MILANO È LA METAFORA DEI FANTASMI
Mi chiedo se Ferruccio Parazzoli sia un autore destinato ad arricchire le fila di quelli perennemente "da riscoprire" (ovviamente non glielo auguro); pur avendo un profilo forte (addetto ai lavori editoriale di un certo peso, pubblicato da grandi editori) mi pare poco presente nel dibattito letterario sia, comprensibilmente, se parliamo del ciclo incessante, troppo rapido, delle novità, che anche se ci occupiamo di scrittori da canonizzare o già considerati tali.
Dopotutto non importa: i ragazzi di Urban Apnea hanno riportato alla luce L'evacuazione che è peraltro, come di consueto per la produzione di questo editore,disponibile come cartaceo ma anche scaricabile gratis come e-book, quindi occasione direi da non perdere, perché prima di riscoprire è opportuno scoprire.
Questo breve romanzo uscito originariamente nel 2005 è ambientato a Milano, dalle parti di Piazzale Loreto, una storia che parte in maniera realistica (si tratta di liberare per una giornata alcuni condomìni per poter disinnescare una bomba inesplosa) e poi procede per accumulazioni oniriche e allucinatorie, pur non abbandonando quell'aggancio concreto (Milano osservata dalla finestra, gli ambienti, le case, i condòmini recalcitranti, le scale, gli spazi comuni) in un mix che è secondo me l'elemento migliore del libro. Come spesso succede coi buoni romanzi, i livelli di lettura permettono fruizioni differenziate: semplicemente seguire l'evoluzione e apprezzare questa particolarissima storia di (forse) fantasmi e ricordi più vivi di chi vivo dovrebbe essere, oppure scendere in un piano di significato ulteriore, nella dialettica tra mondo emerso e sottosuolo che potrebbe (quasi) essere definita Dostoevskij.
Comunque sia, un libro veloce, ingegnoso e riuscito, che fa venire voglia (mi dichiaro colpevole!) di leggere altro di questo autore.
Voto: ****/ 7 +
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