SOTTOFONDO DISORGANIZZATO
Caratteristica
preminente del libro è il movimento dal generale al particolare, ovvero il
fatto che la descrizione e catalogazione si fa via via più specifica. Chi dice
io è spettatore, osserva le scene dall’esterno, ne riporta i dettagli che
ricorrono nei testi successivi: la ripetizione e l’elenco quasi ossessivi si
aggiungono a variazioni testuali e nella prospettiva dalla quale la scena è
descritta. Ne deriva un dettato che accoglie termini in greco moderno, parole
prese in prestito alla nautica, la filosofia secondo il pensiero di Husserl, la
maglietta bianca del Real Madrid indossata da un bambino, Mara Carfagna,
Adriano Galliani, la sofferenza spirituale, il perimene, le strade sterrate, lo
schermo dell'IPad, il divertimento estivo.
L’autore predilige la paratassi, la postura dell’io non è ironica né tragica in senso proprio, si tratta di una neutralità tragica, il soggetto si nasconde nel brusio di dettagli, emerge dalla collezione di inconsci singolari e proprio questi ultimi due elementi rendono Upday un bel libro.
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Di seguito due testi tratti dal libro
Si
commentano altri progressi tecnologici in voga mentre la betoniera si riattiva,
in relazione alle tensioni tra serbi e kosovari sul confine della regione di
Mitrovica, sulla questione non secondaria delle targhe, delle identità digitali
connesse alla patente di guida, delle minoranze che rischiano l’apolidia a
vivere in mezzo a una terra di nessuno, sull’insegnante esperto del più recente
decreto, sui confini razionali della pace e della giustizia e sulle forze
militari cooperanti con la NATO che li presidiano, sull’uso dell’estradizione
nelle questioni geopolitiche della guerra in atto come forma di ricatto per
ottenere un veto, su upday si parla di attivisti lavoratori curdi scacciati
dalla Finlandia.
(p.53)
*
Una
donna sdraiata si scopre che guarda il mare che è di poco più increspato e poi
si alza lasciando sul leggo sfatto gli occhiali e un libro che parla di cosa è
rimasto in eredità della filosofia secondo il pensiero di Husserl, mentre non
si accorge di un catamarano che con la prua si dirige verso la riva, che si sta
collocando al posto del catamarano di prima e che poi è salpato da qualche
minuto.
(p.73)
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