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LIBRI IN USCITA. GLI ULTIMI: BARTH, MILANI, PREZIOSO E ALTRI

LIBRI IN USCITA

John Barth – Il coltivatore del Maryland (Minimum Fax, 29 novembre)

John Barth

Torna in libreria, con la traduzione storica di Luciano Bianciardi, uno dei "monoliti” della letteratura postmoderna americana, da uno degli scrittori più rappresentativi (e talvolta un po’dimenticati) del genere.
Mille pagine di romanzo storico epico/picaresco, da leggere alla luce della volontà satirica e dissacrante di Barth (insomma l’autore non rifà calligraficamente l’avventuroso e il picaresco, ma ci invita a guardare, coi nostri occhi di fine novecento e inizio duemila, nelle pieghe e nei difetti della letteratura e della vita).
Quoziente lista: un ovvio 10 su 10.
 
Giulio Milani – Codice Canalini. Ingrate patrie lettere! (Transeuropa, 2 dicembre)
Quasi un instant book, pubblicato poco dopo la morte di Massimo Canalini, e scritto da chi come Milani, ha “titolo” a parlarne della biografia e dell'"azione", avendo rilevato da Canalini lo storico editore Transeuropa, fucina e incubatore di "talenti" letterari (Brizzi, Ballestra, Genovesi, Tarabbia, solo per citarne alcuni che comprendano ambedue le fasi dell'editore, quella anconitana e quella massese).
Quoziente lista: 10 su 10.
 
Jurij Hudolin – Trieste via Lubiana (Asterios, 26 novembre)
Profumo di Mitteleuropa da uno scrittore sloveno contemporaneo, mi pare ancora mai tradotto in italiano (ma in tedesco e in inglese sì). Un racconto di due città (ma ben poco dickensiano) e due personaggi (uno femminile, uno maschile) da quanto ho visto “eseguito” con stile ricercato ed evocativo. Indubbiamente interessante, come molte cose nascoste.
Quoziente lista: 7 su 10.
 
Mihail Sebastian – L’incidente (Bordeaux, 2 dicembre)
Qui invece uno scrittore rumeno della prima metà del ventesimo secolo, già pubblicato (ad esempio da Fazi) nel nostro paese.
Mi pare fondamentalmente un romanzo che si inserisce nella tendenza modernista dell’epoca in cui è nato con un’attenzione particolare all'approfondimento psicologico e all'analisi delle sensazioni dei due protagonisti (di base è una storia d’amore).
Da sottolineare che Sebastian, da noi meno fortunato, fu “compagno di strada” di Cioran ed Eliade.
La traduzione è quella della prima edizione del 1945 di Oscar Randi e in quanto tale da verificare.
Quoziente lista: 8 su 10 per l’autore, per il libro da verificare la traduzione, come dicevo.
 
Maria Caterina Prezioso – I giorni pari (Arkadia, 29 novembre)
Quella di Maria Caterina Prezioso è una penna di fattura che tiene fede al cognome (sciolgo subito la metafora: preziosa); avevo avuto modo di saggiarla con Cronache binarie, di qualche anno fa.
Arriva adesso per Arkadia una storia che si svolge in un’epoca fatidica, tra anni ’40 e ’50 italiani, con le vicende di due personaggi femminili a farci da guida in quella fase travagliata.
Quoziente lista: 8 su 10, specie per come mi ricordo la prosa dell’autrice.

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