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LIBRI IN USCITA DAL 10 GIUGNO. GREER, PALAHNIUK, MASNERI E ALTRI

LIBRI IN USCITA

Andrew Sean Greer - Com'è stato per me (La Nave di Teseo, 11 giugno)


Lo statunitense Greer ha avuto il suo "picco" di popolarità con Less, Premiato con il Pulitzer per la Fiction nel 2018, successo mi pare non bissato dal successivo Less a zonzo (Less is lost) uscito in Italia lo scorso anno. Questa è una raccolta di racconti del 2000, di fatto l'esordio dello scrittore, storie dalle ambientazioni e "cadenze" tipicamente americane tra realismo, dialoghi brillanti, sentimenti e destino. Lo stile potrebbe ricordare un po' Cameron (come sempre, prendete con cautela i miei paragoni).
Quoziente lista: 5 su 10 (devo peraltro ancora leggere Greer).

Frédéric Paulin - La guerra è un inganno (e/o, 12 giugno)
Paulin è uno scrittore francese dalla produzione varia e versatile, fisicamente un incredibile sosia di Giorgio Vasta, mi pare tradotto per la prima volta in italiano. Questo romanzo è il primo della trilogia "noir/storica" di Tedj Benlazar, agente meticcio dell'intelligence francese, in una storia che parte agli inizi degli anni '90, raccontando (nell'arco di tutta la trilogia) l'ascesa del terrorismo islamista, fino al Bataclan, come recita chiaramente il lancio del libro. Ambientazioni precise, mi pare, e stile scorrevole. Forse troppo.
Quoziente lista: 3 su 10. Potenzialmente interessante, ma lo stile mi frena molto.

Marco Ferrari, Marino Magliani - Sporca faccenda, mezzala Morettini (Blu Atlantide, 5 giugno)
Opera a 4 mani dalla stuzzicante copertina vintage per due scrittori (Ferrari anche giornalista) liguri, prolifici e "Multi-genere" (a proprio agio con registri diversi). Qui siamo su un'altrettanto stuzzicante ambientazione calcistica, ma non è questo il solo elemento (immagino delle contaminazioni: politica, quest, on the road, picaresco). 
Quoziente lista: 8 su 10. Non è facile scrivere di calcio, ma di Magliani mi fido.

Chuck Palahniuk - Non per sempre ma per ora (Mondadori, 28 maggio)
Palahniuk non è più di moda come una volta, e la qualità dei suoi libri ha peraltro avuto grosse oscillazioni, ed ecco che rischiavo di perdermi l'uscita del suo nuovo romanzo. Sappiamo cosa aspettarci dal nostro sia a livello di intreccio (qui come di consueto con elementi surreali ma una decisa virata horror/commedia nera) che stilistico. Tutto sta a vedere se lo scrittore sia in forma o meno.
Quoziente lista: n.g. (di solito bastano poche pagine per capire, darò un'occhiata).

Michele Masneri - Paradiso (Adelphi, 18 giugno)
Masneri prosegue nella sua traiettoria che ha visto un esordio arbasiniano con Addio, Monti, ha deviato sul reportage con Steve Jobs non abita più qui e torna a un contesto romanzesco (e, a leggere la sinossi, nuovamente arbasiniano) con questo Paradiso, ambientato a Roma tra stardom cinematografico e tutta una serie di "tipi" che conosciamo (grosso modo) dal suo esordio (e, ripeto, dal nume tutelare che sembra averlo maggiormente influenzato).
Quoziente lista: 5 su 10, da una parte un lettore può dedicarsi direttamente ad Arbasino, dall'altra se parliamo di "mimesi", è comunque di buon livello.

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