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LIBRI IN USCITA DAL 18 MARZO. IN PRIMO PIANO DOMENICO STARNONE

LIBRI IN USCITA


IN PRIMO PIANO

Domenico Starnone

Domenico Starnone – Il vecchio al mare (Einaudi, 19 marzo)
Il titolo non è un refuso ma un omaggio di Starnone a Hemingway, almeno così immagino; il romanzo, di misura breve come ci ha abituato lo scrittore, sembra una storia “romantica” (nel senso più ampio 
del termine) su memoria, invecchiamento, amicizie e forse sulle svolte della vita ancora possibili. E ovviamente c’è il mare.
Quoziente lista: 7 su 10.

Don Carpenter – Hard rain falling (Clichy, 20 marzo)
Carpenter è uno tra i migliori scrittori americani che ancora non conoscete. Lo so che si tratta di un’affermazione iperbolica e neppure molto originale, ma per me I venerdì da Enrico's, uscito qualche anno fa per Frassinelli, era stato una vera rivelazione, movimentato, polifonico, fitzgeraldiano il giusto. Frassinelli è intanto diventato un marchio di Sperling & Kupfer, e tocca a Clichy proporre un “nuovo” titolo dello scrittore, nuovo tra virgolette perché si tratta del suo esordio, del 1966, un romanzo che viene descritto come vera e propria crime novel  (quindi comprendente elementi di giallo, noir, hard-boiled), ma che credo possa essere letto anche come racconto di un’amicizia virile e forse come tante altre cose.
Quoziente lista: 10 su 10.
 
Mike Wilson – Dio dorme nelle pietra (Edicola Edizioni, 20 marzo)
Il nome è americano, ma Wilson è uno scrittore considerabile argentino e che attualmente vive in Cile. Lui scrive in spagnolo, questo libro si avvale comunque di un' ambientazione western-americana apocalittica, con il pensiero che va alla Strada di McCarthy, cosa che non posso confermare appieno avendo potuto leggere solo poche pagine di estratto in spagnolo, cosa che a sua volta stimola una certa curiosità. Approfondirò.
Quoziente lista: 6 su 10.
 
Dino Pesut – Figlio di papà (Bottega Errante, 20 marzo)
Uno scrittore croato piuttosto giovane e un libro che probabilmente ha qualche elemento autobiografico, si narra di un giovane scrittore (croato) che prova a trovare la propria strada a Berlino, per poi trovarsi costretto a tornare a Zagabria e affrontare i propri fallimenti e il proprio rapporto col padre. Lo stile diretto e colloquiale ricorda un po’ quello di Sasa Stanisic (pubblicato invece da Keller).
Quoziente lista: 5 su 10
 
Georges Navel – Lavori (Bordeaux, 21 marzo)
Un recupero molto interessante di uno scrittore francese “operaio”, credo ormai abbastanza dimenticato ovunque.
Il titolo, se tradotto in inglese, è lo stesso di un analogo romanzo-reportage di Trevisan, solo che Navel è arrivato prima 
(nel 1945) e in un’epoca in cui ancora esisteva la classe operaia, che poi era il tema di cui Navel intendeva "sociologicamente" (e dal vero) parlare.
Quoziente lista: 6 su 10.
 
 

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