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LIBRI E RECENSIONI. PAOLO DI PAOLO - ROMANZO SENZA UMANI

ROMANZO CON BILANCI 

Romanzo senza umani

Romanzo senza umani di Paolo Di Paolo (un libro che non tiene fede al proprio titolo) è un tipo di storia che consiglierei molto a lettori come me, e consiglierei molto poco ad altri, sostenitori dello “show don’t tell”, o lettori che abbiano in uggia personaggi maschili in crisi di mezza età e in vena di recriminazioni sul passato. Partiamo da quest’ultima considerazione: questo è un romanzo di bilanci di vita e include il passato in due diverse declinazioni, quello del protagonista che durante un on-the-road tedesco/austriaco/svizzero riflette sui propri “mal spesi” (i giorni, le relazioni terminate, le domande non fatte, e – letteralmente – le mail mai risposte) e quello lontano del sedicesimo secolo, ai tempi della grande glaciazione del Lago di Costanza (Mauro Barbi, il personaggio principale, è appunto uno storico che ha trovato in quell'evento, nel 1572, la propria “ragione di studio”). La metafora è fin troppo esibita (ghiaccio atmosferico e sentimenti allo stesso modo congelati), così come l’alternanza di presente/sedicesimo secolo in un agile montaggio parallelo assicura un buon ritmo ma non è esente da qualche meccanicità nell'esecuzione. Allo stesso tempo proprio il ritmo, insieme alla scrittura brillante e a un tono di fondo che appare sincero, è tra i principali pregi del romanzo, che stilisticamente si muove tra diversi registri (quello più aulico e rifinito delle parti storiche, i dialoghi brillanti e quasi da sceneggiatura, la leggibilità-con-stile come modalità principale) con buona freschezza.

Come dicevo, devono piacere i romanzi molto scritti, il protagonista (quindi lo scrittore in sua rappresentanza) spiega molto, quasi tutto, coerentemente con la natura di elucubrazione/bilancio, un tipo di narrato che certo non si presta alle ellissi e al non-detto (seppure vi sia anche questo, come in tutte le normali esistenze); diverse, d’altra parte, le invenzioni brillanti (una tra tutte, il quasi herzoghiano rispondere a e-mail di anni prima) che appunto donano vivacità, tenuta e una buona dose di divertimento (talvolta nostalgico o addirittura amaro) alla storia.
 
Si tratta, in qualche modo, di preferenze e idiosincrasie: talvolta il gradimento passa da un’ identificazione, da una simpatia di fondo (Barbi è tanto involuto e malmostoso da essermi alla fine risultato simpatico) e da altri ganci a volte molto individuali (mi ha fatto piacere leggere di luoghi che conosco bene o molto bene). Rimane la mia convinzione di aver letto un buon libro, di ingegnosa “composizione” e che merita di essere affrontato certamente tenendo conto delle proprie inclinazioni, ma senza pregiudizi (mi riferisco anche e soprattutto alla partecipazione allo Strega e a quanto a volte ne deriva come percezione dell’opera).

Voto: ****  / 7+

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Informazioni sul libro
Paolo Di Paolo - Romanzo senza umani
Feltrinelli 2023
224 pag.
Attualmente in commercio

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