LIBRI IN USCITA
IN PRIMO PIANO
Paul Auster – Baumgartner (Einaudi, 21 novembre)
Il nuovo romanzo (e speriamo non l’ultimo, come il Venerdì di Repubblica paventava nella copertina della scorsa settimana); un libro breve e credo intenso, un romanzo di riflessione su amore e “terza età” (in senso lato, come età della perdit e del ricordo), di cui vi inserisco qui l’incipit, per rendere l’idea:
“Baumgartner è seduto alla scrivania della stanza al piano di sopra che di volta in volta definisce il suo studio, il suo pensatoio, la sua tana. Penna in mano, è a metà di una frase del terzo capitolo della monografia sugli pseudonimi di Kierkegaard quando gli viene in mente che il libro da cui deve citare per finire la frase è giú in salotto, dove lo ha lasciato ieri sera prima di andare a dormire. Mentre scende a recuperare il libro gli viene in mente anche che ha promesso di chiamare la sorella stamane alle dieci, e siccome ora sono quasi le dieci, decide che andrà a fare la telefonata in cucina e poi recupererà il libro in salotto. Quando entra in cucina, però, si ferma di botto per via di un odore forte, pungente.“
Quoziente lista: ce l’ho.
Quoziente lista: ce l’ho.
Susan Straight – Mecca (NN, 24 novembre)
La Straight è una scrittrice statunitense dal profilo molto “NN”, cioè ancora da scoprire nel nostro paese (in patria è stata finalista al National Book Award), e con una poetica di storie qualunque e America dal basso. Questo primo romanzo tradotto nel nostro paese sembra interessante e presenta una polifonia di personaggi (e razze, e storie) e una vivida ambientazione californiana.
Quoziente lista: 8 su 10.
Tim Winton – Il capanno del pastore (Fazi, 21 novembre)
Winton, australiano, è invece pubblicato con regolarità in Italia, ma rimane tutto sommato un segreto ben custodito e peraltro adorato da una cerchia appassionata di lettori. Questa sembra essere una storia di formazione/redenzione e amicizia virile (l’incontro tra un adolescente sbandato e un vecchio prete altrettanto “outcast”) che è stata, vedo dalle recensioni di lancio, paragonata a quelle di McCarthy.
Quoziente lista: 4 su 10 (credo di avere qualcosa di suo da leggere, prima).
Winton, australiano, è invece pubblicato con regolarità in Italia, ma rimane tutto sommato un segreto ben custodito e peraltro adorato da una cerchia appassionata di lettori. Questa sembra essere una storia di formazione/redenzione e amicizia virile (l’incontro tra un adolescente sbandato e un vecchio prete altrettanto “outcast”) che è stata, vedo dalle recensioni di lancio, paragonata a quelle di McCarthy.
Quoziente lista: 4 su 10 (credo di avere qualcosa di suo da leggere, prima).
Barbara Kingsolver – Demon Copperhead (Neri Pozza, 21 novembre)
Il romanzo vincitore del Premio Pulitzer per la Fiction del 2023, un ampio e picaresco affresco in cui la scrittrice (nota e tradotta in Italia da tempo) si ispira a David Copperfield di Dickens e lo “attualizza” negli Appalachi dei nostri tempi.
Quoziente lista: 9 su 10.
Alessandro Peregalli – La cronaca. Poema 1939-1982 (La Nave di Teseo, 26 novembre)
Una riedizione davvero interessante (quelle che diciamo danno un senso ulteriore all’esistenza delle “major” e al loro catalogo), Peregalli è stato un poeta milanese e bancario (non a caso la prefazione della prima edizione di questo libro, per Il Saggiatore, fu di Pontiggia) e quest’opera di grandi dimensioni e respiro si propone come “poema” unitario (quasi romanzo-poema?, è una domanda aperta) e summa del lavoro dell’autore.
Quoziente lista: 6 su 10.
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