LIBRI IN USCITA
J.Bernlef – Chimere (Fazi, 19 novembre)
Fazi continua a essere in prima linea nelle “proposte” (o riproposte) di romanzi passati inosservati o anche mai pubblicati nel nostro paese.
Questo è il caso di Chimere, di uno scrittore olandese (J.Bernlef è il nome d’arte) considerato un classico nei Paesi Bassi, ma appunto mai pubblicato in Italia.
Il romanzo esplora in 168 pagine la vita di una coppia di settantenni, e in particolare la progressiva perdita di memoria di Maarten (l’uomo).
Al di là delle iperboli di rito, la scrittura mi pare lirica e incalzante.
Quoziente lista: 8 su 10.
Paul Auster – Una nazione bagnata di sangue (Einaudi, 19 novembre)
Arriva postumo ma con un forte collegamento alla realtà circostante questo breve saggio di Auster, accompagnato dalle fotografie di Spencer Ostrander.
Il libro si occupa del rapporto tra gli Stati Uniti e le armi, quindi dalla violenza che ne deriva e dal suo ruolo nella storia del paese.
Quoziente lista: 4 su 10 (mi piace Auster, non so se mi interessa il tema).
Valérie Perrin – Tatà (e/o, 19 novembre)
Non c’è bisogno di fare le classiche presentazioni: la Perrin ha al suo attivo (o passivo, a seconda dei punti di vista) un best-seller come Cambiare l’acqua ai fiori, e questo nuovo romanzo immagino sia molto atteso dai “fan” (seppure Tre, l’ultimo uscito prima di questo, non abbia avuto eguale successo).
La storia promette emozioni e “ritmo”, con dei montaggi paralleli che vanno a ricostruire “ex-post” (un procedimento classico, che fa un po' Coe) la storia di una famiglia.
Quoziente lista: 5 su 10. Non ho ancora capito se la Perrin è un autrice che dovrei ignorare o se vi sia comunque del valore “di intrattenimento” (per me, intendo, per il mio gusto).
Martin Mosebach – Krass (Medhelan, 15 novembre)
Mosebach è scrittore tedesco con qualche pubblicazione italiana all'attivo, qui “lanciato” in bello stile da Medhelan, editore/marchio di Settecolori che, come la “casa madre”, si distingue per cura editoriale e presentazione.
Il libro segue le vicende dell’uomo d’affari del titolo (peraltro Krass, in tedesco, può significare anche “pazzesco”) e sembra avere respiro e modi del classico.
Quoziente lista: 6 su 10 (nel caso in tedesco).
Burhan Sönmez – Gli innocenti (Nottetempo, 22 novembre)
Sönmez è un importante scrittore curdo saldamente nelle mani di Nottetempo (si vedano anche gli altri romanzi).
Questo è il suo secondo libro, un romanzo “dell’esilio”, che grazie al ritrovamento di un oggetto porta il protagonista a riscoprire le proprie radici. Scrittura suggestiva, un po’ quella che ci si aspetta da un libro che appunto “scava” in storia e tradizioni orientali.
Quoziente lista: 3 su 10 (mi pare un po’ troppo realismo magico, ma guarderò gli altri).
Questo è il caso di Chimere, di uno scrittore olandese (J.Bernlef è il nome d’arte) considerato un classico nei Paesi Bassi, ma appunto mai pubblicato in Italia.
Il romanzo esplora in 168 pagine la vita di una coppia di settantenni, e in particolare la progressiva perdita di memoria di Maarten (l’uomo).
Al di là delle iperboli di rito, la scrittura mi pare lirica e incalzante.
Quoziente lista: 8 su 10.
Paul Auster – Una nazione bagnata di sangue (Einaudi, 19 novembre)
Arriva postumo ma con un forte collegamento alla realtà circostante questo breve saggio di Auster, accompagnato dalle fotografie di Spencer Ostrander.
Il libro si occupa del rapporto tra gli Stati Uniti e le armi, quindi dalla violenza che ne deriva e dal suo ruolo nella storia del paese.
Quoziente lista: 4 su 10 (mi piace Auster, non so se mi interessa il tema).
Valérie Perrin – Tatà (e/o, 19 novembre)
Non c’è bisogno di fare le classiche presentazioni: la Perrin ha al suo attivo (o passivo, a seconda dei punti di vista) un best-seller come Cambiare l’acqua ai fiori, e questo nuovo romanzo immagino sia molto atteso dai “fan” (seppure Tre, l’ultimo uscito prima di questo, non abbia avuto eguale successo).
La storia promette emozioni e “ritmo”, con dei montaggi paralleli che vanno a ricostruire “ex-post” (un procedimento classico, che fa un po' Coe) la storia di una famiglia.
Quoziente lista: 5 su 10. Non ho ancora capito se la Perrin è un autrice che dovrei ignorare o se vi sia comunque del valore “di intrattenimento” (per me, intendo, per il mio gusto).
Martin Mosebach – Krass (Medhelan, 15 novembre)
Mosebach è scrittore tedesco con qualche pubblicazione italiana all'attivo, qui “lanciato” in bello stile da Medhelan, editore/marchio di Settecolori che, come la “casa madre”, si distingue per cura editoriale e presentazione.
Il libro segue le vicende dell’uomo d’affari del titolo (peraltro Krass, in tedesco, può significare anche “pazzesco”) e sembra avere respiro e modi del classico.
Quoziente lista: 6 su 10 (nel caso in tedesco).
Burhan Sönmez – Gli innocenti (Nottetempo, 22 novembre)
Sönmez è un importante scrittore curdo saldamente nelle mani di Nottetempo (si vedano anche gli altri romanzi).
Questo è il suo secondo libro, un romanzo “dell’esilio”, che grazie al ritrovamento di un oggetto porta il protagonista a riscoprire le proprie radici. Scrittura suggestiva, un po’ quella che ci si aspetta da un libro che appunto “scava” in storia e tradizioni orientali.
Quoziente lista: 3 su 10 (mi pare un po’ troppo realismo magico, ma guarderò gli altri).
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