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I SEMINFINALISTI DELL' INTERNATIONAL BOOKER PRIZE 2024 (CON RAIMO E STARNONE)

TREDICI LIBRI TREDICI

International Booker Prize 2024

Da qualche tempo mi diverto e prodigo a commentare i libri semifinalisti e finalisti dei grandi premi internazionali, nell'ottica di mapparne (empiricamente) le scelte ma anche di scoprire le cose non ancora conosciute o tradotte in italiano. Quest'anno per i semifinalisti dell'International Booker Prize abbiamo un'occasione ulteriore, la presenza di ben due libri italiani, quando il nostro paese mancava alle fasi finali del premio dal 2016 (ai tempi era stata Elena Ferrante). A parte i due libri nostrani è particolarmente nutrita la rappresentanza sudamericana, abbiamo una lieve prevalenza femminile e gli autori in assoluto ancora mai tradotti da noi sono solamente tre.
Libri in generale molto interessanti, anche se vedendo quelli italiani ovviamente si mette o rimette tutto in proporzione, ovviamente nulla contro la Raimo e soprattutto contro Starnone, ma rappresentano veramente il "meglio" italiano? Il fatto che il premio vada a selezionare la letteratura estera (per i paesi anglofoni) tradotta in inglese può essere favorisca i grandi editori, che hanno la "forza" di vendere all'estero? Domande probabilmente impossibili - passiamo quindi alla lista.

Selva Almada - Non è un fiume (Rizzoli)
Scrittrice argentina “femminista”, paragonata (nei lanci editoriali) a Onetti, Faulkner, O’Connor.
Libro breve e dagli umori abbastanza gotico-latini, lo stile è molto (forse troppo) paratattico, frasi brevi e martellanti, forse adatte a una lettura veloce e agile.
 
Rodrigo Blanco Calderon – Simpatìa (non tradotto in Italiano)
Scrittore venezualano, mi pare di stampo realistico-sociale, il romanzo sembra in effetti ben piantato nella realtà attuale del paese, e anche molto interessante, conto di approfondire appena avrò anteprime almeno della versione inglese.
 
Jenny Erpenbeck - Kairos (non tradotto, altri disponibili per Sellerio)
Direi che insieme a Christoph Hein la Erpenbeck, berlinese della parte est, è una dei grandi cantori della ex-DDR e della riunificazione delle due Germanie. Questo romanzo non fa eccezione nelle ambientazioni, come detto non è ancora tradotto (immagino lo farà Sellerio) ma penso si possano comunque recuperare i precedenti (vista l’omogeneità di poetica e ambientazioni).
 
Ia Genberg - I dettagli (Iperborea)
Appena pubblicato in Italia questo grande successo svedese, che in patria è stato un best-seller da 100.000 copie.
È una storia nella quale, coerentemente con età e possibile visione dell'autrice, ci si guarda indietro rivalutando la propria esistenza, le scelte, i destini, gli affetti lasciati andare il tutto attraverso quattro personaggi (quattro protagonisti della vita di chi racconta)..
 
Urszula Honek - White Nights (non tradotto)
Scrittrice polacca, libro interessante, una classica polifonia di personaggi e romanzo fatto di racconti interconnessi, settati in un villaggio della Polonia del Sud. Anche qui, da approfondire.
 
Hwang Sok-Yong - Mater 2-10 (non tradotto, altri reperibili per Einaudi e O Barra O Edizioni)
Probabilmente il più importante scrittore sudcoreano vivente e uno di quelli che ha un sicuro respiro internazionale (come vedete, alcuni suoi romanzi sono tradotti in Italiano, ultimamente da
O Barra O che non conoscevo, prima da Einaudi), questo è un romanzo che attraverso un tipico espediente (un dialogo tra un personaggio e coi suoi avi) ripercorre la storia coreana moderna.
 
Ismail Kadaré - A Dictator Calls (non tradotto, altri reperibili per La Nave di Teseo)
Kadare, come si suol dire, non ha bisogno di presentazioni; questo non è stato ancora tradotto ma credo arriverà presto. Nel frattempo si può recuperare il catalogo.
 
Andrei Kurkov - L'orecchio di Kiev (Marsilio)
Anche Kurkov ha acquisito notorietà, il suo principale editore è Keller, ma questo è pubblicato da Marsilio forse per il suo genere fondamentalmente giallo, seppure non mi appaia come giallo tradizionale, ma mixato con commedia, romanzo picaresco, romanzo storico. Interessante anche se forse con Kurkov inizierei da altri.
 
Jente Posthuma - What I'd Rather not Think about (non tradotto)
Scrittrice olandese, libro che presenta una “storia” forte di gemelli, di suicidio e di dipendenza emotiva. Stile moderno e, ovviamente (perché moderno), paratattico.  

Veronica Raimo – Niente di vero (Einaudi)
 
Domenico Starnone – Via Gemito (Einaudi)
 
Itamar Vieira Junior - Aratro Ritorto (Tuga edizioni)
Troviamo il libro semifinalista del Booker già pubblicato in Italia nel 2020 da questo editore indipendente, un buon colpo, brasiliani sono anche ambientazioni e almeno “visto da lontano” i sapori esotici di questa storia di legami familiari e destino.
 
Gabriela Wiener - Sanguemisto (La Nuova Frontiera)
Ancora Sudamerica, una scrittrice peruviana, e ancora libro già pubblicato in Italia, il libro è uno
scavo/ricognizione (autofictionale) della scrittrice nella storia della sua famiglia, a partire dal patriarca e attraverso generazioni, bugie e morte. Stilisticamente elegante e attraente, ricorda un po' la Luiselli.

 

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