LIBRI IN USCITA
Francis Scott Fitzgerald - I grandi racconti (Minimum Fax, 28 giugno)
Forse, prima o poi, si dovrà metter mano a una sistemazione "seria" (non Wikipedia, insomma) della molteplice produzione di racconti di Fitzgerald. Intanto, ed è operazione di pregio e merito, con le traduzioni di Briasco, Merlini e Culicchia, Minimum Fax porta in libreria le quattro raccolte principali, quelle volute e pubblicate dallo scrittore in vita, quindi Maschiette e filosofi (del 1920), Racconti dell'età del jazz (del 1922), Tutti gli uomini tristi (1926) e infine Adunata (1935, in inglese Taps at Rveille, lo specifico perché credo sia la meno nota e identificata). Sono, se non ho sbagliato i conti, 46 short stories in due volumi di quasi 1400 pagine. Che dire? (vedi sotto).
Quoziente lista: 10 su 10.
Lawrence Osborne - Santi e bevitori. Un viaggio alcolico in terre astemie (Adelphi, 25 giugno)
Ho scoperto (letto) Osborne per la prima volta quest'anno col bellissimo Cacciatori nel buio (ne parlo presto, promesso),. Mi sembra uno scrittore di pregevole fattura e ottimo respiro, nel quale le ambientazioni asiatiche non lasciano spazi a un esotismo manierato, ma diciamo riflettono (si offrono al) - questo nel libro che cito sopra - il mondo interiore confuso e la ricerca di senso del protagonista occidentale.
In questo libro il tema è l'alcol, mi pare sia ascrivibile al genere del reportage di viaggio: Osborne che, forte bevitore (spero nel frattempo abbia risolto, non so), attraversa i paesi islamici dove la preziosa sostanza è, semplicemente, vietata.
Quoziente lista: 7 su 10.
Peter Flamm - Io? (Adelphi, 25 giugno)
Una riscoperta tedesca (anche in patria): Flamm ha avuto diverse vite, il suo vero nome è stato Erich Mosse, studiò medicina e in una delle sue vite, quella dopo la fuga a New York, da ebreo nel terzo Reich, fu valente e riconosciuto psichiatra, che ebbe in cura tra gli altri Faulkner e Einstein.
Questo romanzo definito (appunto) "psicologico" vede il ritorno dalla guerra di un uomo che sembra aver smarrito la propria identità, che letteralmente crede di non essere più lui, per poi ritrovarsi in un aula di tribunale (con la stessa incertezza).
Stile modernista-sperimentale (senza esagerazioni).
Quoziente lista: 7 su 10.
Bill Roorbach - Vita tra i giganti (Mattioli 1885, 28 giugno)
Ennesima "scoperta" del traduttore Nicola Manuppelli negli anfratti preziosi della contemporanea americana, Roorbach è uno scrittore di Chicago, classe 1953, dall'esordio abbastanza tardivo, ma dal profilo direi alto (una buona lista di premi ricevuti, ad esempio).
Questa è una storia dall'ambientazione universitaria dove un omicidio fa da deus ex machina dell'azione (ma non è un thriller). L'editore spara alto: tra Il grande Gatsby e John Irving.
Quoziente lista: 8 su 10.
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