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LIBRI IN USCITA DAL 4 FEBBRAIO. IN PRIMO PIANO PAUL LYNCH

LIBRI IN USCITA

IN PRIMO PIANO
Paul Lynch – Il canto del profeta (66th and 2nd, 8 marzo)

Paul Lynch

Il libro, molto atteso, vincitore del Booker Prize 2023, con l’editore italiano che è stato bravo a puntare su quest’autore da tempo, molto prima di questo prestigioso riconoscimento.
È una distopia “irlandese” con un forte contenuto politico e un tono (anche qui) martellante e cupo.
Quoziente lista: 10 su 10.

Gabriel Garcia Marquez – Ci vediamo in agosto (Mondadori, 6 marzo)
Il “caso” del romanzo inedito di Garcia Marquez, secondo la stampa la conclusione ideale del ciclo amoroso che comprende L’amore al tempo del colera e Dell’amore e di altri demoni.
L’autore non voleva che fosse pubblicato - scritto in una fase della vita già “senile”, non lo riteneva all'altezza, di diverso parere i figli/eredi, che hanno deciso altrimenti.
Quoziente lista: n.d. (credo sia per chi ha letto tutto o quasi di Marquez).
 
Claudia Durastanti – Missitalia (La Nave di Teseo, 5 marzo)
Nuovo e molto atteso romanzo per l’autrice/traduttrice, ha una trama che unisce il romanzo (abbastanza frequentato di questi tempi) del meridione (i paesi, il contrasto tra arretratezza terragna e civilizzazione, i paesi, l'industrializzazione)  e un originale slancio fantascientifico.
Quoziente lista: 7 su 10.
 
Romana Petri – Tutto su di noi (Mondadori, 6 marzo)
Romanzo di formazione e/o emancipazione (dalla famiglia, dalle periferie romane), al centro il personaggio di Marzia, con narrazione martellante in prima persona e uso abbondante di paratassi – come si conviene ai nostri tempi.
Quoziente lista: 5 su 10.
 
Ann Napolitano – Tutto è meraviglia (Bompiani, 5 marzo)
Un libro che arriva in traduzione con una “carriera” di best-seller negli Stati Uniti soprattutto
grazie al lancio di Oprah Winter, viene presentato come una rilettura moderna di Piccole Donne. Lo stile appare in effetti piuttosto classico, se pur con una certa attenzione alla leggibilità.
Quoziente lista: 4 su 10.
 
Azar Nafisi – Leggere pericolosamente (Adelphi, 5 marzo)
Il titolo comprende opportunamente un riferimento al libro più noto della Nafisi, Leggere Lolita a Teheran; questo però è un saggio strutturato come una raccolta di lettere al padre, composte tra il 2019 e il 2020, sul tema della letteratura e come essa possa svolgere funzioni catartiche e salvifiche nei tempi difficili (come recita il sottotitolo). Tra gli scrittori citati: Rushdie, Atwood, Grossman.
Quoziente lista: 5 su 10.

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