LIBRI IN USCITA
Winfried G.Sebald – Storia naturale della distruzione (Adelphi, 17 maggio)
Dal grande Sebald, Adelphi ripropone la raccolta delle importanti lezioni “zurighesi” sul tema della devastazione subita, subita, si badi bene – non provocata, dalla Germania nella seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti a tappeto degli alleati.
Non è un libro strettamente storico e politico, quindi – venendo da un autore di tale caratura – immagino lo sia nel senso più alto.
Quoziente lista: 10
Quoziente lista: 10
Can Xue – La strada di fango giallo (Utopia, 17 maggio)
Il nome di Can Xue esce sempre (o spesso) quando si fanno i pronostici sul Premio Nobel per la letteratura; la scrittrice cinese, con i suoi modi sperimentali e il suo sguardo allegorico-politico sul suo paese, sembra insomma avere le caratteristiche per convincere i riottosi giurati di Stoccolma (augurandole di non finire come Roth). Intanto Utopia prova a convincere i lettori, lo scorso anno
è uscita la raccolta di racconti Dialoghi in cielo, ecco ora questa novella (dalla produzione anni ’90 dell’autrice) dai caratteri, appunto, fortemente allegorici, a tratti distopici.
Quoziente lista: 10. Si riferisce alla scrittrice, devo poi decidere se questo, o i racconti, o aspettare.
Rick Moody – La più lucente corona d’angeli in cielo (La Nave di Teseo, 17 maggio)
Moody è un validissimo scrittore americano (di America dal basso, urbana, minore, tormentata, speciale) addirittura (forse) Sottovalutato.
In La più lucente corona d’angeli in cielo La Nave di Teseo riprende la novella pubblicata nel 2004 da Minimum Fax e la fa uscire insieme agli altri dieci racconti che la accompagnavano nel volume inglese.
Si tratta di storie, appunto, di americani dal basso, a volte rovinati, o infelici, o al contrario fin troppo euforici. Un Denis Johnson meno disperato, per riassumere.
Il nome di Can Xue esce sempre (o spesso) quando si fanno i pronostici sul Premio Nobel per la letteratura; la scrittrice cinese, con i suoi modi sperimentali e il suo sguardo allegorico-politico sul suo paese, sembra insomma avere le caratteristiche per convincere i riottosi giurati di Stoccolma (augurandole di non finire come Roth). Intanto Utopia prova a convincere i lettori, lo scorso anno
è uscita la raccolta di racconti Dialoghi in cielo, ecco ora questa novella (dalla produzione anni ’90 dell’autrice) dai caratteri, appunto, fortemente allegorici, a tratti distopici.
Quoziente lista: 10. Si riferisce alla scrittrice, devo poi decidere se questo, o i racconti, o aspettare.
Rick Moody – La più lucente corona d’angeli in cielo (La Nave di Teseo, 17 maggio)
Moody è un validissimo scrittore americano (di America dal basso, urbana, minore, tormentata, speciale) addirittura (forse) Sottovalutato.
In La più lucente corona d’angeli in cielo La Nave di Teseo riprende la novella pubblicata nel 2004 da Minimum Fax e la fa uscire insieme agli altri dieci racconti che la accompagnavano nel volume inglese.
Si tratta di storie, appunto, di americani dal basso, a volte rovinati, o infelici, o al contrario fin troppo euforici. Un Denis Johnson meno disperato, per riassumere.
Quoziente lista: 7
Lidia Yuknavitch – L’impulso (Nottetempo, 17 maggio)
La Yuknavitch è una scrittrice statunitense che sta conoscendo una classica fase di scoperta/riscoperta da noi, curiosamente con diversi editori coinvolti: Einaudi nel 2019 con Il libro di Joan, La Nave di Teseo nel 2022 con il memoir La cronologia dell’acqua, e ora Nottetempo, nel 2022 con Lasciarsi cadere e ora con questo L’impulso, libro che sembra combinare un forte sottotesto politico (la storia di una migrazione per mare) a elementi storico/fantastici (fantastici in quanto fuori dal tempo presente del romanzo), il tutto con quel gusto vagamente allucinatorio/apocalittico che mi pare appartenga al registro della scrittrice.
Quoziente lista: 7
Douglas Coupland – Generazione X (Accento, 15 aprile)
Torna in libreria con Accento, dopo la Janowitz, un’altra seminale reliquia dal passato, questa volta dagli anni ’90, con Douglas Coupland e il suo titolo più famoso e influente (chi ha letto qualche rivista musicale, ed è solo per fare un esempio, sa di cosa parlo).
Traduzione sempre di Marco Pensante, come in Mondadori, ma opportunamente aggiornata. introduzione di Matteo B.Bianchi.
Lidia Yuknavitch – L’impulso (Nottetempo, 17 maggio)
La Yuknavitch è una scrittrice statunitense che sta conoscendo una classica fase di scoperta/riscoperta da noi, curiosamente con diversi editori coinvolti: Einaudi nel 2019 con Il libro di Joan, La Nave di Teseo nel 2022 con il memoir La cronologia dell’acqua, e ora Nottetempo, nel 2022 con Lasciarsi cadere e ora con questo L’impulso, libro che sembra combinare un forte sottotesto politico (la storia di una migrazione per mare) a elementi storico/fantastici (fantastici in quanto fuori dal tempo presente del romanzo), il tutto con quel gusto vagamente allucinatorio/apocalittico che mi pare appartenga al registro della scrittrice.
Quoziente lista: 7
Douglas Coupland – Generazione X (Accento, 15 aprile)
Torna in libreria con Accento, dopo la Janowitz, un’altra seminale reliquia dal passato, questa volta dagli anni ’90, con Douglas Coupland e il suo titolo più famoso e influente (chi ha letto qualche rivista musicale, ed è solo per fare un esempio, sa di cosa parlo).
Traduzione sempre di Marco Pensante, come in Mondadori, ma opportunamente aggiornata. introduzione di Matteo B.Bianchi.
Quoziente lista: 8, eh ai tempi non lo avevo letto
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