, 11 febbraio)
Nuova traduzione per quello che è considerato il capolavoro dello scrittore mozambicano di lingua portoghese.
Sembra una storia tra realismo, radicato nel presente crudo del Mozambico, e magia, quella emanata dalle storie (un po’ Mille e una notte) trovate dai due protagonisti in un diario.
Il lancio fa i nomi di McCarthy, Garcia Márquez, Guimaraes Rosa.
Quoziente lista: 6 su 10.
Incipit: In quel posto, la guerra aveva ucciso la strada. Sui sentieri, solo le iene si trascinavano, grufolando tra cenere e polvere. Il paesaggio era un misto di tristezze mai viste, con colori che si appiccicavano alla bocca. Erano colori sporchi, così sporchi da aver perduto ogni leggerezza, ogni audacia di alzare le ali verso l’azzurro. Il cielo era diventato impossibile. I vivi si erano abituati alla terra, in un rassegnato apprendistato di morte.
Ali Smith – Hotel World (Sur, 12 febbraio)
Viene riproposto da Sur, con la medesima traduzione dell’edizione Minimum Fax (di Federica Aceto), l’esordio della Smith, una storia polifonica, basata su cinque donne e voci protagoniste, che aveva presentato al mondo i talenti e i modi tipici dell’importante scrittrice inglese.
Quoziente lista: già letto in un’altra epoca su Minimum Fax, non ricordo molto, ma mi era piaciuto (come poi gli altri della Smith).
Mario Vargas Llosa – L’orgia perpetua (Settecolori, 12 febbraio)
In una nuova edizione e con nuova traduzione, un’opera saggistica di Vargas Llosa che ne testimonia la fascinazione per Flaubert e per il sommo Madame Bovary, opera letta in gioventù e infinitamente importante per lo scrittore. Non è, se ho capito bene, un vero e proprio saggio di critica letteraria ma più una lettura o rilettura acuta e sentimentale di un classico “seminale”.
Quoziente lista: 6 su 10.
Quoziente lista: ce l’ho già
Incipit: Roman si sveglia presto. Si libera del sacco a pelo e nuota nel buio fino alla finestra del laboratorio. Dove siamo, dove? È notte e c’è la terraferma. Una gigantesca città nebulosa si staglia in mezzo al nulla rosso-ruggine; anzi no, due città, Johannesburg e Pretoria, unite come una stella binaria. Appena oltre il cerchio dell’atmosfera c’è il Sole, che nel prossimo minuto cancellerà l’orizzonte e inonderà la Terra, e l’alba arriverà e se ne andrà in pochi secondi, prima che il giorno sia in un attimo ovunque. L’Africa centrale e quella orientale si illuminano all'improvviso di luce calda.
Adania Shibli – Sensi (La Nave di Teseo, 11 febbraio)
Adania Shibli è una scrittrice palestinese (forse) nota per essere stata coinvolta in una polemica legata alla sua mancata premiazione durante la Buchmesse del 2023 (a sua volta legata ovviamente a questioni politiche dovute al conflitto palestinese-israeliano). Il libro in questione era Un dettaglio minore (pubblicato da La Nave nel 2021). Questo è invece l’esordio del 2003, già tradotto in italiano per Argo e ora ripreso dall'editore milanese con altra potenza di mezzi. È fondamentalmente una storia di crescita e formazione in un contesto palestinese, raccontata con una lingua allo stesso tempo semplice ed evocativa (forse in direzione favolistica?).
Quoziente lista: la scrittrice mi interessa, devo capire se questo o Un dettaglio minore.
Mia Couto – Terra sonnambula (Sellerio, 11 febbraio)
Nuova traduzione per quello che è considerato il capolavoro dello scrittore mozambicano di lingua portoghese.
Sembra una storia tra realismo, radicato nel presente crudo del Mozambico, e magia, quella emanata dalle storie (un po’ Mille e una notte) trovate dai due protagonisti in un diario.
Il lancio fa i nomi di McCarthy, Garcia Márquez, Guimaraes Rosa.
Quoziente lista: 6 su 10.
Incipit: In quel posto, la guerra aveva ucciso la strada. Sui sentieri, solo le iene si trascinavano, grufolando tra cenere e polvere. Il paesaggio era un misto di tristezze mai viste, con colori che si appiccicavano alla bocca. Erano colori sporchi, così sporchi da aver perduto ogni leggerezza, ogni audacia di alzare le ali verso l’azzurro. Il cielo era diventato impossibile. I vivi si erano abituati alla terra, in un rassegnato apprendistato di morte.
Ali Smith – Hotel World (Sur, 12 febbraio)
Viene riproposto da Sur, con la medesima traduzione dell’edizione Minimum Fax (di Federica Aceto), l’esordio della Smith, una storia polifonica, basata su cinque donne e voci protagoniste, che aveva presentato al mondo i talenti e i modi tipici dell’importante scrittrice inglese.
Quoziente lista: già letto in un’altra epoca su Minimum Fax, non ricordo molto, ma mi era piaciuto (come poi gli altri della Smith).
Mario Vargas Llosa – L’orgia perpetua (Settecolori, 12 febbraio)
In una nuova edizione e con nuova traduzione, un’opera saggistica di Vargas Llosa che ne testimonia la fascinazione per Flaubert e per il sommo Madame Bovary, opera letta in gioventù e infinitamente importante per lo scrittore. Non è, se ho capito bene, un vero e proprio saggio di critica letteraria ma più una lettura o rilettura acuta e sentimentale di un classico “seminale”.
Quoziente lista: 6 su 10.
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