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LIBRI IN USCITA A INIZIO LUGLIO. L' EVENTO GADDIS E ALTRI

LIBRI IN USCITA 

William Gaddis - Le perizie (Il Saggiatore, 5 luglio)


In un mondo perfetto e postmoderno la ripubblicazione di questo libro da parte del Saggiatore, a quasi 60 anni dalla primissima edizione Mondadori e a 24 da quella negli Oscar (ambedue fuori commercio da tempo), sarebbe uno degli eventi editoriali dell'anno. Gaddis è uno scrittore complesso, forse più ammirato che letto, e questo è un tour de force da 1200 pagine con trame, sottotrame, una miriade di personaggi, inserti saggistici e ancora altro. La traduzione è rimasta quella del 1967, di Vincenzo Mantovani. Sembra che Il Saggiatore stia recuperando altro, anche cose non ancora edite in Italia (il che significherebbe tradurre A Frolic of His Own)
Quoziente lista: sarebbe 10, ha ho già l'edizione Oscar.

Toby Lloyd - Fervore (Neri Pozza, 2 luglio)
Fervore è l'esordio dalle fragranze quasi rothiano (o Safran Foer-iane) di un giovane scrittore inglese, che narra le vicende movimentate di una famiglia ebrea-londinese, con un accumulo di temi "tipici" (la Shoah, l'osservanza religiosa in un contesto moderno-borghese, la ribellione dei figli), registro dall'umoristico al tragico e stile andante. Nel lancio paragoni che vanno da I.B. Singer a Stephen King (!).
Quoziente lista: 7 su 10.

John Vaillant - L'eta`del fuoco. Una storia vera da un mondo sempre più caldo (Iperborea, 3 luglio)
Libro finalista all'ultimo Pulitzer nella categoria non-fiction generica, quello del canadese Vaillant tratta il caso dell'estate calda del 2016 e dell'incendio di FortMcMurray, un evento che in qualche modo ha anticipato quelli del 2023 e dell'estate caldissima. Un tema quindi di grande attualità e presa, che viene trattato dallo scrittore con un mix di reportage (la cronaca "in differita" da FortMcMurray) e saggistica divulgativa (il tema non è certo limitato al Canada).
Quoziente lista: 6 su 10.

Dag Solstad - Vita di Armand V. Note per un libro non scritto (Iperbroea, 3 luglio)
Con gran merito, Iperborea continua a pubblicare l'opera del norvegese Solstad, (secondo me) un grande scrittore europeo, ma certamente ad alto tasso di difficoltà e densità filosofico-sociologica.
Come spesso succede nei suoi romanzi, anche qui il personaggio principale, appartenente alla classe dirigente e intellettuale, viene ritratto in un momento di "crisi". Seguono riflessioni ed elucubrazioni (è il bello di Solstad).
Quoziente lista: 10 su 10.


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