LIBRI IN USCITA
IN PRIMO PIANO
David Grossman - La pace è l'unica strada (Mondadori, 20 Febbraio)
La saggistica politica non è certamente tra i generi più rappresentati in questa rubrica e nel blog: eppure sul tema attuale di ciò che sta accadendo tra Israele e Palestina, mi mancavano le voci sagge e costruttive (quindi direi controcorrente) di Grossman, Yehoshua e Oz. L'unico ancora tra noi è il primo, ed ecco il suo pamphlet sul tema, che già dal titolo richiama dimensioni di dialogo e speranza.
Quoziente lista: 10 su 10.
Amelie Nothomb - Psicopompo (Voland, 20 febbraio)
Non posso dire che la Nothomb sia scrittrice particolarmente nelle mie corde (anche se, pensandoci, le ho dato una sola possibilità), ma il suo seguito è certamente importante, le sue uscite piccoli-grandi eventi salutati da questo seguito che sarebbe limitativo chiamare di nicchia. La sua strada autoriale sembra essersi ultimamente spostata o ritornata nei territori molto frequentati del memoir, seppure io ammetta che - con trentadue romanzi pubblicati - mi è molto difficile capire il collocamento di ogni singolo pezzo. I fan esulteranno comunque.
Quoziente lista: 6 su 10 (vedi mai che riprovo).
Dario Voltolini - Invernale (La Nave di Teseo, 20 febbraio)
Scrittore di scrittori, grande "stilista", autore in certe fasi riservato (quasi smarrito?), Voltolini torna ora a pubblicare con continuità, dopo il tema amoroso di Il giardino degli aranci di due anni fa, arriva ora la sua versione, come di consueto coincisa, di "memoir del padre" (e della morte), una strada abbastanza battuta da scrittori italiani e stranieri, ma non per questo (ovviamente) da considerare esaurita.
Quoziente lista: 9 su 10.
Eleanor Perry - Pagine azzurre (Sur, 21 febbraio)
Eleanor Perry è conosciuta soprattutto come sceneggiatrice (a lungo per il marito e regista Frank) e qui la troviamo per la prima volta in veste di scrittrice tradotta in italiano con un libro autobiografico concentrato soprattutto sulla relazione col marito e sulla percezione (hollywoodiana) di lei come donna e collaboratrice dello stesso (in pratica: sul maschilismo di Hollywood). Traduzione di Marco Rossari.
Quoziente lista: 7 su 10.
Ezio Sinigaglia - Grave disordine con delitto e fuga (TerraRossa, 20 febbraio)
Non so se Sinigaglia sia mai stato considerabile uno scrittore smarrito, ma certamente lo vedo valere come esempio dello scrittore riscoperto (il che significa di norma che è anche e perennemente da riscoprire). Tanto meglio, quindi, che sia anche prolifico e sappia spaziare tra vari generi, qui se ben capisco spaziando (o muovendosi) tra commedia e noir.
Quoziente lista: 7 su 10.
Ia Genberg - I dettagli (Iperborea, 21 febbraio)
Ogni tanto i lanci dell'editore danno informazioni molto utili, da quelle sul romanzo di Ia Genberg veniamo a sapere che ha vinto il Premio August 2022 e che ha venduto più di 100.000 copie in Svezia (grosso modo corrisponderebbe a venderne 600.000 in Italia).
È una storia nella quale, coerentemente con età e possibile visione dell'autrice, ci si guarda indietro rivalutando la propria esistenza, le scelte, i destini, gli affetti lasciati andare il tutto attraverso quattro personaggi (quattro protagonisti della vita di chi racconta).
Quoziente lista: 9 su 10.
Lo stile: classico ma mobile, vivace.
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