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RECENSIREPOESIA. MARIA BORIO - PRISMA

IN SOVRADIMENSIONE

Maria Borio - Prisma


Di Valentina Murrocu

L’undicesimo manufatto poetico delle Zacinto Edizioni si intitola Prisma, per l’insistenza con cui l’autrice nomina la luce: «ma LOL vuol dire sempre/luce che rompe le cose?» « - che cosa perfora la luce?» «guarda, indietro la luce naturale - /dove hai imparato le previsioni?» (pp.11-12). Il primo elemento a colpire il lettore è il discorso che assume le sembianze di un flusso di coscienza reiterato; il secondo elemento è la connessione tra autobiografia e universalità della parola poetica, nel contempo cruda e necessaria. L’autrice si domanda dove siamo autentici, da quale lato dello schermo siamo davvero in vita, dando voce a dubbi e provocazioni del lettore in merito al mistero dell’esistenza: « ma una ragazza dipende/dal challenge – ogni essere intelligente conosce/ tattiche, punizioni, ansia di non farcela»; «chi ha davvero il coraggio di essere sé stesso?» (pp.19-20).

Dal punto di vista stilistico colpiscono l’uso di espressioni e abbreviazioni prese in prestito al linguaggio dei social (“bannare”, “XoXo”, “Challenge”, “instagrammabile”, “ok, boomer”), così come l’uso del latino “natura necesse est” (p.20), il prevalere della paratassi e la frequenza delle interrogative. Il lessico accoglie tutti i realia possibili, da “parallelepipedo” a “gomma da masticare”, da “pixel” a “bambù”. L’autrice non cerca una giustificazione della realtà, ma la moltiplica, attingendo al mondo dei social e dei videogiochi, frammentando sintassi, punti di vista, essenze. A ciò è funzionale l’uso delle figure di Chladni, dove poesia diventa suono. Sono tutti questi elementi insieme a rendere Prisma un bel libro.

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Informazioni sul libro
Maria Borio - Prisma
Zacinto edizioni 2022
40 pag.
Attualmente in commercio

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