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RECENSIREPOESIA. CARLO SPERDUTI - SPOSTAMENTI

UNA SOGLIA 

Carlo Sperduti

Di Valentina Murrocu

Spostamenti è un libro di Carlo Sperduti uscito nel 2024 per Tic Edizioni: le micro prose che lo compongono afferiscono alle scritture di ricerca.

A contraddistinguere il libro, fin dalle prime pagine, sono i giochi di parole, gli spostamenti (come suggerisce il titolo) del senso o non senso e del segno grafico: le ripetizioni anche all’interno dello stesso testo, le interrogative, le negazioni e denegazioni sono frequenti. Il punto fermo spezza talvolta la frase dove non ci si aspetterebbe, conferendo ambiguità al periodo; l’assenza di punteggiatura e l’ironia sono altri elementi osservabili. Per quanto riguarda il lessico, esso accoglie tutti i realia possibili, andando da palindromo a idraulico, da nugolo a overdose, da progressione a soia; dal punto di vista sintattico prevale invece la paratassi. L’io appare destrutturato e la ripetizione al limite dell’ossessività del pronome contribuisce a evidenziare questa frattura:
«Si fa un tentativo con la lampadina nell’angolo/nord-ovest, ugualmente inadeguata.» (p.11); «Si fa un tentativo combinando la lampadina nell’angolo nord-ovest con la lampadina nell’angolo/sud-est: come accoppiarsi in pubblico.» (p.12); «Io questa casa non. Questa casa, dico, non. Cosa/vado accumulando io, in questa casa. Non si accumula in? […] Io, questa casa, non, ripeto, io non. […]Ma io invece accumulo i? Gesti/che non. Me l’hanno venduta questa casa che io./In questa casa Io non. […] Io non sono in. Questa casa mi impedisce/di. Accumulo i gesti che non. […] Io questa casa che/non. Sono io questa casa che non?» (p.13).

Frammenti di vita quotidiana e quadri sfalsati delle vite altrui si alternano in queste prose a testi maggiormente introspettivi, riusciti perché introducono il dubbio nella narrazione spaesando il lettore, anche quando viene adoperata l’ironia. Le connessioni tra fenomeni e la ricerca dell’universale non costituiscono in questi testi materia di argomentazione alla maniera filosofica; esse sono presenti come da una soglia, mostrate quasi per distrazione dallo scrittore-regista puntuale nel restituire le scene: dal bar al luogo scelto per una festa, dal quartiere alla strada statale, dal giardino alla stazione dei treni:
«Accadrà a una festa. Parleranno, è vero, del più/e del meno, ma interporranno con riferimenti a/una musica e ai suoi effetti. Sarà frequente il verbo/masticare.» (p.33); «L’intero quartiere si tiene alla larga. Sviano gli/sguardi , cambiano marciapiede, invertono il/senso di marcia, girano al largo, evitano la strada/in cui abita» (p.45); «Scorrazzava nel giardino/ sbagliato al momento sbagliato. Questo non vuol/dire che il giardino non fosse il mio, cioè il nostro./Solo, era sbagliato. L’ha presa di striscio , si direbbe/abitualmente.» (p.59).

La puntualità nella restituzione di questi quadri sfalsati, la ricerca della lingua e l’uso dell’ironia sono gli elementi chiave che permettono di accedere all'atmosfera dei testi e contribuiscono a rendere Spostamenti un ottimo libro.

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Informazioni sul libro
Carlo Sperduti - Spostamenti
Tic 2024
118 pag.
Attualmente in commercio
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Seguono due testi tratti dal libro:

Un verso

Ciò che si trova alle spalle scompare. Un passo

avanti e fra due non sarà. Scelgo così, tra immobilità e avanzamento: guardare ogni cosa per l’ultima

volta.

Il nulla dietro non mi spaventa: è nulla.

Venirmi forse incontro benché. Oppure qualcuno

accanto, che rischio di eliminare con un passo fuori

tempo, che allo stesso modo rischia di eliminarmi.

(p.10)

*

Colazione

È una soglia, coincide fortuitamente con una soglia, è di fatto entrambe le cose.

Il bar perde in media un membro del personale ogni ventotto giorni per sovrappensiero.

Non mancano tuttavia dettagliate istruzioni e otto settimane di addestramento al pensiero monofocale come da contratto standard punto 11.

Puoi vedere un cameriere allontanarsi dopo aver annotato la tua ordinazione su carta consunta. Puoi vederlo allontanarsi mentre pensi all’aggettivo consunta.

Scompare oltre il bancone oltre una porta oltre il bancone. Non ricompare. Il motivo: ha oltrepassato la soglia oltrepassando la soglia. È finito laddove ha spostato il pensiero. Non lo sapremo. Si dirigeva in cucina. E invece.

Si procede all’inserimento dell’annuncio sulle principali piattaforme: cercasi personale di sala.

Si convoca la squadra assorbente per fortificare la protezione e proteggere la fortificazione, limitare le perdite, contrarre la soglia, avversare la voglia: che ti prende andando a controllare mentre pensi al verbo esperire e nel bosco eterno corre a mezz’aria il pulviscolo di una paura che non ricordavi fino a un ordine fa e che ora non vedi arrivare a tutta velocità fra piccoli crolli di corteccia e altissimi tronchi cerebrali: ce l’hai già negli occhi e non la vedi, non la vedrai.

(pp. 27-28)

*












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