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LIBRI IN USCITA A FINE GENNAIO. IN PRIMO PIANO THOMAS BERNHARD

LIBRI IN USCITA

IN PRIMO PIANO
Thomas Bernhard – Gelo (Adelphi, 30 gennaio)


Torna disponibile a una ventina d’anni dall'edizione Einaudi l’esordio di Bernhard.
La traduzione è rimasta la stessa, di Magda Olivetti.
Quoziente lista: n.d.. Ovviamente un must per i Bernhardiani, io ne ho altri da leggere prima.
 
Stefano D’Arrigo – Il compratore di anime morte (Rizzoli, 30 gennaio)
Uscita importante, un inedito di D’Arrigo, di dimensioni tutto sommato  
contenute (meno di 300 pagine, ovviamente sto pensando a Horcynus Orca) e dai toni che dovrebbero stare tra il satirico, il picaresco e la commedia, oltre a una dichiarata ispirazione al romanzo di Gogol’.
Quoziente lista: 7 su 10.
 
Laurent Petitmagnin – Quello che serve di notte (Mondadori, 23 gennaio)
Un caso letterario francese, uno scrittore quasi sessantenne all’esordio con questo libro breve, subito apprezzato e premiato, una storia familiare e in qualche modo politica ed esemplare (esempio: un figlio radicale di destra, uno benintenzionato di sinistra).
Quoziente lista: 9 su 10.
Lo stile: molto moderno, estremamente paratattico.
 
Steven Millhouser – Martin Dressler (Mondadori, 23 gennaio)
Libro Premio Pulitzer nel 1997, uscito per Fanucci ai tempi e poi finito fuori catalogo, ora riedito negli Oscar Mondadori (stessa traduzione di Susanna Basso), una classica parabola americana di inizio ‘900 che potrebbe ricordare (anzi lo fa) certi classici di Dreiser, Sinclair Lewis e simili.
Quoziente lista: 8 su 10.
Lo stile: ricalca quello dell’epoca e come operazione potrebbe ricordare Trust di Hernan Diaz (per la mimesi ambientale e stilistica).
 
Jeroen Brouwers – Il cliente Busken (Iperborea, 31 gennaio)
Scomparso nel 2022, Brouwers viene considerato una voce importante della narrativa moderna olandese. Questo è il suo ultimo libro e viene considerato il suo testamento letterario, anche per la tematica senile (le dinamiche dell’invecchiamento, la riflessione sul passato e sul presente e anche qualche incursione nei dintorni degli sviluppi più attuali del politicamente corretto).
Quoziente lista: 10 su 10.
 
Miguel De Unamuno – La Zia Tula (Cencellada, 26 gennaio)
De Unamuno, scrittore e pensatore spagnolo, mi sembra uno di quegli autori che in Italia sono in uno status perenne di “da riscoprire”/”da riproporre”.
In effetti qui Cencellada, editore specializzato in letteratura ispanica, ripropone questo romanzo che appare come uno studio di ambiente e psicologie e allo stesso tempo come una sorta di parabola su amore e altruismo, intrisa di riferimenti alti (ma se ho
ben compreso giocati in modo allusivo, non invadente).
Quoziente lista: 7 su 10.
 
Jim Lewis – Fantasmi di New York (Sur, 31 gennaio)
Scrittore americano, maturo, per la prima volta tradotto in italiano, qui con quattro vicende intrecciate, una polifonia, o un romanzo di “storie” (un
romanzo di romanzi, per così dire) nel quale New York è forse il vero personaggio protagonista.
Quoziente lista: 10 su 10.
Lo stile: limpido, preciso, immaginifico, molto “cool” (fico).

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