Passa ai contenuti principali

LIBRI IN USCITA A METÀ SETTEMBRE. RICHARD FORD, GIULIA CAMINITO, MCBRIDE E ALTRI

LIBRI IN USCITA

Richard Ford - Per sempre (Feltrinelli, 17 settembre)


L'ultimo (in tutti i sensi) Frank Bascombe di Richard Ford per me è un libro obbligatoriamente in primo piano: la saga dell'ex-giornalista sportivo diventato poi agente immobiliare si avvicina a essere "un" grande romanzo americano. In questo capitolo finale, troviamo Frank vicino al figlio malato, ma credo che nel libro non mancheranno speranza, ottimismo, ironia, emozioni e il classico stile avvolgente di Ford
Quoziente lista: 100.000 su 10.

Gerbrand Bakker - Quelli che restano (Iperborea, 4 settembre)
Da un ormai grande e affermato scrittore olandese, un libro che segue la vita di un personaggio solitario e "traumatizzato" da un evento avvenuto nel passato. E del suo (in qualche modo) riaprirsi alla vita.
Lo stile di Bakker è laconico ma espressivo. Un libro decisamente interessante.
Quoziente lista: 8 su 10.

John Steinbeck - Furore (Bompiani, 18 settembre)
Nulla di nuovo se non la veste grafica, infatti si tratta "solo" di un restyling dell'edizione Bompiani del 2013 con traduzione di Sergio Claudio Perroni. Ma uno Steinbeck merita sempre una segnalazione.
Quoziente lista: ce l'ho già.

James McBride - L'emporio del cielo e della terra (Fazi, 10 settembre)
Nuovo e ampio romanzo per McBride, autore che mi pare stia guadagnando il classico "solido seguito" anche in Italia. Una storia che, come di consueto, percorre e tratta attraverso il passato (in questo caso abbastanza recente, siamo negli anni '30 del ventesimo secolo) temi come razza, solidarietà, ingiustizia.
Quoziente lista: non ho ancora capito se fa per me, e proprio per questo dovrei decidermi a leggere l'autore (non necessariamente questo romanzo).

Laurent Binet - Prospettive. Un'indagine criminale nella Firenze dei Medici (La Nave di Teseo, 17 settembre)
Scrittore realmente eclettico, il francese Binet, è probabilmente ancora "da scoprire" in Italia, cosa a cui si sta dedicando La Nave di Teseo con ristampe (tra cui HHhH, con cui Binet aveva vinto il Goncourt) e ovviamente novità, con questo ultimo romanzo storico-epistolare, immagino tecnicamente ineccepibile anche nella mimesi linguistica che ricalca lo stile dell'epoca.
Quoziente lista: proprio forma epistolare e mimesi mi spaventano. 0 su 10 questo, ma lo scrittore merita.

Deborah Levy - Bene immobile. Autobiografia in movimento (NN, 6 settembre)
Si conclude con questa nuova uscita la trilogia autobiografica di Deborah Levy, completata in pochi mesi dall'editore italiano (in originale i libri sono usciti nell'arco di 7 anni).
Ancora spostamenti geografici, cambiamento e auto-riflessione (ovvio per un genere che si muove tra saggistica e narrazione/memoir) sono gli ingredienti del libro. Mi chiedo però se le uscite molto ravvicinate non abbiano forse "smorzato" l'impatto dell'opera del suo complesso.
Quoziente lista: ho gli altri e prenderò anche questo.

Anne Enright - Scricciolo, scricciolo ((La Nave di Teseo, 20 settembre)
Dalla scrittrice vincitrice del Booker Prize 2007 con La veglia, arriva ora un'altra storia ad alta gradazione emotiva: un nonno-padre poeta e tre generazioni di donne che gli hanno ruotato attorno, un romanzo che pare voler parlare di passato, traumi, relazione tra arte e vita.
Quoziente lista: 5 su 10.

Giulia Caminito - Il male che non c'è (Bompiani, 18 settembre)
Per la Caminito nuovo romanzo a 3 anni dal fortunato L'acqua del lago non è mai dolce. La storia appare particolare e affascinante, con un protagonista esistenzialmente e fisicamente tormentato, e la presenza magica e inquietante di una Catastrofe (volutamente maiuscolo) che assume la forma di una co-protagonista "umanizzata" - ma ci sono anche realismo, un lavoro in editoria e i social media.
Quoziente lista: 8 su 10.



Commenti