LIBRI IN USCITA
Daniel Kehlmann – Il regista (Feltrinelli, 8 ottobre)
Si parla qui della storia reale del regista Pabst, diventato durante la seconda guerra mondiale suo malgrado “di regime”. Una storia, come ha fatto notare qualche recensore, quasi “faustiana” (parlo di Thomas Mann, ma il pensiero va anche al Mephisto di Klaus).
Quoziente lista: 8 su 10. Kehlmann in altre sue prove mi è rimasto freddo, ma sicuramente lo prenderò in considerazione.
Robert Stone – Una sala di specchi (Minimum Fax, 11 ottobre)
Minimum Fax si sta ora occupando del “rilancio” italiano di Robert Stone, pubblicandone ora l’esordio Una sala di specchi, dopo che nel 2023 era uscito Dog Soldiers, si tratta dei primi due romanzi dello scrittore americano scomparso nel 2015.
La storia raccontata sembra molto americana, ambientata a New Orleans, tra personaggi “larger then life”, ambizioni, corruzione e destini (quasi) perduti.
Stile solido, da romanzo americano “tranche de vie”.
Quoziente lista: 7 su 10.
Martin Amis – I mostri di Einstein (Einaudi, 8 ottobre)
La prima raccolta di racconti di Amis, uscita per la prima volta in Mondadori nel 1988 e ora finalmente riportata in libreria da Einaudi (con la stessa traduzione di Kerbaker/Thorne).
Molto – profondamente – amisiano (qui virato grottesco/apocalittico), forse superiore alla raccolta successiva Cattive acque.
Quoziente lista: mi ero perso in circostanze drammatiche la prima edizione, l’ho letto anni fa in inglese, è e rimane per me un 10 su 10.
Henry Wise – Holy City (Carbonio, 11 ottobre)
Scrittore americano per la prima volta, mi pare, pubblicato nel nostro paese, con una storia tra thriller e southern gothic, violenza, cattivi, razzismo e riscatto.
Scrittura movimentata (seppur secca) e interessante.
Quoziente lista: 6 su 10 (devo vedere meglio).
Sandro Veronesi – Settembre nero (La Nave di Teseo, 8 ottobre)
Il nuovo e attteso, come si suol dire, romanzo di Veronesi, il primo dopo il “glorioso” (per premi e risultato commerciale) Il colibrì.
Qui, con alcuni aspetti thriller, si ricalca un caso di nera anni ’70, l’omicidio del ragazzino Ermanno Lavorini, in Versilia.
Quoziente lista: 3 su 10 (mai dire mai)
Fabio Stassi – Babelplatz. La notte dei libri bruciati (Sellerio, 8 ottobre)
Non un nuovo romanzo di Stassi, ma un saggio reportage che parte dal rogo dei libri compiuto dai nazisti nel 1933 nel luogo evocato dal titolo, e arriva a parlare di letteratura, e in particolare di quella che sfida il potere.
Quoziente lista: 5 su 10 (potenzialmente interessante, ma vorrei capire il “taglio”).
Quoziente lista: 8 su 10. Kehlmann in altre sue prove mi è rimasto freddo, ma sicuramente lo prenderò in considerazione.
Robert Stone – Una sala di specchi (Minimum Fax, 11 ottobre)
Minimum Fax si sta ora occupando del “rilancio” italiano di Robert Stone, pubblicandone ora l’esordio Una sala di specchi, dopo che nel 2023 era uscito Dog Soldiers, si tratta dei primi due romanzi dello scrittore americano scomparso nel 2015.
La storia raccontata sembra molto americana, ambientata a New Orleans, tra personaggi “larger then life”, ambizioni, corruzione e destini (quasi) perduti.
Stile solido, da romanzo americano “tranche de vie”.
Quoziente lista: 7 su 10.
Martin Amis – I mostri di Einstein (Einaudi, 8 ottobre)
La prima raccolta di racconti di Amis, uscita per la prima volta in Mondadori nel 1988 e ora finalmente riportata in libreria da Einaudi (con la stessa traduzione di Kerbaker/Thorne).
Molto – profondamente – amisiano (qui virato grottesco/apocalittico), forse superiore alla raccolta successiva Cattive acque.
Quoziente lista: mi ero perso in circostanze drammatiche la prima edizione, l’ho letto anni fa in inglese, è e rimane per me un 10 su 10.
Henry Wise – Holy City (Carbonio, 11 ottobre)
Scrittore americano per la prima volta, mi pare, pubblicato nel nostro paese, con una storia tra thriller e southern gothic, violenza, cattivi, razzismo e riscatto.
Scrittura movimentata (seppur secca) e interessante.
Quoziente lista: 6 su 10 (devo vedere meglio).
Sandro Veronesi – Settembre nero (La Nave di Teseo, 8 ottobre)
Il nuovo e attteso, come si suol dire, romanzo di Veronesi, il primo dopo il “glorioso” (per premi e risultato commerciale) Il colibrì.
Qui, con alcuni aspetti thriller, si ricalca un caso di nera anni ’70, l’omicidio del ragazzino Ermanno Lavorini, in Versilia.
Quoziente lista: 3 su 10 (mai dire mai)
Fabio Stassi – Babelplatz. La notte dei libri bruciati (Sellerio, 8 ottobre)
Non un nuovo romanzo di Stassi, ma un saggio reportage che parte dal rogo dei libri compiuto dai nazisti nel 1933 nel luogo evocato dal titolo, e arriva a parlare di letteratura, e in particolare di quella che sfida il potere.
Quoziente lista: 5 su 10 (potenzialmente interessante, ma vorrei capire il “taglio”).
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